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Sharapova su Facebook: "Non è vero che mi avevano avvertito 5 volte"

TENNIS – Maria Sharapova affida ai social network la replica riguardo ai commenti usciti negli ultimi giorni a proposito di avvisi da parte dei medici e di durata della cura. Questo il testo integrale del messaggio, con tanto di foto in allegato: 

 

To My Fans:I want to reach out to you to share some information, discuss the latest news, and let you know that there…

Pubblicato da Maria Sharapova su Venerdì 11 marzo 2016

“Ai miei fan:

Desidero mettermi in contatto con voi per condividere alcune informazioni, discutere le ultime notizie, farvi sapere che sono determinata a reagire contro le ultime cose che sono state riportare erroneamente dai media. Mi avete mostrato un’enorme manifestazione di sostegno e io sono davvero grata per questo. Ma sono anche al corrente che alcuni – non tutti, ma alcuni – membri dei media distorcono, esagerano e mancano di riportare accuratamente i fatti riguardo ciò che è accaduto.

Un articolo sostiene che io sia stata avvertita cinque volte riguardo l’imminente messa al bando del medicinale che stavo assumendo. Ciò non è vero e non è mai successo. È un distorcimento delle attuali “comunicazioni” che vengono fornite o semplicemente pubblicate su un sito web. Non voglio cercare scuse per la mia ignoranza riguardo la messa al bando. Vi ho già detto dell’email che ho ricevuto il 22 dicembre 2015. Il suo titolo era “Cambiamenti principali al Programma Anti-Doping per il 2016”. Avrei dovuto prestarle maggiore attenzione. Ma le altre “comunicazioni”? Erano sepolte in newsletter, siti web o fascicoli.

Il 18 dicembre ho ricevuto una email dal titolo “Notizie per i giocatori”. Conteneva una newsletter su un sito web con a sua volta tonnellate di informazioni su viaggi, tornei imminenti, classifiche, statistiche, bollettini, auguri di compleanno e, sì, informazioni anti-doping. Se un giocatore avesse voluto trovare le specifiche informazioni sui medicinali aggiunti alla lista anti-doping avrebbe dovuto aprire l’email, leggere una dozzina di link non inerenti, trovare il link all’area giocatori, inserire uno username e una password, leggere una schermata principale con più di tre dozzine di diversi link riguardanti più argomenti, trovare il link “Cambiamenti al Programma Anti-Doping tennistico e informazioni per il 2016”, cliccarci e leggere una pagina con approssimativamente altre tre dozzine di link riguardanti molteplici questioni anti-doping. Quindi avrebbe dovuto cliccare sul link giusto, aprirlo, andare a pagina 2 e lì avrebbe trovato un nome diverso per il medicinale che stavo assumendo. Insomma, per essere al corrente di questo “avviso”, era necessario aprire una email con un titolo che non aveva nulla a che fare con l’anti-doping, cliccare su una pagina web, inserire una password, inserire uno username, cercare, cliccare, cercare, cliccare, cercare, cliccare, scorrere e leggere. Suppongo che alcuni media considererebbero un “avvertimento” una cosa del genere. Penso che la maggior parte delle persone lo considererebbe troppo difficile da trovare.

C’era anche un “depliant” distribuito durante vari tornei all’inizio del 2016, dopo che il ban era entrato in vigore. Questo documento aveva migliaia di parole, molte delle quali termini tecnici, stampate a caratteri minuscoli. Lo avrei dovuto studiare? Sì. Ma se avete visto questo documento (qui fa riferimento alla foto nell’allegato) sapete cosa intendo. Ancora, nessuna scusante, ma è sbagliato dire che ero stata avvertita cinque volte. C’era anche un titolo che diceva: “Il trattamento standard con il medicinale nel caso di Maria Sharapova dura dalle 4 alle 6 settimane”. Questo è stato ripetuto da numerosi giornalisti che hanno mancato di raccontare il resto della storia. La storia cita il produttore del mio medicinale che dice: “Il trattamento può essere ripetuto due o tre volte l’anno. Solo un dottore può seguire e valutare le condizioni di salute del paziente e stabilire se il paziente dovrebbe utilizzare il Meldonium per un periodo di tempo più lungo”. Questo è esattamente ciò che ho fatto. Non ho assunto il medicinale ogni giorno. L’ho assunto nel modo in cui il mio dottore mi ha raccomandato di prenderlo e lo ho assunto nelle piccole dosi raccomandate.

Sono fiera di come ho agito. Sono stata onesta e diretta. Non fingerò di essere infortunata per poter nascondere la verità sul risultato del mio test. Attendo che l’ITF riceva il mio registro medico dettagliato. Spero che mi sarà consentito di giocare di nuovo. Ma in ogni caso voglio che voi, i miei fan, sappiate la verità e conosciate i fatti.

– Maria” 

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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