TENNIS – Di Diego Barbiani
EASTBOURNE. Giornata speciale per Dominika Cibulkova, che a 27 anni ottiene la prima finale in carriera sull’erba tra circuito WTA ed ITF. La slovacca, n.21 del mondo e n.12 del seeding, ha dovuto superare due ostacoli per poter festeggiare questo traguardo.
Il primo, in particolare, è stato veramente complicato perché ieri contro Agnieszka Radwanska non riusciva e fare tanto gioco e per gran parte del primo set aveva lasciato alla polacca il pallino del gioco, soffrendo poi nella mini-rimonta da 1-4 a 3-4 ma senza riuscire a compiere l’ultimo gradino. La pioggia aveva poi spezzato l’inerzia della partita una prima volta sul 6-4 2-0 Radwanska ed una seconda, tre ore più tardi, sul 3-2 e servizio per la n.3 del mondo. Oggi però, al rientro in campo, il livello tra le due giocatrici era già molto più simile. Cibulkova aveva preso più coraggio ed impostato la partita in maniera più aggressiva, prendendo più volte l’iniziativa e muovendo la polacca da lato a lato del campo.
Ripreso immediatamente il break di ritardo ha poi conquistato il parziale al tie-break e nel terzo set si è prima salvata sotto 1-2, quando ha “tirato su” un game da 15-40 giocando, soprattutto sulla prima, un ottimo tennis, poi sul 3-3 ha operato lo scatto definitivo. Non è stato un terzo set all’altezza dei due precedenti, ma in un match così duro e dispendioso, giocato tutto sommato molto bene nei primi parziali, era prevedibile che arrivasse una fase molto più altalenante. Radwanska è sembrata quella alla fine più stanca delle due in campo. Ci sono volute più di tre ore per trovare la vincitrice nel terzo scontro tra queste due giocatrici nel 2016. Già dagli altri due si poteva intuire come le possibilità di assistere ad un match molto combattuto. Ad Indian Wells Cibulkova ebbe match point sul 5-2 al terzo prima di cedere 6-3 3-6 7-5. A Madrid invece fu Radwanska a soccombere dopo quasi tre ore di gioco per 6-4 6-7 6-3. Oggi il punteggio è stato molto simile all’ultimo incontro, solo con i primi due parziali invertiti: 4-6 7-6(2) 6-3 per Cibulkova che volava così in semifinale.
Due ore più tardi, ancor meno problemi per superare Monica Puig. 6-2 6-1 il punteggio finale dal 2-2 del primo set, in una partita ai limiti della perfezione per lei che fino a qualche anno fa sull’erba non riusciva ad essere così temibile come sulle altre superifici anche se si può contare un quarto di finale a Wimbledon nel 2011 dove superò Caroline Wozniacki al quarto turno e venne eliminata da Maria Sharapova poi finalista.
E’ la quarta finale del suo 2016, che si candida ad essere una delle sue migliori stagioni di sempre anche perché non è mai stata così continua in condizioni sempre diverse. Le quattro finali giocate, infatti, sono state: Acapulco (cemento outdoor, persa da Sloane Stephens), Katowice (cemento indoor, vinta contro Camila Giorgi), Madrid (terra, persa contro Simona Halep) ed ora appunto la finale ad Eastbourne, la prima su erba. Ancora da decidere la sua avversaria, mentre si ha già una certezza: da lunedì sarà al n.7 della Race, la classifica che tiene conto dei risultati ottenuti nell’anno solare.
Dall’altra parte del tabellone sia Karolina Pliskova che Johanna Konta, trovatesi poi contro in semifinale, son dovute scendere in campo prima per i loro match di quarti di finale. La ceca ha superato 6-1 6-3 Elena Vesnina, la britannica 7-6(5) 6-4 Ekaterina Makarova. Tra le due, poi, l’ha spuntata la ceca che ha superato 6-7(5) 6-3 6-3 la beniamina del pubblico. Domani, dunque, sarà di nuovo in campo per affrontare Cibulkova nella sfida che vale il secondo titolo Premier su erba del 2016.
RISULTATI ODIERNI
QUARTI DI FINALE
(12) Cibulkova b. (1) Radwanska 4-6 7-6(2) 6-3
(10) Pliskova d. Vesnina 6-1 6-3
(11) Konta b. Makarova 7-6(5) 6-4
SEMIFINALI
(12) Cibulkova b. (q) Puig 6-2 6-1
(10) Pliskova b. (11) Konta 6-7(5) 6-3 6-3
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