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Wta Baku: Schiavone, gustosa rivincita e prima semifinale del 2014!

TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO

BAKU. Francesca Schiavone ha battuto Kristina Mladenovic per 63 46 60 nei quarti del torneo azero. L’azzurra si è presa così una bella rivincita sulla francese, che l’aveva sconfitta di misura a Istanbul, ed è approdata alla prima semifinale Wta del 2014.

Prima semifinale Wta dell’anno per Francesca Schiavone, che si è presa una gustosa rivincita su Kristina Mladenovic, approdando al penultimo atto della prova Wta International di Baku, in Azerbaigian (montepremi 250.000 dollari). La vincitrice del Roland Garros 2010, complice una sciagurata correzione arbitrale su un punto fondamentale, aveva perso per 75 al terzo con la francese la settimana scorsa nei quarti di Istanbul. Anche stavolta il confronto si è risolto al set decisivo, ma è stata la milanese a prevalere, con lo score di 63 46 60.

Nella frazione d’avvio l’azzurra ha avuto tre palle break (non consecutive) per salire 5-1, ma ha rischiato poi di essere raggiunta sul 4 pari, prima di aggiudicarsi un interminabile ottavo game e chiudere sul 63. Nel secondo parziale Francesca, in vantaggio per 4-2, ha accusato un passaggio a vuoto, cedendo quattro giochi di fila e rinviando dunque il verdetto al terzo. Pronta la reazione della leonessa, che fin dall’inizio del set decisivo ha mostrato una qualità di gioco, una determinazione e una continuità ben maggiori rispetto all’avversaria. Ne è uscito così un “bagel”, clamoroso quanto pienamente legittimo per i valori visti sul campo.

Davvero una bella soddisfazione per la Schiavone, che nei primi due turni aveva eliminato la giapponese Kurumi Nara (n. 4 del seeding) e l’israeliana Julia Glushko. A contenderle l’accesso alla finale sarà l’ucraina Elina Svitolina, numero 2 del seeding e 37 del ranking mondiale, impostasi con un doppio 64 sull’altra francese Pauline Parmentier. La semi della parte alta del tabellone metterà di fronte, invece, la serba Bojana Jovanovski, quinta testa di serie (46 75 63 alla qualificata giapponese Misa Eguchi) e l’elvetica Stefanie Voegele (62 26 64 all’israeliana Shahar Peer).

La milanese non si spingeva così avanti in un evento del circuito maggiore dallo scorso settembre a Seoul, dove batté Petkovic, Razzano e Date-Krumm, arrendendosi in due tie-break nel penultimo atto alla russa Anastasia Pavlyuchenkova. Per ritrovarla in un match clou, invece, occorre risalire all’aprile del 2013, allorché, prevalendo sulla spagnola Lourdes Dominguez Lino, conquistò il titolo a Marrakech.

 

Fabrizio Fidecaro

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