Come va il ginocchio?
Bene grazie. Ho fatto quattro o cinque trattamenti in questi giorni, domani ne farò un altro. Adesso e molto più a posto rispetto a quando ho giocato giorni fa a Perth. Sì, ci sono stai miglioramenti al mio ginocchio.
Al Fast4, dopo Perth, sembravi in buone condizioni. Non sentivi il dolore?
Per un paio di giorni ho fatto dei trattamenti. Se i match del Fast4 fossero stati al meglio dei 5 set probabilmente non avrei giocato. In ogni caso dovevo tastare le mie condizioni sul campo. Ho giocato con un po’ di dolore ma ora va molto meglio.
Sensazioni sul tuo tabellone?
Buone. Ovviamente quando hai una buona classifica è più facile avere un buon tabellone. L’anno scorso ho giocato bene entrando tra i top 30. Detto questo, il mio avversario di primo turno, Elias, può giocare un tennis di alto livello; d’altronde è uno slam, ogni partita è difficile, chiunque potrebbe battere chiunque. Comunque ho molte aspettative per il mio Australian Open.
Vedi molta differenza tra la tua off-session di quest’anno e quella della stagione scorsa?
Ho lavorato un po’ più duramente.
Ti senti un tennista diverso rispetto a quando ti sei seduto su quella stessa sedia l’anno passato?
Sì, assolutamente. Non avevo ancora sconfitto ottimi giocatori in alcune sfide. Nel 2016 ho vinto tre tornei e ora mi sento più a mio agio sul campo. Adesso so qual è il mio gioco, so come devo giocare. E so che posso battere chiunque.
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