TENNIS – WIMBLEDON
dal nostro inviato Gianluca Atlante
Simone Bolelli ha battuto Philipp Kohlschreiber con il punteggio di 4-6 6-4 6-3 2-6 7-5 qualificandosi per il terzo turno di Wimbledon. Affronterà il giapponese Kei Nishikori.
Londra – Bolelli è tornato. Poteva vincere in tre set, lo ha fatto in cinque. E va bene così, molto bene. Per lui, per la sua crescita, per quella risalita che sembra meno ripida di prima. La cura Rianna funziona. La serietà, soprattutto, con la quale il “Bole” ha preso questa ennesima missione. Non era facile, non lo è tutt’ora, ma i segnali sono estremamente positivi e, aggrapparsi a questo, ci sembra logico ed opportuno al tempo stesso. Terzo turno a Wimbledon, a spese del tedesco Kohlschreiber, numero 22 del tabellone di questi Championships. Vittoria in cinque set, in tre ore ed un minuto. Vittoria di carattere, di cuore e di coraggio. Perchè dopo aver gettato alle ortiche il primo set, nel quale Bolelli ha avuto una palla per il 4-0, una per il 5-2, prima di perdere 6/4, tutto poteva franare come la sabbia sotto i piedi dopo una mareggiata. Ed invece l’azzurro è rimasto in campo, continuando a far eva su servizio e dritto, i suoi colpi. Non si è fatto intenerire dai due medical time out del tedesco. Ha continuato a spingere, a cercare il vincente, sempre e comunque. E, così facendo, si è portato a casa secondo e terzo set con i punteggi di 6/4 6/3. Poi ha subito il ritorno del tedesco, rifiatando un po’, ma nel quinto è tornato ad essere quello di prima, tenendo botta. Sino al break dell’undicesimo gioco, quello che gli ha spianato la strada per la vittoria. Nonostante tutto, anche un doppio fallo sul primo matchpoint ed una seconda palla sul secondo, che è bastata per farsi dire bravo da tutti. Dal pubblico, molto italiano, del campo numero 17 di Wimbledon, tornato ad abbracciare un giocatore che speriamo di aver recuperato, per l’ennesima volta, in toto. Ed adesso sotto con il giapponese Nishikori. Sotto con un’altra partita, dove il nulla da perdere potrebbe essere un qualcosa al quale aggrapparsi, provando a vedere più in alto del numero 107 della classifica mondiale, raggiunto dal 132 attuale grazie allo scalpo Kohlschreiber.
LE DICHIARAZIONI DI BOLELLI
La fortuna aiuta gli audaci e, sinceramente, con lui, con il nostro Simone Bolelli, è forse un po’ in debito. «Sì, però, qui sono stato ripescato ed ora sono al terzo turno. Gioco in maniera tranquilla, serena, sapendo che quello che verrà sarà assolutamente tutto di guadagnato». Simone Bolelli è un ragazzo educato, che sa pesare le parole, anche quando parla del suo avversario e di un malanno alla schiena… «che non c’era. Sapevo che non aveva nulla, anche perchè ha continuato a giocare bene. Sono felice per questo match, di come ho giocato, soprattutto di come ho servito e spinto con il dritto, anche se sono rimasto particolarmente anche del rovescio. Ho giocato sempre a spingere, con i piedi dentro del campo e, questo, è estremamente positivo per me». Terzo turno con Nishikori. «Giocatore importante, ma qui sull’erba i valori si equivalgono. Lui non è molto alto, quindi il servizio non dovrebbe fare la differenza. Non ho nulla da perdere, una partita che mi posso giocare tranquillamente».
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