Come da tradizione, i tornei che precedono uno Slam vedono il loro inizio un giorno prima per permettere poi alle giocatrici che arrivano a giocarsi la finale di poter riposare in vista delle fatiche dell’imminente Major. Ad una settimana dall’inizio dell’Australian Open, dunque, in campo femminile sono già cominciati i tornei di Sydney ed Hobart.
SYDNEY
Nella regione del New South Wales, la città delle Olimpiadi del 2000 può vantare uno dei tornei più antichi del mondo con la prima edizione datata addirittura nel 1885. Si gioca nel complesso olimpico e lo status di Premier garantisce la presenza di giocatrici di alto livello, non di meno chi nel corso della prima settimana dell’anno non ha avuto modo di giocare quanto o come voluto (Angelique Kerber, Dominika Cibulkova ed Agnieszka Radwanska) e prima di essere in campo a Melbourne preferiscono comunque partecipare ad un altro evento per mettere più match nelle gambe. Lo scorso anno a vincere fu Svetlana Kuznetsova contro la sorpresa del torneo, Monica Puig.
Il cut off iniziale di quest anno era veramente basso e l’ultima iscritta, ad inizio dicembre, era Irina Camelia Begu al numero 29 del ranking WTA. Come detto, però, la vicinanza ad uno Slam è sempre un problema. Ecco dunque che Karolina Pliskova (che sarebbe stata n.4 del seeding), fresca vincitrice del torneo Premier di Brisbane, decida per il forfait. Con lei anche Elina Svitolina (n.7). Tra l’altro, la Pliskova di un anno fa non lo avrebbe probabilmente mai fatto. Questa però è una giocatrice molto diversa, e quindi da considerare con grande attenzione per i mesi a venire.
Intanto però focalizziamoci qui e vediamo le teste di serie a tabellone aggiornato:
I possibili quarti di finale sono:
A chi è andata peggio? Alla campionessa delle WTA Finals 2016. L’esordio contro Siegemund predica già enorme attenzione, considerata la fatica fatta dalla slovacca per battere la tedesca a Wuhan dove era sotto 2-6 0-2 e da 5-2 e servizio al terzo dovette annullare 5 palle del 5-5; mentre al secondo turno ci sarebbe Eugenie Bouchard che ha vinto all’esordio contro Shuai Zhang il primo match stagionale. Per caratteristiche di gioco la canadese, nonostante gli anni complicati che ha affrontato, ha quasi sempre avuto la meglio su Cibulkova e nell’ultimo precedente (Montreal 2016) addirittura le lasciò appena 2 game. L’unica volta in cui Dominika ebbe la meglio fu a Wimbledon 2016, con un’esultanza che dice tutto sul valore che ha avuto, quel giorno, dimostrarsi più forte di una delle sue avversarie più difficili da affrontare.
Ai quarti, infine, l’eventuale rivincita con la campionessa in carica di questo torneo, Kuznetsova. Le due, a fine 2016, sono state protagoniste di altrettante battaglie equilibratissime tra Wuhan
e Singapore.
Molto interessante il settore con Wozniacki e Vinci. La danese, dopo l’esordio con la campionessa olimpica potrebbe affrontare quella Yulia Putintseva che un anno fa a Melbourne fece cominciare i tanti problemi di rendimento che la portarono a fine agosto al n.98 del mondo.
Vinci, dopo l’esordio da grande favorita contro Sakkari, avrà una tra Ekaterina Makarova e Barbora Strycova: in caso sarà favorita anche lì, ma il margine sarà molto più ridotto.
Giocatrici da tener d’occhio:
Kasatkina. Si dice sempre di come la russa giochi bene e lei non perde mai occasione per confermare la bontà di queste ipotesi a suon di prestazioni di alto livello contro le top-10. Aver vinto oggi contro una delle migliori del 2016, Timea Babos, recuperando un set ed un break di ritardo, non possono che essere una spinta ulteriore al match contro Kerber, una Kerber ancora imballata dai carichi della off season.
HOBART
La palma di torneo più sfortunato della stagione ha già un serio candidato. Nella piccola isola della Tasmania il WTA International di Hobart ha subito ben 6 forfait a tabellone già completato e gli organizzatori, oltre alle 4 giocatrici che hanno perso all’ultimo turno di qualificazioni, hanno dovuto pescare altre 2 provenienti dal secondo turno. Una, tra l’altro, è ancora da annunciare visto che l’ultimo forfait, quello di Naomi Osaka, è ancora piuttosto fresco. Ecco l’elenco completo dei ritiri e di chi le ha rimpiazzate:
Come si vede, 5 di queste sono reduci da un’ottima prima settimana tra Shenzhen (Siniakova-Riske fu proprio la finale), Auckland (Konjuh in finale, Goerges in semifinale) e Brisbane (Cornet in finale). Osaka, invece, si è infortunata al polso all’inizio del match contro Konjuh in Nuova Zelanda: ha affermato che non dovrebbero esserci problemi per l’Australian Open, ma ha preferito non rischiare.
Pagando anche la contemporaneità con un torneo Premier (Sydney), Hobart non ha avuto giocatrici in top-20 in tabellone. La numero 1 del seeding è Kiki Bertens mentre la numero 2, Anastasija Sevastova, è stata eliminata da Shelby Rogers. Stesso discorso per la numero 5 Misaki Doi, battuta da Lizette Cabrera, mentre Monica Niculescu, numero 3, ha vinto un bel match contro Jelena Jankovic.
Due italiane in tabellone: Sara Errani, numero 10 del seeding, che esordirà contro la giapponese Risa Ozaki ed è capitata in una zona non semplice con al secondo turno una tra Lucie Safarova e Viktorija Golubic ed al terzo Kristen Flipkens o Niculescu; Francesca Schiavone, che ha beneficiato di una wild-card ed aprirà contro la qualificata Jana Fett. In caso di vittoria, la milanese troverà proprio la giovanissima australiana Cabrera (classe 1997). In quel quarto di tabellone, vista l’eliminazione di Doi ed il forfait di Osaka, ci sarà una semifinalista non compresa tra le teste di serie.
Giocatrici da tener d’occhio:
Lizette Cabrera. Ha guadagnato oltre 800 posizioni nel ranking nel 2016, oggi la prima vittoria su una top-50 ed un secondo turno contro una giocatrice molto esperta (Schiavone) o una molto giovane e rientrante da un infortunio come Jana Fett.
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