TENNIS – Dal nostro inviato a Melbourne Diego Barbiani
L’unica gioia italiana, mai negli ultimi anni così “povera” (numericamente) nel tabellone femminile dell’Australian Open, arriva da Roberta Vinci. La tarantina si è liberata dell’ostica Tamira Paszek per 6-4 6-2 ed al secondo turno troverà una statunitense tra Irina Falconi ed Anna Tatishvili.
E’ stata una ottima prestazione dell’azzurra, perché l’avversaria di oggi per quanto provenisse dalle qualificazioni non andava presa affatto sotto gamba. Paszek è la stessa che qualche anno fa raggiunse per due volte i quarti di finale a Wimbledon, vinceva il torneo di Eastbourne ed entrava tra le prime 30 giocatrici del mondo. Due anni difficili, una classifica crollata a tre cifre, fuori dalle prime 200, costretta a girovagare per gli ITF più dimenticati del globo. Nell’ultima parte del 2015 i primi tiepidi segnali di ripresa, poi ad inizio anno la semifinale a Auckland partendo dalle qualificazioni. Anche oggi, l’austriaca è stata ottima protagonista al pari di Roberta fino al 4-4 nel primo set. Al servizio c’era l’italiana, che è andata sotto 0-40. Vinci ha ottenuto i successivi cinque punti prima di approfittare dell’effetto boomerang nel game successivo. Di fatto qui si è conclusa la sfida. Nel secondo parziale l’azzurra ha approfittato del momento favorevole non togliendo il piede dall’acceleratore fino a chiudere con autorità.
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