Come ti senti? E, se lo ricordi, come ti sentivi quando battesti Verdasco sette anni fa? Pensi di poter recuperare in tempo?
È quello che proverò a fare. L’ho fatto nel 2009. Sono sette, otto anni più vecchio. Ma non è il momento di parlare di questo. È il momento per essere felici. Molto felici. Sono emozionato. Penso che Grigor abbia giocato benissimo. Io ho giocato benissimo. Quindi gran tennis stasera. Per me soltanto è fantastico essere di nuovo in finale di Slam qui in Australia, il primo dell’anno. Vuol dire molto per me. Sento l’affetto delle persone qui. Mi danno energia positiva. Penso solo di essere felice di far parte di questa partita. C’è stato un momento del quinto set in cui di sicuro volevo vincere. Me lo sono detto, ho dato il massimo e ho giocato davvero bene. Se avessi perso, d’accordo. Grigor la meritava altrettanto. Penso che tutti e due meritassimo la finale. È stata una vera battaglia. Alla fine ho vinto io, mi sento fortunato. Ne sono molto felice.
Qualche tempo fa hai inaugurato la tua nuova accademia e hai invitato Roger. Se qualcuno, quando eravate entrambi sul campo e tu non riuscisti giocare la tua esibizione, ti avesse detto che vi sareste incontrati in finale agli Australian Open, cosa avresti risposto?
Beh, quello è stato un momento molto bello per il nostro villaggio, Manacor. L’ho detto centinaia di volte, ma non posso smettere di ringraziarlo perché è stato un momento molto emozionante per tutti a Manacor, nell’accademia, per i bambini anche. No, in quel momento sicuramente nessuno dei due pensava di avere di nuovo questa possibilità, sopratutto all’inizio dell’anno. È successo. Penso che tutti e due abbiamo lavorato duramente per essere qui. È bellissimo. È bello, di nuovo, essere in un momento come questo e poterci godere questa possibilità di nuovo. Sono davvero molto felice per me e per lui perché penso che sarà un momento fantastico.
È stato il match migliore dei tuoi ultimi due anni e il più emozionante di tutti?
Sono appena uscito dal campo. Non ho ancora avuto la possibilità di pensare alla partita. Ovviamente è stata emozionante, una partita speciale.
Qual è stato il momento peggiore lo scorso anno, quello in cui mai avresti immaginato che questo fosse possibile?
Sono una persona positiva. Dico mai dire mai perché ho lavorato duro per essere dove sono. Davvero tanto e bene. Prima di arrivare qui, ho detto nella conferenza stampa pre-torneo come mi stessi allenando bene. Non pensavo a dove mi trovo ora. Ho sempre creduto che se avessi vinto qualche partita, a quel punto tutto poteva succedere. Ma lo scorso anno è stata dura. Quando senti di giocare bene e devi lasciare il Roland Garros senza giocare, mi ricordo di aver pianto in auto tornando in hotel. Un momento molto duro. Poi ho faticato molto per le Olimpiadi. Ho rischiato giocandole, perché è un evento molto speciale per me. Rappresentare la mia nazione era davvero importante. Ho preso il rischio. Sono state grandi Olimpiadi per me. Una medaglia d’oro in doppio. Sono stato vicino a vincerne una in singolo. Se tornassi indietro, giocherei di nuovo. Dopo ho giocato gli US Open in buone condizioni e poi la mano si è infortunata. Mi sono dovuto fermare, è stata la scelta giusta, penso.
Nei prossimi due giorni i discorsi saranno sulla favola del tuo giocare con Roger, due leggende che si incontrano in finale. Ci pensi o pensi solo sia un’altra finale?
È speciale giocare con Roger di nuovo in una finale Slam. È fantastico. Non posso mentire. È emozionante per me e per tutti e due essere ancora qui a lottare nei grandi tornei. Penso sia importante per noi, credo. Molto speciale. Dopotutto è una finale. Una partita molto importante per tutti e due. Spero di essere pronto a competere di nuovo. Ora ho bisogno di tornare in albergo, riposare bene e recuperare.
Il fatto di avere un record positivo con Roger e di averlo battuto qui le tre volte che vi siete incontrati, vorrà dire qualcosa per te domenica quando andrete in campo o no?
No, è stato molto tempo fa. Sarà una partita differente, per tutti e due. Penso che sarà completamente differente da quanto accaduto in passato. È speciale. Non ci siamo trovati in questa situazione per un po’, quindi rende la partita diversa. Non penso davvero a quanto accaduto in passato. Penso che vincerà il migliore, chi giocherà meglio.
Recuperare sarà molto importante. Dato che il tuo avversario ha un giorno in più, farai qualcosa di speciale nei prossimi due giorni?
Ora tornerò negli spogliatoi e ringrazierò il mio team per il supporto e poi proverò a recuperare. Prima di tutto ho bisogno di dormire, la cosa più importante per recuperare. Poi proverò a fare le cose nel modo giusto per essere pronto domenica.
Pensi sia giusto avere le semifinali in due giorni differenti o dovrebbero giocarsi lo stesso giorno?
Sì, non è un problema, per me è abbastanza giusto. È vero che se giochi partite come la mia di oggi, forse hai uno svantaggio. Ma sono situazioni particolari no? Non posso parlare di questo. Per me va bene. Per me è peggio quando agli US Open giochi due giorni di seguito perché lì sì che hai uno svantaggio. Se giochi una partita come la mia di oggi, probabilmente il giorno dopo sei morto, senza speranza. Quello è più sconveniente che qui. Non posso dire sia ingiusto.
Delle trentaquattro partite con Roger, ventuno sono state finali. Cosa significa per te la vostra rivalità?
Per me è eccitante, penso anche per il tennis. Tutti e due, credo, abbiamo avuto molti successi con due stili differenti. La combinazione di questi due stili rende le partite molto speciali. Sono due modi di giocare a tennis. Sento che questa rivalità va oltre il tennis. Le persone fuori dal nostro mondo ne parlano ed è ottimo per il nostro sport. È ottimo essere di nuovo qui.
Non solo tu e Roger ma anche le sorelle Williams, nessuno pensava potessero tornare in finale entrambe. Quanto è incredibile che quattro splendidi campioni oltre i trenta giochino le finali?
Beh probabilmente è una situazione unica. Fatecela godere perché non credo accadrà di nuovo (ride). Questo è ciò che posso dire. Brave alle due sorelle. Sarà un gran momento.
Il pubblico è stato dalla tua parte nel quinto set, specie gli ultimi due game, ti ha aiutato?
L’ho sentito con me per tutto il torneo. Indimenticabile. Per me ricevere tale supporto vuol dire tutto. Mi porta ad un altro livello di energia. Mi piace molto. Posso solo dire grazie a tutti qui in Australia, organizzazione, persone che rendono possibile il torneo, Tennis Australia e soprattutto ai tifosi, perché mi sento a casa qui.
Ti hanno dato time violation per la seconda volta nel torneo, cosa hai da dire sue questo?
A volte me lo merito. A volte no, ma qualche volta sì. Tutto qui. Ma giocare una partita come oggi, se ti piace lo sport, le persone non ricordano le partite da cinquanta minuti. Ricordano partite così. Queste partite rendono lo sport ancora più grande perché coinvolgono le persone maggiormente. Se vuoi vedere grandi punti per cinque ore, devi essere un po’ flessibile su questo. Penso che il giudice mi abbia dato il warning. Ma poi è stato flessibile perché ha capito che il livello di tennis era massacrante per il fisico. Quindi lo ha capito. Ne sono felice. Bravo a lui.
Queste partite parlano per mantenere il tre su cinque negli slam a dispetto del due su tre?
Penso di sì. Queste partite, anche se massacranti per il fisico, sono il tennis. Sono speciali. Molto più speciali che giocare due su tre. Dovrebbe restare così, secondo me.
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