TENNIS – Di Diego Barbiani
STRASBURGO. Caroline Garcia è il volto di una nazionale, la Francia, che ora più che mai crede nell’impresa di poter vincere la terza Fed Cup della sua storia. La transalpina dopo l’importantissima vittoria contro Petra Kvitova si è imposta anche contro Karolina Pliskova e dopo 3 sfide, a sorpresa, è la Francia che ha a disposizione il primo match point. Per la Repubblica Ceca, ora spalle al muro, non c’è più margine di errore. 6-3 3-6 6-3 il punteggio che premia la n.23 del mondo e porta la sua squadra sul 2-1, con capitan Mauresmo che ora può anche prendersi il lusso di sacrificare Kristina Mladenovic, reduce dalle 4 ore di ieri proprio contro Pliskova e mandare in campo Alizé Cornet contro Petra Kvitova per giocarsi eventualmente tutto nel doppio decisivo.
Il 16-14 che ha segnato il primo match di Pliskova in questa finale è stato un fattore, ma non così determinante come si poteva invece pensare. Per tipologia di gioco, sia la ceca che Garcia hanno scambiato pochissimo. Non fosse stato per un game sul 4-1 Pliskova nel secondo set durato oltre otto minuti, i primi 2 parziali potevano chiudersi entro l’ora di gioco. Pochissimi game combattuti ed entrambi i set decisi da un break in apertura. Le condizioni migliori, per la ceca, per non arrivare troppo in difficoltà nelle fasi delicate dell’incontro.
Per Garcia un match nel complesso di alta qualità, suggellato dalla straordinaria risposta sulla palla break del 5-3 al terzo che ha fatto saltare in piedi tutti i tifosi francesi presenti sulle tribune del piccolo Rhenus Sport di Strasburgo. Una vittoria, questa, che potrebbe scrivere la storia del tennis francese al femminile, che attende la prima Fed Cup dal 2003. Sarebbe la terza della carriera per una squadra mix tra giovani e “veterane” (Parmentier è nata nel 1986) che negli ultimi anni ha fatto tanti progressi.
Non è ancora detta l’ultima parola, perché dall’altra parte della rete c’è una rivale ferita, ma non ancora battuta. E se la rivale si chiama Repubblica Ceca, potete starne certi, ci sarà da battagliare fino a che non verrà messa la parola “fine” a questa finale momento dopo momento sempre più sorprendente.
Nel primo match, intanto, a fare la vera differenza è stato il cambio di rotta sul servizio della stessa Garcia. Tanta sofferenza per tutta la metà del secondo parziale, con diverse chance di doppio break annullate, poi nel terzo una ritrovata tranquillità che le ha permesso di tornare come nel primo set ad essere quasi invulnerabile. Di occasioni concrete ne ha avute poche, ma sul 4-3 ha indovinato la traiettoria del servizio di Pliskova (per la terza volta al centro da sinistra) ed ha poi completato la seconda impresa del suo secondo successo contro 2 ottime giocatrici, il primo contro una top-10 dopo un anno e mezzo. Momento migliore non poteva esserci,
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