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ATP Doha: esordio da numero 1 per Andy Murray, fuori Giannessi

Ieri c’era stato il debutto (non entusiasmante) di Novak Djokovic nell’ATP 250 di Doha. Oggi toccava al coetaneo e rivale da sempre Andy Murray, numero 1 del ranking e favorito per la vittoria finale nella competizione del Qatar. Lo scozzese, a dispetto della sconfitta in esibizione ad Abu Dabi contro Goffin, ha voluto subito mettere le cose in chiaro e ha iniziato l’anno più o meno come aveva finito quello appena passato: mettendo in mostra una forma fisica invidiabile e una concentrazione inscalfibile, a parte qualche palla break sprecata nel sesto gioco del secondo set e qualche lamentela sul pubblico rumoroso durante i punti. L’avversario odierno, il tennista senza infamia e senza lode Jeremy Chardy, non era di quelli impossibili ma il britannico è stato implacabile soprattutto nel primo parziale vinto a zero. Nella seconda trance c’è stata un po’ più partita ma il risultato non è mai stato in discussione dato che l’attuale leader delle racchette non ha concesso nulla col proprio servizio e ha fatto i soliti grandi recuperi e passanti come quello realizzato alla fine di un punto estenuante nel sesto game. Un’ulteriore dimostrazione della propria forza il nativo di Dunblane l’ha data nel tie break decisivo dove non ha sbagliato nulla e lasciando solo due punti al francese. “Djokovic vorrà certamente riprendersi la prima posizione in classifica ma io non ho intenzione di cederla dopo aver faticato tanto per raggiungerla”, aveva dichiarato Murray: da come si è visto nel primo match dello scozzese a Doha, soprattutto nel primo set, sarà davvero dura per il serbo riconquistare lo scettro nelle prime settimane della nuova stagione.

Il primo match del singolare ha visto di fronte il tedesco dal rovescio sublime Kohlschreiber e il tunisino Malik Jaziri, quest’ultimo conosciuto più che altro perché a quanto pare subisce pressioni politiche dalla federazione della sua nazione per non scendere in campo quando deve giocare contro tennisti israeliani. Kohlschreiber non ha avuto particolari problemi soffrendo un po’ nel secondo parziale finito col tie-break vinto comunque senza troppi patemi.

Patemi invece li ha avuti il sempre altalenante Jo Wilfried Tsonga. Il francese, sempre tormentato dalla propria discontinuità (e anche dagli infiniti infortuni), quando vuole può essere una forza della natura ma subito dopo è capace di perdersi in un bicchiere d’acqua: lo si è visto anche oggi dopo che ha iniziato alla grande lasciando un solo game nel primo set al suo avversario, Kutznetsov, non riuscendo poi a ripetersi nel secondo parziale perduto subendo un break al decimo gioco. La differenza comunque tra i due è troppo grande e il transalpino ha ripreso nell’ultima frazione il controllo del match vinto alle fine tenendo il servizio e togliendo la battuta al russo nel momento giusto.

L’altro francese in campo, Paul Henri Mathieu, non è riuscito ad avere la meglio su Gerald Melzer, fratello minore di quel Jurgen che tanti anni fa era arrivato in semifinale al Roland Garros dopo aver battuto ai quarti Djokovic. L’austriaco, dopo aver perso il tie-break, ha avuto vita abbastanza agevole negli altri due.

A proposito di tie-break dobbiamo citare uno specialista dell’invenzione di Jimmy Van Alen: Ivo Karlovic, il quale l’ha spuntata contro l’ucraino Marchenko vincendone due, dando l’impressione di non essere ancora troppo segnato dalla sconfitta in Davis della Croazia contro l’Argentina.

L’ultimo match di giornata è quello di Alessandro Giannessi, ultimo azzurro rimasto nei vari tornei che si giocano questa settimana. Il tennista ligure, proveniente dalle qualificazioni, ha pescato Tomas Berdych, numero 10 del mondo che non sta vivendo un momento particolarmente brillante della sua carriera. La disparità di esperienza, però, si è vista tutta nel tie-break del primo set, che Berdych ha vinto agevolmente per 7-1 dopo aver giocato un set pigro ma nel quale non ha mai rischiato di perdere i suoi game di servizio. Nel secondo set Berdych ha dato la spallata con il break nel terzo game e a Giannessi sono rimaste le briciole, specie in risposta (due punti in quattro turni). Berdych affronterà il connazionale Vesely al prossimo turno e poi eventualmente uno tra Tsonga e Brown nei quarti.

Risultati primo turno

[1 ] A. Murray b. J. Chardy 6-0 7-6(2)
[7] P. Kohlschreiber b. M. Jaziri 6-2 7-6(3)
G. Melzer b. P-H. Mathieu 6-7(2) 6-3 6-2
Khachanov b. [WC] M.S. Zayid 6-1 6-3
[5] J.W. Tsonga b. A. Kuznetsov 6-1 4-6 6-3
I. Karlovic b. I. Marchenko 7-6(5) 7-6(0)
[3] T. Berdych b. [Q] A. Giannessi 7-6(1) 6-2

Salvatore De Simone

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Salvatore De Simone

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