TENNIS – DI RICCARDO NUZIALE – Con la qualificazione per la finale Davis contro il Belgio, Andy Murray è un passo non solo dal riportare l’insalatiera in Gran Bretagna dopo 79 anni, ma anche di raggiungere Nadal, Djokovic e Federer nel club dei campioni Davis. A quel punto la domanda sarebbe: chi ha meritato di più il trofeo, tra i quattro? Il Nadal del 2004, avvantaggiato da uno squadrone imbattibile? Djokovic, che dovette ringraziare Troicki e Llodra? Federer, campione per l’indispensabile aiuto di Wawrinka? O Murray, leader e guida spirituale di una squadra di seconda fascia (ma che in finale affronterà una squadra altrettanto debole)?
Comunque vada, il weekend del 27-29 novembre la città di Gand sancirà un evento storico. Aggettivo che la frenesia mediatica sta rendendo del tutto sterile, ma che in questo caso corrisponde a realtà. In caso di vittoria dei padroni di casa del Belgio, tornati in finale Davis dopo 111 anni (per rendere l’idea, quella sfida si giocò nella vecchia sede dei Championships, a Worple Road), sarebbe la coronazione di una scuola che nell’ultimo decennio abbondante ha sfornato due fuoriclasse in campo femminile e due fantastici e fragili talenti come Olivier Rochus e Xavier Malisse in quello maschile. In caso di vittoria della Gran Bretagna l’anima di Fred Perry, così ossessivamente evocata nel corso di moltissimi anni, troverebbe finalmente la pace dei sensi. Se il suo 1936 “verde” è stato messo a tacere nel 2013, con il ritorno alla vittoria di un britannico a Wimbledon, quello Davis è infatti ancora sprovvisto di erede.
Sembrava davvero impossibile che Andy Murray potesse ambire a tanto: i Championships e qualsiasi grande torneo del circuito dipendono esclusivamente dalle proprie forze, mentre per la Davis si è costretti a sperare in compagni degni dell’impresa. Cosa che aveva tutta l’aria di dimorare nell’utopia, dato che solo quattro anni fa la squadra era ancora nel Gruppo II (la serie C, usando termini calcistici demodé) e che si è qualificata per il World Group esattamente due anni fa. Invece in queste stagioni Murray si è dimostrato uomo leader di grande spessore, dimostrandosi sempre pronto a lottare per la propria bandiera e facendo crescere gli altri componenti del team, il fratello Jamie in primis, ora doppista di primo livello.
Perry non sarebbe l’unico fantasma esorcizzato dalla testa di Murray, dato che vincendo il titolo raggiungerebbe gli altri tre grandi della contemporaneità, tutti già campioni Davis. Come per gli Slam, Murray sarebbe l’ultimo a “togliersi il pensiero”: forte di una squadra impressionante, capace dal 2000 al 2012 di raggiungere 7 finali vincendone 5, Nadal fu fuoriclasse di precocità anche nel mondiale tennistico per squadre, trionfando nel 2004 a 18 anni, mentre Djokovic e Federer hanno portato la propria nazione sul tetto del mondo rispettivamente nel 2010 e nel 2014.
Se Murray dovesse effettivamente trionfare contro il Belgio di David Goffin, quale trionfo avrebbe più valore dei quattro (per non complicare il paragone, di Nadal consideriamo solo il primo titolo)? Ecco quindi la proposta di un gioco, che considera le quattro finali grazie alle quali i Fab Four hanno vinto il titolo (Murray permettendo, si capisce). Un gioco puramente numerico, che esclude una grande mole di considerazioni e sfumature, dal fattore campo allo stato di forma dei partecipanti agli incroci tecnici tra i contendenti, talvolta non spiegabili con i rispettivi valori assoluti, fino alla cosiddetta “atmosfera Davis”, che esula da ogni identità tecnica. Un gioco che esclude lo stesso cammino verso la finale. Ma in fondo, banale dirlo, la finale ha un sapore e una complessità psicologica che gli altri turni non hanno, a prescindere dall’avversario.
Per questo abbiamo preso in considerazione, nell’analizzare il curriculum dei componenti delle quattro finali, solo i titoli, le vittorie (il primo numero indica i trionfi al momento della finale, quello tra parentesi quelli complessivi). Non il ranking, né i piazzamenti, che sono anch’essi di straordinaria importanza, ma che non rendono un ottimo giocatore un campione.
Chi ha quindi faticato di più? Il giovanissimo Nadal, ancora acerbo ma con uno squadrone praticamente imbattibile sulla terra battuta (considerata poi l’allergia del team statunitense al mattone rosso)? Djokovic, che da quella vittoria contro la Francia prese le energie e la fiducia per il suo 2011 monstre? Federer, che aveva ormai perso le speranze nel corso degli anni ma che ha trovato invece in Wawrinka il partner che gli mancava per poterci provare? O Murray, che per la prima volta quest’anno dovrà giocare fuori casa e sulla terra battuta?
A voi la parola.
(nota: per il doppio si è scelto di considerare il semplice bilancio carriera, generale e con il compagno della partita in finale. In caso di coppie consolidate e importanti si è scelto la statistica in comune. In caso di giocatore importante sia nel doppio che nel singolare, si è optato per la doppia statistica. Per la finale 2015 sono stati analizzati i giocatori delle semifinali)
SPAGNA
Carlos Moya
17 titoli (20), 15 sulla superficie di gioco (17), 1 Slam (1), 1 Slam sulla superficie di gioco (1)
Rafael Nadal
1 titolo (67), 1 sulla superficie di gioco (47), nessuno Slam (14), nessuno Slam sulla superficie di gioco (9)
Juan Carlos Ferrero
6-24 bilancio della carriera in doppio (nessun titolo)
3-13 bilancio della carriera in doppio in coppia con Tommy Robredo (nessun titolo)
11 titoli (16), 8 sulla superficie di gioco (13), 1 Slam (1), 1 Slam sulla superficie di gioco (1)
Tommy Robredo
152-167 bilancio della carriera in doppio, 1 titolo (5), 0 titoli sulla superficie di gioco (2)
3-13 bilancio della carriera in doppio in coppia con Juan Carlos Ferrero (nessun titolo)
2 titoli (12), 2 sulla superficie di gioco (11), nessuno Slam
USA
Mardy Fish
1 titolo (6), nessuno sulla superficie di gioco (1), nessuno Slam
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Andy Roddick
15 titoli (32), 4 sulla superficie di gioco (5), 1 Slam (1), nessuno Slam sulla superficie di gioco (0)
Bob & Mike Bryan
21 titoli (109), 4 sulla superficie di gioco (24), 1 Slam (16), 1 Slam sulla superficie di gioco (2)
SERBIA
Janko Tipsarevic
nessun titolo (4), nessuno sulla superficie di gioco (3), nessuno Slam
Novak Djokovic
18 titoli (55), 14 sulla superficie di gioco (41), 1 Slam (10), 1 Slam sulla superficie di gioco (7)
Victor Troicki
76-99 bilancio della carriera in doppio (1 titolo)
8-6 bilancio della carriera in doppio con Nenad Zimonjic (nessun titolo)
1 titolo (2), 1 titolo sulla superficie di gioco (2), nessuno Slam
Nenad Zimonjic
660-347 bilancio della carriera in doppio (53 titoli, 3 Slam)
8-6 bilancio della carriera in doppio con Victor Troicki (nessun titolo)
FRANCIA
Gael Monfils
3 titoli (5), 2 sulla superficie di gioco (4), nessuno Slam
Gilles Simon
7 titoli (12), 4 sulla superficie di gioco (7), nessuno Slam
Arnaud Clement & Michael Llodra
7 titoli (7), 6 sulla superficie di gioco (6), 1 Slam (1), nessuno Slam sulla superficie di gioco (0)
Arnaud Clement
239-195 bilancio della carriera in doppio (12 titoli, 1 Slam)
4 titoli (4), 4 sulla superficie di gioco (4), nessuno Slam
Michael Llodra
387-224 bilancio della carriera in doppio (26 titoli, 3 Slam)
5 titoli (5), 3 sulla superficie di gioco (3), nessuno Slam
SVIZZERA
Stan Wawrinka
7 titoli (10), 4 sulla superficie di gioco (5), 1 Slam (2), nessuno Slam sulla superficie di gioco (1)
70-84 bilancio della carriera in doppio (2 titoli)
17-10 bilancio della carriera in doppio con Roger Federer (1 titolo)
Roger Federer
82 titoli (87), 10 sulla superficie di gioco (11), 17 Slam (17), 1 Slam sulla superficie di gioco (1)
129-89 bilancio della carriera in doppio (8 titoli)
17-10 bilancio della carriera in doppio con Stan Wawrinka (1 titolo)
FRANCIA
Jo-Wilfried Tsonga
11 titoli (11), nessuno sulla superficie di gioco (0), nessuno Slam (0)
Gael Monfils
5 titoli (5), 1 sulla superficie di gioco (1), nessuno Slam (0)
Julien Benneteau
225-166 bilancio della carriera in doppio (10 titoli, 1 Slam)
17-14 bilancio della carriera in doppio con Richard Gasquet (nessun titolo, un bronzo olimpico)
Richard Gasquet
10 titoli (12), 2 sulla superficie di gioco (3), nessuno Slam
65-50 bilancio della carriera in doppio (2 titoli)
17-14 bilancio della carriera in doppio con Julien Benneteau (nessun titolo, un bronzo olimpico)
2015
GRAN BRETAGNA
Andy Murray
35 titoli, 2 sulla superficie di gioco, 2 Slam, nessuno Slam sulla superficie di gioco
61-64 bilancio della carriera in doppio (2 titoli)
32-24 bilancio della carriera in doppio con Jamie Murray (2 titoli)
Daniel Evans
0 titoli
Jamie Murray
240-206 bilancio della carriera in doppio (13 titoli)
32-24 bilancio della carriera in doppio con Andy Murray (2 titoli)
Dominic Inglot
99-84 bilancio della carriera in doppio (4 titoli)
0-2 bilancio della carriera in doppio con Jamie Murray
BELGIO
Steve Darcis
2 titoli, 1 sulla superficie di gioco, nessuno Slam
21-34 bilancio della carriera in doppio (nessun titolo)
0-2 bilancio della carriera in doppio con Ruben Bemelmans
David Goffin
2 titoli, 1 sulla superficie di gioco, nessuno Slam
Ruben Bemelmans
0 titoli
10-7 bilancio della carriera in doppio (1 titolo)
0-2 bilancio della carriera in doppio con Steve Darcis