TENNIS – PARIGI – Dal nostro inviato PIERO VASSALLO. Ultimo appuntamento con le pillole parigine: Nadal e un fisico che non regge più, curiosità dal mondo del doppio, Forget e il Roland Garros “maledetto”.
Che sfortuna per Guy Forget. Nominato da quest’anno direttore del Roland Garros, l’ex numero 4 del mondo si ritrova con un torneo privo di Federer e dopo pochi giorni anche di Nadal. Che sia da giocatore o da dirigente questo Slam non gli porta proprio bene: da tennista non è mai andato oltre gli ottavi in singolare e in doppio ha perso due finali. Una bizzarra maledizione lo accompagna a Bois de Boulogne.
Il forfait di Rafael Nadal porta con se un velo di malinconia, vedere il maiorchino dover rinunciare in questo modo al suo torneo preferito è stata una scena veramente triste. Rafa paga lo sgretolarsi di un corpo che ormai quando si aggiusta da una parte si sfascia dall’altra. Sul suo strapotere fisico lo spagnolo ha costruito tutti i suoi successi, ma se spingi sempre al massimo dopo un po’ può succedere che il motore vada in pezzi. In questo caso per “un po’” s’intende 10 anni ai vertici e 14 Slam vinti.
Piange Nadal e ride Marcel Granollers, che si ritrova agli ottavi senza giocare. Al catalano – che ha scelto di parteggiare per il piccolo Espanyol piuttosto che per la corazzata Barcellona – gira tutto per il verso giusto: a Monte Carlo e a Madrid è entrato in tabellone come lucky loser e nella prima occasione si è spinto fino ai quarti, qui a Parigi ha incontrato un Mahut infortunato e ora usufruisce del walkover. Giocasse alla lotteria forse diverrebbe milionario.
Conchita Martinez, capitano della squadra spagnola di Davis, cerca giustamente di seguire tutti i giocatori della Roja: ieri era sul campo 14 per Feliciano Lopez, oggi sul campo 3 per Albert Ramos-Vinolas – il mancino che ha battuto Federer a Shanghai – impegnato contro Jack Sock. Un match molto duro andato per le lunghe in cui è stato interessante osservare l’atteggiamento dei due giocatori: lo spagnolo era sempre ben concentrato su ciò che avveniva in campo e scambiava cenni d’intesa e d’approvazione con il suo angolo, l’americano invece sorrideva sarcasticamente ai propri errori e commentava infastidito qualsiasi cosa accadesse attorno a lui. E alla fine chi ha vinto? Albert Ramos. Quando si dice che la testa è tutto.
Si sono giocati anche moltissimi incontri di doppio, alcune coppie non sono altro che prove generali in vista del torneo olimpico, come Garcia-Mladenovic, Halep-Tecau, Feliciano e Marc Lopez. Molto piacevole vedere giocare la coppia indopolacca formata da Leander Paes e Marcin Matkowski, nonostante la forma fisica non sia esattamente il massimo, soprattutto per quanto riguarda il secondo. I due però in questa specialità ci sanno fare eccome.
Ci sono invece altri motivi per andare a guardare una partita di Alizé Lim, una bellezza notevole che risalta ancor di più grazie all’outfit che indossa in questo Roland Garros. Se parliamo di risultati in campo però la cara Alizé non ha raccolto grandi soddisfazioni: 5 giochi contro Giorgi in singolare, 5 nel doppio femminile in coppia con Myrtille Goerges e appena 3 quest’oggi nel doppio misto giocato con il connazionale Paul-Henri Mathieu.
Niente secondo round invece tra Alizé Cornet e Tatiana Maria. Dopo le scintille di ieri, con tanto di accuse di antisportività da una parte e dall’altra, il destino le ha rimesse l’una di fronte all’altra in doppio ma gli animi non si sono scaldati e al termine del match – stavolta vinto dalla tedesca – non si è andati oltre una fugace stretta di mano. Maria però non ha affatto metabolizzato quanto accaduto e ha annunciato di aver già preso contatti con un avvocato per sporgere causa. A sensazione, non sembra aver accettato sportivamente la sconfitta.
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