TENNIS – LONDRA – Le dichiarazioni dei protagonisti del girone Nastase nella seconda giornata delle Atp Finals.
Rafael Nadal: “Credo di aver giocato bene, in maniera solida. Ho avuto un brutto game, il primo del match, ma poi ho iniziato immediatamente a giocare bene. Ho avuto una buona settimana di allenamento qui e ho giocato nel modo in cui volevo giocare, senza molti errori. La sola cosa che potevo fare meglio è il servizio, per il momento non sto servendo bene come nei giorni precedenti. Ma per il resto, per tutti gli altri colpi va bene e questo è buono. Contro Andy ho un’opportunità per competere contro il numero due del mondo, un gran giocatore su ogni superficie che ha avuto una grande stagione. Sono eccitato per questo match”.
Stan Wawrinka: “Non è andata nel modo giusto, sono deluso. Non credo sia stato un gran match, quando una cosa va storta alla fine tutto andrà storto. È semplice, tutto è andato male. Rafa sicuramente gioca meglio di alcuni mesi fa. Lo dimostra il fatto che ha giocato alcune finali e giocato buoni match, battuto dei top 10, ed è più aggressivo. Ma ancora non è dove credo vorrebbe essere, o per lo meno dov’era quando era numero uno. In ogni caso non tutto è perduto, è questo il bello del Master di fine anno: puoi perdere il primo incontro e ancora qualificarti”.
Andy Murray: “Per un paio di giochi non ho avuto il timing giusto poi però sono migliorato. Lui è un giocatore che ti fa colpire un sacco di palle, gli scambi sono spesso molto lunghi e questo ti permette di ritrovare il tuo ritmo. La risposta invece non era molto buona, in particolare sulla seconda di servizio e il fatto che lui abbia commesso molti doppi falli mi ha aiutato. Avrei potuto rispondere meglio, qui la palla arriva un po’ più veloce e leggermente più bassa rispetto alla terra rossa e in questo senso oggi avrei potuto fare di più. Riguardo alla finale di Davis, se non giocassi qui, resterei più meno tre settimane senza giocare una partita prima della finale di Coppa Davis. Ovviamente questa è una superficie diversa ma giocare partite contro i migliori giocatori del mondo è una preparazione fantastica”.
David Ferrer: “Quando il servizio non funziona con i top 10 o contro Andy, è difficile poi batterlo. In ogni caso, nei momenti importanti lui é stato più bravo di me. Ha giocato più aggressivo e alla fine di entrambi i set io non ho giocato così bene”.
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