TENNIS – Dal nostro inviato a Singapore Diego Barbiani
Si ripete l’incredibile finale del 2015: Madison Keys, scesa in campo con l’obbligo di vincere almeno un set per qualificarsi, viene battuta in 2 set da Angelique Kerber che dunque chiude a punteggio pieno il girone rosso e porta in semifinale Dominika Cibulkova.
6-3 6-3 il punteggio con cui la tedesca ha ottenuto il sesto successo su sette match contro la n.6 del seeding, che dunque manca l’accesso alla semifinale nonostante sia arrivata in classifica a pari punti con Cibulkova e Simona Halep. Alla fine il set che Dominika ha ottenuto nel match contro Kerber ha fatto la differenza, a rimarcare comunque quanto potesse essere imprevedibile e difficile decifrare i pronostici iniziali.
Dodici mesi fa era la n.1 del mondo al posto della statunitense, costretta a vincere un set contro una giocatrice che non aveva più molto da chiedere al suo girone perché già certa dell’eliminazione (nel caso di Kerber contro Lucie Safarova) o della qualificazione (nel caso di Keys oggi). Ed Angelique quella volta perse, perse molto male, sfogando tutta la propria frustrazione in una conferenza stampa piena di critiche al format, a chi le aveva detto prima del match cosa dovesse fare per passare in semifinale, in quella che sarebbe stata la sua prima qualificazione della carriera.
Non aveva però 2 titoli Slam alle spalle, non aveva tutta la fiducia che arriva da un 2016 impensabile, irreale a tratti, che l’ha catapultata a raggiungere traguardi da campionessa. In Germania, anche sapendo che questo sarà l’ultimo torneo della stagione, hanno deciso di celebrarla acquistando i diritti in chiaro per le sue partite, riportando il grande tennis nelle case dei tedeschi dai tempi di Steffi Graf. E quanti legami, Kerber, ha con il proprio idolo… Ora potrebbe provare a costruirne un altro, facendo ancora qualche passo in avanti nel torneo.
Per Keys invece il torneo finisce oggi, incapace di trovare una soluzione ad un’avversaria partita non benissimo, ma che ha preso molta confidenza mano a mano che vedeva l’avversaria in difficoltà soprattutto dal lato del rovescio. Keys magari si spostava un po’ più a sinistra, nel tentativo di coprire quel colpo e giocare un dritto per aggredire maggiormente e la tedesca, in risposta, cambiava molto spesso in lungolinea. Sono stati tanti, alla fine, i vincenti con quel colpo ed in quella direzione della n.1 del mondo, che ha chiuso il match senza troppo affanno servendo a zero sul 5-3, rimontando un parziale (il secondo) dove aveva commesso una falsa partenza ed essendosi trovata sotto 0-2.
Per lei, ora, o la sfida ad Agnieszka Radwanska o a Karolina Pliskova. Potrebbe esserci dunque la ripetizione della finale dello US Open, mentre nel caso della polacca potrebbe riproporsi il match che lo scorso anno poteva considerarsi a pieno titolo tra i più belli del 2015: il quarto di finale di Stanford vinto dalla tedesca 4-6 6-4 6-4.
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