TENNIS – Di Diego Barbiani
STANFORD. L’indice alzato al termine del match, un gesto spontaneo e breve. “Ce l’ho fatta, diavolo!” è sembrato voler dire una Serena Williams provata da un match complicatissimo contro Ana Ivanovic risoltosi solo al terzo set tra mille diversi capovolgimenti di fronte. 2-6 6-3 7-5 il punteggio finale per la n.1 del mondo che sfiderà per un posto in finale al Wta Premier di Stanford sfiderà Andrea Petkovic, autore di una bellissima vittoria ai danni dell’altra Williams, Venus, per 6-1 3-6 7-5.
Una partita avvincente, entusiasmante, che ha vissuto il suo momento più intenso dal 3-1 per Serena nella frazione decisiva. Fino a lì le due giocatrici si erano equamente spartiti i set precedenti con una Ivanovic sontuosa per tutto il primo parziale mentre nel secondo, complice un leggero infortunio all’adduttore della gamba destra, ha lasciato la scena alla più titolata avversaria. Questa però è una serba in condizioni molto positive. Tempo fa a causa della scarsa fiducia avrebbe mollato una volta subito il break ad inizio del set decisivo mentre oggi ha lottato fino all’ultima occasione, sbagliando ma avendo sempre la forza e lo spunto per reagire. Da lunedì prossimo tornerà tra le prime dieci del mondo dopo circa cinque anni, un traguardo che, dopo l’ennesima conferma di stasera, le sta comunque ancora stretto.
Il primo set è stato a senso unico. L’unica protagonista in campo era la ventisettene di Belgrado che aggrediva da ogni lato la sua avversaria. Il suo dritto guidava lo scambio e faceva tutta la differenza del mondo mentre quello di Serena era poco esplosivo e con il passare dei minuti sono giunti anche i problemi al servizio con la perdita del timing sull’impatto. E’ stata per lei una vera sofferenza concludere il parziale, condito anche verso la fine da grossolani errori da fondo campo che sono il sintomo di un periodo molto complicato per lei, dove perdere la bussola a livello emotivo è ancora molto semplice.
Di rabbia, nel secondo parziale, è arrivata la pronta reazione. Al primo turno di battuta di Ivanovic c’è stato subito il break per la statunitense che ha preso da subito le iniziative e volando, in breve, sul 3-0. Il vantaggio resterà immutato fino alla fine, quando Ana ha anche chiesto l’intervento del fisioterapista per un problema all’adduttore della gamba destra. Il break maturato in favore di Serena nel primo game del terzo set sembrava fosse il preludio ad un successo comodo. Ivanovic aveva perso un po’ di spinta nei colpi ma soprattutto esplosività nei movimenti.
Sul 3-1 ha salvato una palla del doppio break e, un po’ dal nulla, è nato il controbreak con uno dei tanti dritti vincenti a certificare il pareggio. E’ arrivato anche il sorpasso con un game a zero che ha mandato Serena sull’orlo di una crisi. Sul volto della statunitense, delusa, è comparsa qualche lacrima dettata dal nervoso, il sintomo più evidente delle difficoltà che persistono, di un’insicurezza che dura ormai da oltre due mesi.
La partita però aveva ancora molto da raccontare, mancava l’ultimo giro sull’ottovolante della costanza di Ivanovic: sul 4-4 una timorosa non ha messo una prima in campo facendosi nuovamente brekkare, sul 5-4 Serena è stata bombardata dal suo dritto, capace di esaltarsi ed esaltare il nutrito pubblico presente trovando soluzioni che lasciavano a bocca aperta, sul 5-5 un grave errore di dritto ha ridato fiato ad una statunitense visibilmente scossa e quasi al tappeto. La seconda volta al servizio per chiudere il match sono arrivati due ace benedetti da Williams, che ha chiuso al secondo match point ed ha esultato come se avesse scalato una montagna. Il doppio fallo sul primo match point fa intuire che ancora ci sarà da lavorare in vista dello US Open, ma oggi Serena è tornata a vincere un match importante ed a mostrare di tenere ancora tanto al tennis.
E’ andata male invece alla sorella Venus, che comunque ha dato prova anche lei di rimanere una grande campionessa nonostante le ormai trentaquattro primavere ed i vari problemi fisici degli ultimi tempi. In una partita altrettanto tesa ed incerta ha ceduto solamente 7-5 al terzo contro Andrea Petkovic, una giocatrice ormai da considerarsi del tutto ritrovata e che oggi ha compiuto un’altra grande impresa di un 2014 per lei fino ad ora da incorniciare.
L’altra semifinale vedrà di fronte Angelique Kerber (netto successo su Garbine Muguruza per 6-2 6-1) e Varvara Lepchenko, vincitrice ancor più nettamente su Sacha Vickery per 6-1 6-1.
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La differenza del lancio di palla tra Serena Williams ed Ana Ivanovic racchiusa in un grafico
Good graphic.RT @BenRothenberg: GRAPHIC: ESPN2’s comparison of Ana Ivanovic and Serena Williams’ service tosses. #wta pic.twitter.com/5VJhyJ38nL
— Courtney Nguyen (@FortyDeuceTwits) 2 Agosto 2014
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