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Australian Open: Muguruza soffre ma vince. Eliminata Suarez Navarro

[7] G. Muguruza b. S. Crawford 7-5 6-4 (da Melbourne, Francesca Cicchitti)

Una partita praticamente scritta, tutti immaginavano una netta e facile vittoria della Muguruza, si è invece complicata, grazie alla caparbietà della statunitense Crawford che ha portato la spagnola a faticare più del dovuto per aggiudicarsi la partita 7-5 6-4 in un’ ora e trentacinque minuti.
Samantha Crawford, numero centosessantadue del mondo, ha avuto l’occasione di entrare nel tabellone principale grazie al ritiro di altre giocatrici, avendo così la possibilità di arrivare a giocare il secondo turno contro la numero sette del mondo Garbine Muguruza. Nessun “head to head”, prima di oggi infatti le due giovani giocatrici non si erano mai incontrate, e potremmo dire che la georgiana di Atlanta non ha risultati degni di nota, soprattutto rispetto alla Muguruza che in carriera, ha un palmares un po’ più succoso. Si è aggiudicata tre tornei WTA in singolare e quattro in doppio. Negli Slam, a Wimbledon 2015 vanta la finale e al Roland Garros 2016 la vittoria su Serena Williams che le ha permesso di spingersi sino alla posizione numero due del mondo.
Una partita inizialmente non troppo entusiasmante poiché Samantha non sembrava all’altezza dell’avversaria, facendosi strappare subito il servizio al primo e al terzo gioco, così che la spagnola ha potuto portarsi in vantaggio per 3-0. Poi finalmente il gioco si è fatto un po’ più interessante e la Crawford, ha iniziato a tirare fuori le unghie e ha giocare come sa fare, con molta aggressività, recuperando i due game di svantaggio e ristabilendo l’equilibrio per poi portarsi in vantaggio sino a 4-3.
Però la Crawford, non ha retto allo stesso modo fino alla fine e dopo aver mantenuto il servizio per un altro gioco si è arresa alla Muguruza, che ha chiuso il primo set in cinquantaquattro minuti 7-5 il primo set.
Nel secondo, altrettanto equilibrato, la Crawford non mollava mai. Una giocatrice molto forte, determinata, concentrata su ogni colpo che ha fatto di tutto per restare in partita e mettere in difficoltà Garbine.
Crawford non ce l’ha fatta, forse ancora troppa poca esperienza, e la Muguruza ha avuto la meglio portandosi in vantaggio al momento giusto e chiudendo il secondo set in 41 minuti per 6-4.
Con la vittoria di Garbine Muguruza, avremo la possibilità di avere ancora in gara la testa di serie numero sette che giocherà contro Anastasia Sevastova, Lituana numero trentatré del mondo.

[1] A. Kerber b. C. Witthoeft 6-2 6-7(3) 6-2 (da Melbourne, Diego Barbiani)

Un compleanno da numero 1 del mondo, festeggiato con l'”happy birthday” cantato dagli spettatori della Rod Laver Arena, quel campo dove la carriera di Angelique Kerber, 12 mesi fa, ha scoperto una nuova dimensione.
La tedesca conclude tra i sorrisi una giornata che sembrava più comoda ma che ancora, come nel primo turno contro Lesia Tsurenko, è stata costretta ad un terzo set che non avrebbe dovuto giocare. Sia oggi che due giorni fa la campionessa in carica dell’Australian Open ha giocato per un set e mezzo in maniera solida, ma ha avuto in entrambi un passaggio a vuoto fatale, che ha portato poi ad un secondo momento di crisi nel testa a testa degli ultimi 50 metri del parziale.
Contro Tsurenko, lunedì, nel momento di servire per il match non ha chiuso, mancando match point e faticando tanto sul 5-6, con le gambe ferme e lasciando per strada un nuovo break. Oggi ha condotto fino al 6-2 2-0, poi 2 game di black-out, Witthoeft che ha rimesso avanti la testa, poi nel tie-break dopo aver mancato il colpo del possibile ko sul 3-1 si è incartata nuovamente.
I problemi al servizio sono aumentati proprio in quel frangente, con prime di servizio che viaggiavano molto lentamente. Non c’era neppure più la sicurezza di pochi minuti prima nel condurre lo scambio e Witthoeft, che fiutava l’occasione, ha trovato alcuni vincenti a ripetizione ed ha soprattutto chiuso il parziale al primo set point a disposizione.
È arrivato persino un break in suo favore, ad inizio della frazione decisiva, ma nel momento più critico Kerber ha finalmente rialzato la testa. Da 1-0 30-0 sono arrivati 4 punti di fila della numero 1 del mondo, seguiti poi da altri 4 molto rapidi ed un segnale, il lancio della pallina in aria, che è sembrato indicare la fine della tempesta. Da lì infatti se lei aveva ritrovato un po’ della tranquillità smarrita, ecco che Witthoeft ha ricominciato a sbagliare. Saranno oltre 70 gli errori gratuiti della tedesca di Amburgo, che ha ceduto il secondo turno di battuta consecutivo prima di un terzo, sul 2-5.

Si è ritrovata appena in tempo, Kerber, ma ancora una volta non è riuscita ad unire 2 parziali interi di buon livello. Il margine per avanzare c’è ancora, bisognerà vedere quando anche il livello delle avversarie salirà cosa proporrà per fronteggiarle.

[8] S. Kuznetsova b. J. Fourlis 6-2 6-1 (Daniele Vitelli)

Svetlana Kuznetsova era attesa, al secondo turno del primo major stagionale, dal più classico degli scontri generazionali, nel match che l’ha vista opposta a Jaimee Fourlis, giovanissima wildcard locale. Ben 14 gli anni di differenza tra la due volte campionessa Slam russa e la diciassettenne di Melbourne vincitrice dell’Australian Wildcard Playoff, torneo organizzato dalla Federazione Australiana per assegnare uno degli inviti disponibili per il tabellone principale dello Slam Down Under.
Uscita vincitrice al primo turno dalla sfida con l’americana Anna Tatishvili, giocatrice al rientro da un infortunio, l’australiana è al primo vero impegno su un palcoscenico così importante. Sin dall’inizio della sfida, la Fourlis mostra di possedere, oltre a fondamentali potenti e un’ottima mobilità, anche personalità e grinta, che, seppur non ancora sufficienti per giocare alla pari con una top ten in questo momento, sicuramente le saranno utili per costruirsi una solida carriera in futuro. Subìto il break in apertura di partita, infatti, Fourlis sembra non scoraggiarsi e agguanta in un baleno il controbreak. Purtroppo per lei la debolezza del suo servizio condiziona negativamente tutti i suoi turni di battuta, permettendo alla russa di conquistare un solido vantaggio e agguantare il 62, dopo poco più di 40 minuti di partita.
Sulla falsariga del primo, anche il secondo parziale vede la tennista di Melborne lottare, mentre la Kuznetsova mette in campo solidità ed esperienza, conquistando tutti i punti importanti. Ancora troppo netta la differenza di peso di palla tra le due, con la Kuznetsova abile ad aprirsi il campo grazie a un sapiente uso delle rotazioni in avanti. Il 61 conclusivo del secondo parziale è, forse, un po’ severo per la giocatrice di casa, incapace di concretizzare le chance di game concesse dalla sua avversaria.
Il prossimo turno sarà probabilmente molto più impegnativo per Svetlana, apparsa comunque in ottima forma come nel finale della passata stagione, e la vedrà opposta a Jelena Jankovic, tennista solida ed esperta, anche se in una difficile fase della carriera.

[14] V. Williams b. S. Voegele 6-3 6-2 (Carlo Rosati)

Secondo turno e palcoscenico d’onore della Rod Laver Arena per l’elvetica Voegele opposta alla regina Venus, motivata più che mai all’inizio della sua ventitreesima stagione pro. Entrambi i (lontani) precedenti a favore dell’americana, tornata da due anni nelle parti alte del ranking, mentre la svizzera mira nuovamente alla top100 dopo il suo miglior biennio 2013-14.
Fin dal primo game Venus mette in campo la sua classe: sfoggia personalità e ritmo di gioco, un paio di passanti da applausi e sale 3-0 pesante con la Voegele smarrita e fallosa. La svizzera però si riorganizza e risale 2-3, sfruttando qualche sortita a rete poco incisiva dell’avversaria. Il servizio e il dritto di Venus sono potenti e precisi, mentre il rovescio è a tratti macchinoso e il gioco a rete lascia a desiderare (a 36 anni, è lecito essere così esigenti con lei?). L’americana controlla sorniona, non uccide il match ma sul 5-3 ottiene un nuovo break e il set.
Il secondo set è meno avvincente, Venus ottiene il break al quarto gioco e si porta 4-1. Voegele prova a reagire, ma Venus alza il livello dei suoi colpi da fondocampo: sul 2-5, salva un primo match point ma capitola sul secondo. Risultato finale 6-3 6-2 giusto ed inevitabile, una Venus soddisfatta passa al terzo turno dove attende la Duan, che ha vinto una dura battaglia contro la Lepchenko. 

Risultati secondo turno:

[1] A. Kerber b. C. Witthoeft 6-2 6-7(3) 6-2
Kr. Pliskova b. [27] I.C. Begu 6-4 7-6(8)
E. Bouchard b. S. Peng 7-6(5) 6-2
C. Vandeweghe b. P. Parmentier 6-4 7-6(5)
S. Cirstea b. [10] C. Suàrez Navarro 7-6(1) 6-3
A. Riske b. [20] S. Zhang 7-6(9) 4-6 6-1
[32] A. Sevastova b. K. Kucova 6-3 6-4
[7] G. Muguruza b. S. Crawford 7-5 6-4
[WC] A. Barty b. S. Rogers 7-5 6-1
[Q] M. Barthel b. [29] M. Puig 6-4 6-4
Y.Y. Duan b. V. Lepchenko 6-1 3-6 10-8
[13] V. Willams b. [Q] S. Voegele 6-3 6-2
[11] E. Svitolina b. [Q] J. Boserup 6-4 6-1
[24] A. Pavlyuchenkova b. [Q] N. Vikhlyantseva 6-2 6-2
J. Jankovic b. J. Goerges 6-4 6-3
[8]  S. Kutnestova b. [WC] J. Fourlis 6-2 6-1

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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