TENNIS – Niente mano pesante come ci si attendeva. Il CIO sostanzialmente passa la palla e “scarica il barile” nelle mani delle singole federazioni internazionali.
In seguito al rapporto McLaren, che avrebbe portato alla luce un sistema di doping di Stato della Russia, era stato caldamente invitato dalla Wada ad escludere dagli imminenti giochi di Rio de Janeiro tutta la delegazione russa. Il Comitato Olimpico Internazionale, riunitosi ieri a Losanna, ha però deciso di non decidere, delegando la decisione sui singoli sport alle federazioni internazionali competenti.
Tra queste c’è, ovviamente, anche l’ITF. «Siamo felici – si legge in un comunicato – di permettere agli atleti puliti di partecipare alle Olimpiadi. Gli otto tennisti convocati sono stati sottoposti a severi controlli antidoping, per un totale di 205 campioni prelevati durante i tornei (83) e non (122) dal 2014 ad oggi, di cui 111 di urina e 94 di sangue. Crediamo che questo sia sufficiente per partecipare, ma ci accerteremo con la Wada – conclude il comunicato – che nessuno di loro sia implicato nel rapporto McLaren».
Esultano e tirano quindi un sospiro di sollievo i tennisti russi convocati per Rio, tra cui Svetlana Kuznetsova ed Elena Vesnina. La Russia del tennis ci sarà.
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