Avrà però bisogno di tanta pazienza, perché da adesso inizierà una fase di riabilitazione dai tempi e risultati ancora incerti. Le uniche certezza, al momento, sono: i due mesi di gesso e tre mesi di inattività totale, il che vuol dire certezza assoluta di non poter sollevare il minimo peso su quella mano fino ad aprile.
Courtney Nguyen, giornalista che lavora per la WTA e gestisce l’account Twitter @WTA_insider, aveva provato in giornata a contattare qualche persona vicina alla n.11 del ranking WTA. Il risultato? Poche parole, zero voglia di guardare al futuro con ottimismo. Kvitova, a metà giornata, aveva scritto sui suoi profili social: “L’infortunio è grave e dovrò vedere degli specialisti, ma se c’è una cosa che dovreste ormai aver imparato di me è che sono forte e lotterò per venir fuori da questa situazione”. In serata, nessuno del suo team se la sentiva di riprendere queste parole, tutti estremamente turbati e preoccupati del futuro della ceca.
Ben Rothenberg, del New York Times, parlava del delicato intervento come un passaggio per cercare di risanare “il più possibile” la situazione, facendo quasi temere che il problema non si potesse più risanare del tutto. Alla fine, invece, la notizia che lascia uno spiraglio: Petra potrebbe tornare a giocare. Nel comunicato diffuso dalla sua agente, Katie Spellman, si dice appunto che Kvitova dovrà affrontare questi mesi in cui non potrà sollevare il minimo peso, poi bisogna capire come reagisce la mano in cui sono intervenuti i medici riparando i tendini ed i nervi lacerati su tutte le dita.
Domani si potrà forse scoprire di più di questo percorso di riabilitazione che attende la due-volte vincitrice di Wimbledon, visto oltretutto che è mancina, il che le impedirà di toccare racchetta almeno per il primo trimestre dell’anno nuovo. A dare uno spiraglio positivo ci ha pensato Karl Tejkal, lo stesso portavoce della squadra ceca di Fed Cup che questa mattina ha informato tutti di quello che era successo nella casa di Kvitova: “L’infortunio è grave, ma Petra non concluderà la sua carriera così”.
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