La questione tiene banco ancora oggi e diventa periodicamente oggetto di discussione, un tema affrontato in modo fin troppo sincero da Raymond Moore esattamente un anno fa e che gli costò il posto di direttore del torneo di Indian Wells. Parliamo ovviamente dell’uguaglianza dei prize money per uomini e donne nei tornei combined. Chi a favore, chi contrario, chi preferisce glissare per non finire sotto l’occhio del ciclone e chi a volte è costretto a correggere il tiro prima di incappare nell’incidente diplomatico (chiedere a Novak Djokovic un anno fa sempre sulla diatriba Moore).
Fatto sta che la parità dei montepremi è ormai stata raggiunta nei tornei più importanti: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open offrono le stesse cifre sia agli uomini che alle donne ed esattamente dieci anni fa la FFT, la federtennis francese, annunciava che anche lo Slam parigino si sarebbe adeguato agli altri tre tornei “gemelli” mettendo a disposizione un prize money identico sia per il torneo maschile che per quello femminile. Fu Justin Henin a vincere il titolo, che vinse il terzo trofeo consecutivo al Roland Garros, il quarto complessivo, e ad aggiudicarsi lo stesso identico montepremi di Rafael Nadal, campione pure lui per la terza volta consecutiva a Parigi.
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