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Cosa vuol dire essere di nuovo in semifinale?
Un’ottima notizia. Specialmente vincendo con giocatori difficili: Monfils nei quarti, Zverev agli ottavi e ora Roanic. Penso che siano tutti top player. Quindi è molto importante per me perché significa che sono competitivo e sto giocando bene, no? Inoltre, sono emozionato per essere alle fasi finali di uno slam. Lo sapete, sono qui per provarci. È sempre difficile, ma ho combattuto e lavorato duro per provare a farlo accadere. Sono molto felice dopo tanto duro lavoro, essere a questo turno di nuovo. Una cosa speciale per me, in particolare qui in Australia.
Milos ha detto che, rispetto a Brisbane, hai cambiato un po’ la tattica nei suoi confronti, forse la posizione in risposta. Puoi dirci qualcosa su questo?
Sì, ho risposto dentro al campo. A Brisbane rispondevo sei, sette metri dietro la riga di fondo. Ho guardato la partita prima e ho deciso di avanzare. Ho parlato con Toni e Carlos, sapevamo che dovevamo cambiare. Prima della partita abbiamo parlato per mescolare le cose, alcune risposte in posizione avanzata, altre più indietro. Ma in verità mi sentivo meglio in posizione avanzata e sentivo di mettergli pressione, quindi ho deciso di stare avanti tutto il tempo. Sono contento di questo. Felice perchè a Brisbane pensavo di esserci vicino, molto vicino. Forse ero a un punto, un passante sbagliato. Ma non l’ho fatto accadere. Da quel momento avevo perso un po’ il campo, giocato più difensivo. Oggi penso di essere rimasto lì. Anche quando lui giocava bene da fondo, io restavo lì, cercando di fermare i suoi colpi aggressivi e di non perdere campo, non andare indietro metri dalla linea di fondo, non troppi. Questo è stato il cambiamento importante per me. Tutto può succedere, no? Puoi vincerle o perderle queste partite. Si decidono in pochi punti. Lui poteva vincere il secondo set sicuramente, no? Alla fine l’ho vinto io. Oggi era il mio giorno. Sono contento per il mio atteggiamento e per il mio tennis anche. Ho giocato alcuni ottimi passanti. Una buona notizia per me. Quando accade è perché sto giocando bene.
Sei degli otto semifinalisti tra uomini e donne hanno più di trent’anni. Pensi ci sia una ragione o solo coincidenza?
Questa volta è successo. Non lo so. Io parlo del mio tour che conosco. L’altro non lo conosco molto bene. C’è una nuova generazione che gioca molto bene, no?
Pensi sia più semplice per i più vecchi nel tour?
No. Penso stia diventando più difficile. Penso ci sia un’ottima nuova generazione. Forse pochi anni fa era diverso, ma ora ci sono ottimi giovani, no? Diventa sempre più difficile farlo succedere di nuovo.
Giocherai con l’unico giocatore delle semifinali che non ha trent’anni. Pensi che lui sia il migliore della nuova generazione di giocatori che potrebbe vincere un major?
Tutti pensano che lui sia un potenziale vincitore di slam, no? Ma forse è arrivato più tardi di quanto ci si aspettasse perchè ha, non lo so, ventisei, ventisette anni.
Venticinque.
È ancora giovane. Ma non è della nuova generazione. È nel tour già da tempo ormai. Ha un incredibile talento, un grande potenziale. Ha cominciato la stagione giocando alla grande, no? Sarà una partita durissima per me. Spero anche per lui. Cercherò di giocare al meglio perché so che è in grande fiducia.
Il mondo del tennis guarda al fatto che potrebbe esserci un’antica finale tra te e Roger. Ti concedi il lusso di guardare un po’ oltre e pensare che potrebbe accadere?
Lo sapete, fatemi godere oggi, la vittoria e l’essere in semifinale. Per me, di nuovo, è una grande notizia. Un ottimo inizio di stagione. Ora ho una partita durissima con Dimitrov. Cosa accade dall’altro lato del tabellone, penso che sia ottimo per il tennis che Roger ci sia di nuovo dopo un infotunio, dopo che molte persone hanno parlato della stessa cosa, che non sarebbe tornato. La verità è che è tornato e probabilmente è pronto a vincere di nuovo, a lottare per vincere uno slam. Questa è la verità ed è ottimo per i tifosi perché lui è una leggenda. Io sono contento di essere qui altrettanto. Sono concentrato sulla mia semifinale.
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