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ATP Bercy: Berdych rischia ma resta in corsa per le Finals, Raonic senza problemi. Avanti Gasquet e Dimitrov

TENNIS – A Bercy Berdych vince al terzo set contro Joao Sousa e può ancora sperare nella qualificazione alle ATP Finals. Raonic supera Carreno Busta, Dimitrov aspetta Djokovic negli ottavi.

 

[14] G. Dimitrov  b. M. Baghdatis 6-3 rit. (Isaia Panduri)

Marcos Baghdatis, a differenza di Grigor Dimitrov, non è mai stato l’erede di nessuno, soltanto un buon tennista che molti hanno sottovalutato. Oggi, contro un tennista che in molti hanno sopravvalutato, Baghdatis ha provato a invertire una tendenza negativa (sei sconfitte in sette incontri, l’unica vittoria arrivata per ritiro dell’avversario), ma dopo aver perso il break di inizio match con cui si era portato avanti 2-1, il cipriota ha cominciato a giocare sempre peggio, andando indietro di un break e finendo per non giocare l’ultimo game, che Dimitrov ha chiuso a 0. Poco dopo Baghdatis si è avvicinato all’arbitro e ha spiegato che un infortunio all’anca non gli permetteva di continuare. Dimitrov accede così al terzo turno senza far sudare la maglietta: a quella dovrebbe pensarci Novak Djokovic nel prossimo turno.

[12] R. Gasquet b. S. Johnson 6-4 7-6(11) (Daniele Rossi)

È il solito Richard Gasquet croce e delizia quello che accede agli ottavi di finale del torneo casalingo. Due set di sostanziale superiorità non sono bastati per portarsi a casa la partita serenamente, anche a causa della solita grinta messa in campo da Steve Johnson.  L’americano arrivava a Bercy dopo un pessimo autunno contrassegnato da sei sconfitte negli ultimi nove match. Gasquet invece, rinfrancato dal recente successo ad Anversa e sempre motivato nei tornei di casa, iniziava l’incontro con il piglio giusto. Dominava i suoi turni di battuta e faceva costantemente soffrire Johnson in risposta. Steve si trovava quindi rapidamente sotto di due break, Gasquet serviva per il set sul 5-2, ma aveva bisogno di un turno di servizio supplementare per chiudere il parziale per 6 giochi a 4.

Johnson, a disagio sulla lenta superficie parigina e spesso intrappolato nella diagonale di rovescio, riusciva comunque a restare a galla, mentre Gasquet iniziava nel secondo set il festival delle occasioni sprecate: non sfruttava quattro palle break sull’1-1, una sul 2-2 e altre tre sul 4-4. I pericoli scampati esaltavano Johnson e deprimevano Gasquet: il californiano si procurava addirittura un set point sul servizio del francese sul 5-6, ma Richie con un efficace serve and volley si rifugiava nel tie-break. Al jeu-decisif succedeva di tutto: Johnson faceva seguito al suo momento positivo portandosi addirittura sul 6-2. Sembrava finita, ma Steve buttava un diritto in rete, Gasquet metteva a segno un ace, seguito da un diritto vincente. Sul 6-5 Johnson giocava una seconda in kick, ma Richard indovinava una clamorosa risposta di rovescio che lasciava di sasso l’avversario. Le montagne russe continuavano, mentre l’immancabile presidente della federtennis francese Gachassin si mangiava le mani dalla tensione: Johnson non sfruttava un totale di 7 set point e sul quarto match point per Gasquet, affondava l’ennesimo diritto in rete: 13 a 11 per Richard.

Partita non eccezionale dal punto di vista tecnico, ma divertente soprattutto nel secondo set. Decisamente troppo falloso Johnson, che continua a mostrare limiti quando si tratta di spingere su palle senza peso. Stagione comunque di conferma dopo il salto di qualità del 2015. Gasquet sprecone (2 palle break convertite su 11), ma tutto sommato positivo, con 28 vincenti e 17 errori non forzati a referto. Agli ottavi sfiderà il vincente del match tra Thiem e Sock.

[7] T. Berdych b. J. Sousa 6-3 3-6 7-5 (Francesca Padoin)

Berdych e Sousa si incontrano per la terza volta e le prime due non
sono state favorevoli al portoghese. Sousa è fresco della vittoria di ieri sul nostro Seppi, Berdych, tornato a settembre dopo l’operazione all’appendicite, è reduce dalla vittoria a Shenzen ma anche da due eliminazioni all’esordio a Tokyo e Shanghai che rischiano di compromettere il suo accesso alle ATP Finals di Londra. Sarà o meno la volta buona per Sousa?

Nel primo set il gioco prosegue seguendo i turni di servizio fino al 3-2 servizio Sousa, quando due errori del portoghese portano Berdych al break, che manterrà fino alla fine del parziale senza particolari sussulti se non nell’ultimo game in cui il ceco si incarta un po’ col servizio.
Anche il secondo set iniza seguendo i turni di servizio, ma è il portoghese a far vedere i colpi più belli, tra tutti una stop volley a frenare il lungolinea di Berdych e avanti 4-3 Sousa, in risposta, è particolarmente aggressivo sul servizio del ceco che appare in calo. A zero Sousa strappa il turno di battuta e non trema al servizio per il set. 1 a 1 e tutto da rifare. Il ceco sembra aver perso le misure col
dritto: molte palle escono fuori di metri o finiscono in rete ma ciò nonostante la superiore pesantezza e profondità di palla alla fine prevalgono, supportate dal servizio tornato a funzionare.Entrambi mantengono i propri turni di battuta e quando tutto lasciava presagire per il tie-break, Berdych in risposta avanti 6-5 alza il proprio livello di gioco e con un paio di accelerazioni fulminanti chiude game e match.
Partita un po’ sottotono per Berdych che, a fronte di ben 15 aces, ha commesso pure 7 doppi falli e non è mai parso avere in mano le redini del gioco. Ora attende il vincitore fra Simon e Bautista Agut.

[4] M. Raonic b. P. Carreno-Busta 7-6(5) 6-4 (Aris Alpi)

È un Carreno infaticabile quello visto oggi al Palais Omnisports di Parigi Bercy, almeno nella prima parte dell’incontro, di fronte ad un Raonic in normale controllo. Nel primo set, l’ultimo compagno in doppio di Rafa Nadal, quest’anno alla sua miglior stagione di carriera, si è portato fino al tie-break dando anche l’impressione di poter riuscire a vincerlo, per via forse di una maggiore mobilità rispetto ad un Raonic più in attesa. Il canadese però, da vero squalo, si è creato da solo le chance per agguantare il set grazie ad appena due colpi. È bastato infatti un dritto incrociato e uno lungolinea a 1250 all’ora, per poter godere del mini-break fatale a Carreno-Busta. Nel secondo parziale il numero 31 ATP, terrà solo fino al 2 pari. Il giocatore di Gijòn si ritroverà sotto di un break per aver concesso solo una palla break al canadese, che anche questa volta concretizzerà. È un incontro non troppo avvincente, la cui inerzia è spezzata solo da un Raonic intento a sbrigarsi nella chiu
sura dell’incontro, grazie ai soliti servizi seguiti da uno-due, che rendono la partita molto veloce. Carreno non è stato quasi mai messo nelle condizioni di avviare una manovra offensiva, quando lo farà riuscirà infatti a districarsi bene, anche se naturalmente non basterà. Finirà infatti 6-4 il secondo set, grazie all’unico break conseguito da Raonic, in un’ ora e un quarto complessiva di gioco.

F. Lopez b. [Q] P. Herbert 7-6(3) 6-4 (Cristina Pozzoli)

Feliciano Lopez vince la sfida dei doppisti contro Pierre-Hugues Herbert, proveniente dalle qualificazioni e numero due della classifica mondiale di specialià, confermando maggiore esperienza e solidità in singolare rispetto al suo avversario. Partita divertente e a tratti spettacolare con entrambi i giocatori che cercano la rete alla prima occasione. Herbert apre il set con un turno di battuta in cui mette subito in chiaro quale sarà la sua chiave tattita dell’incontro. Nonostante nessuna prima di servizio infatti il francese gioca il serve & volley anche sulle seconde essendo in difficoltà da fondo campo sullo slice di rovescio di Lopez. Nei primi game è Lopez a tenere il servizio con maggiore autorità grazie all’ottima battuta mancina e ad una maggiore solidità da fondo campo. Sul 3-2 però è proprio lo spagnolo a concedere le prime due palle break, conquistate da Herbert sempre in avanzamento, che Lopez annulla con due ace portandosi 3-3 grazie al servizio sempre profondo e angolato. Nei successivi due game entrambi tengono il servizio senza problemi ma sul 4-4 Herbert si trova 0-40 concedendo ben tre palle break consecutive allo spagnolo che si procura attaccando con lo slice e chiudendo con la volée. Annullata la prima con un gran servizio, il francese viene graziato da Lopez sulla seconda che prende la rete ma non riesce a chiudere il punto perdendo una grande occasione e sulla terza un altro servizio vincente di Herbert porta il punteggio in parità. Si arriva al tie-break senza altre titubanze e nel momento decisivo viene fuori la maggiore esperienza di Lopez che fa subito il mini break con con una risposta bassa di rovescio che il francese non riesce a chiudere a rete esponendosi al passante di dritto in corsa dello spagnolo. Nei suoi due turni di servizio Lopez si apre bene il campo e si porta 3-0, strappando poi ancora il servizio al francese con un altro passante. Con gran sicurezza Lopez si porta 6-3 ed è il Falco a decidere il set su un passante di Herbert finito fuori ma non chiamato dal giudice di linea. Il secondo set si apre con Lopez al servizio che tiene senza difficoltà ed Herbert che rimane in partita non concedendo niente sul suo turno di battuta. Si va avanti senza palle break con qualche piccola esitazione da parte di entrambi che non diventa però mai decisiva per le sorti dell’incontro. La prima occasione se la procura Lopez in vantaggio 3-2 ma è bravo Herbert a tenere il servizio con coraggio sempre giocando in avanzamento. La svolta dell’incontro arriva al decimo game con Lopez in vantaggio 5-4 che si procura due match point consecutivi con una risposta aggressiva nei piedi di Herbert e un passante stupendo. Herbert però non vuole mollare e annulla il primo con una gran discesa a rete e il secondo con un passante lungolinea sulla discesa a rete di Lopez. Con un’altra risposta aggressiva lo spagnolo si procura il terzo match point che trasforma grazie ad una volée di rovescio del francese che finisce in rete. Al secondo turno Feliciano Lopez incontrerà il francese Lucas Pouille, testa di serie numero 13 del torneo, che ha appena battuto in tre set nel primo turno del torneo di Vienna salvando un match point.

J. Isner b. M. Zverev 7-6(8) 6-4 (Fabrizio Salvi)

Apertura di programma sul Court 1 che ha messo in mostra due giocatori dall’approccio al tennis differente e affascinante. La trama dell’incontro rispecchia perfettamente le caratteristiche dei due, con John Isner piuttosto continuo al servizio, che gli ha offerto dei punti molto comodi, mentre Mischa Zverev ha sciorinato la solita aggressività a rete, condita dalla delicatezza nel tocco di palla che lo rendono così apprezzato. Il risultato è che si gioca poco e il punteggio segue comodamente l’ordine dei servizi. Si gira sul 4 a 3 per Isner, che ha trovato qualche difficoltà nel leggere le variazioni che il fantasioso tedesco gli ha proposto. Zverev, peraltro, riesce a tenere comodamente il servizio, nonostante la disastrosa percentuale di prime. Lo scambio sul 5 a 4 è una delizia per gli occhi, completamente giocato a rete dai due, che apre il primo spiraglio a Isner per raggiungere il break. Niente da fare anche questa volta, si veleggia sul 5 pari. Occasione anche per Zverev, che ha il primo break point della partita, guadagnato con delle risposte eccezionali. Isner glielo annulla con la combinazione servizio e diritto e chiude il game sul 6 a 5 a favore dell’americano, si arriva così al tie-break. Il mini-break ottenuto da Mischa con una gran risposta di anticipo sembra aprirgli la strada, il doppio fallo invece rimette le cose sulla parità. Dopo essersi annullati un set point a testa, il passante lungolinea fallito da Zverev è un errore capitale, tant’è che Isner chiuderà all’occasione successiva con un altro errore del tedesco, la volée affossata in rete che gli vale il punto del 10 a 8. In avvio di secondo set arriva subito il break per l’americano, con un insperato challenge che cancella un ace a Zverev e gli dà occasione di rispondere alla seconda, alla quale seguirà un errore a rete del tedesco. Quello si rivelerà l’unico break del secondo set, tanto sarà sufficiente a Isner per vincere la partita in un’ora e ventuno, strappando il pass per il secondo turno che giocherà contro David Ferrer. 

Altri incontri (Ciro Battifarano)

Nei restanti incontri di primo turno, i padroni di casa registrano da un lato il successo di Nicholas Mahut, che recupera un set ed un break di svantaggio a Martin Klizan, dall’altro la sconfitta di Adrian Mannarino che si arrende al tie-break del terzo set a Victor Troicki. Non solo Mahut, Lopez e ieri Lorenzi tengono alta la bandiera della vecchia guardia tennistica a Parigi: Gilles Muller supera in due set Nicolas Almagro con un doppio 6-3 e Ivo Karlovic batte per la sesta volta in altrettante sfide il serbo Dusan Lajovic vincendo entrambi i set al tie-break. Per Karlovic . Il tedesco Kohlschreiber deve invece arrendersi a Jack Sock: lo statunitense fa tesoro di una partenza lampo che lo porta avanti 4-0. La sfida diventa a questo punto equilibrata, ma il primo set è compromesso. Nel secondo si arriva senza sussulti al tie-break, nel quale Sock ha ancora una partenza fulminante che gli garantisce il passaggio  al secondo turno dove incontrera Thiem. 

Risultati secondo turno:

[7] T. Berdych b. J. Sousa 6-3 3-6 7-5
[4] M. Raonic  b. P. Carreno Busta 7-6(5) 6-4
[12] R. Gasquet b. S. Johnson 6-4 7-6(11)
[14] G. Dimitrov  b. M. Baghdatis 6-3 rit. 

Risultati primo turno:

G. Muller b. N. Almagro 6-3 6-3  
I. Karlovic b. [Q] D. Lajovic 7-6(4) 7-6(5)
N. Mahut b. M. Klizan 4-6 6-4 6-3
J. Isner b. [SE] M. Zverev 7-6(8) 6-4
J. Sock b. P. Kohlschreiber 6-2 7-6(3)
V. Troicki vs [WC] A. Mannarino 6-4 3-6 7-6(5)
F. Lopez b. [Q] P-H. Herbert 7-6(3) 6-4

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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