Sono passati solo pochi giorni dall’impresa di Roger Federer contro Rafa Nadal all’Australian Open: vittoria in 5 epici set e titolo Slam numero 18 per il fuoriclasse svizzero.
Sono invece passati 8 anni esatti da un’altra impresa, stavolta firmata Rafa Nadal, in qualche modo uguale e contraria a quella del suo rivale di sempre.
Il 1° febbraio del 2009 i due campionissimi si trovano uno di fronte all’altro per la 19esima volta. Fino a quel momento il bilancio degli scontri diretti recita 12-6 in favore di Rafa, con lo spagnolo che ha vinto gli ultimi 4 match (Monte Carlo, Amburgo, Roland Garros e, soprattutto, Wimbledon) e con l’ultimo successo di Federer datato ormai di più d’un anno (Masters 2007).
Nadal è il nuovo numero uno del mondo dall’estate precedente, la classifica lo vorrebbe favorito, ma il torneo racconta di un Federer apparso più centrato rispetto al campione maiorchino. Lo svizzero spazza via nei quarti un attonito Del Potro (6-3, 6-0, 6-0) e in semifinale il solito Roddick. Sembra la volta buona. Tanto più che Nadal è costretto a giocare una massacrante semifinale di 5 ore contro un sorprendente Verdasco.
Ma il campo racconterà, ancora una volta, tutta un’altra storia. Federer spinge subito sull’acceleratore, ma Nadal ribatte colpo su colpo. Federer serve percentuali bassissime di servizio (38%) e perde man mano sicurezza. Così, nel momento decisivo del set è lo spagnolo il primo a fare la differenza: 7-5.
La reazione, furiosa, di Federer non si fa attendere. Il secondo set fila via liscio come l’olio in favore dello svizzero. Un set pari: 7-5, 3-6.
Il terzo set, visto col senno di poi, risulterà forse quello decisivo. Federer, al solito, ha una marea di palle break. Nadal, al solito, gliele annulla tutte. Alcune in modo clamoroso, rimontando anche da 0-40. Lo spagnolo graffia, soffre, stringe i denti, ma rimane incollato all’indemoniato avversario. Federer vive l’inevitabile tie-break come un affronto e lo perde nettamente per 7-3. A Rafa manca ora soltanto un set per aggiudicarsi il suo primo Slam su cemento.
Il quarto set è in pratica la fotocopia del secondo. Federer rifiuta la sconfitta e reagisce da campionissimo. Nadal sa bene che in quei momenti c’è poco da fare, bisogna solo aspettare che cessi la valanga. Lo svizzero vince facilmente il quarto set per 6-3: come a Wimbledon il campione si deciderà nel set decisivo.
E il quinto set sarà tutt’altro che epico. Ci si aspetta che Nadal possa pagare le fatiche della semifinale con Verdasco (aveva un giorno di riposo in meno rispetto a Federer), invece il primo a crollare è proprio lo svizzero. Subisce break in apertura di set e Nadal può volare 3-0. Ci si aspetta un’ultima reazione rosso-crociata, ma non arriva. Anzi, è Nadal a breakkare ancora, chiudendo facilmente per 6-2.
Per lo spagnolo è il primo titolo all’Australian Open. Gli rimarrà soltanto l’Us Open per chiudere il suo Career Grand Slam e ce la farà l’anno successivo, nel 2010. La cerimonia di premiazione passerà alla storia per le lacrime di Federer, che avrà però modo di rifarsi abbondantemente nel corso dell’anno vincendo Roland Garros e Wimbledon.
Per Nadal invece l’anno sarà costellato da problemi di ogni genere, che lo priveranno di titoli Slam per più di un anno. Si rifarà abbondantemente nel 2010, mettendo a segno ¾ di Slam e tornando meritatamente numero uno del mondo.
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