TENNIS – INTERNAZIONALI D’ITALIA – Dall’inviata a Roma FRANCESCA CICCHITTI – Un’amara sconfitta, un’altra, per Roberta Vinci che sulla Supertennis Arena -adesso Grandstand- perde in due set contro la Makarova e deve dire addio al torneo di casa.
Il cielo che continuava a minacciare pioggia e il vento fastidioso che si abbatteva sul Grandstand hanno fatto da sfondo a un altro addio amaro per il nostro tennis, quello di Roberta Vinci, che si sapeva in recupero dopo uno stento avvio di stagione. Match complicato quello con Ekaterina Makarova: avversaria pericolosa, grintosa, seppure avvolta in un vestitino floreale con gradazioni di colori dal rosa shocking all’arancione, dal blu al nero, una lunga treccia bionda e visiera rosa a richiamare i colori del completo. Per Roberta, completino molto più contegnoso, quasi sapesse, sotto sotto, che non fosse giorno di festa… Canotta nera, gonnellino grigio e coda di cavallo .
Un inizio decisamente in salita per Roberta che, sebbene avesse vinto il sorteggio e avesse scelto di servire, ha perso la battuta sin dal primo gioco. La Makarova ne ha approfittato, giocando un tennis impeccabile, sostanzioso, mettendo a segno punto dopo punto e strappando il servizio alla tarantina una seconda volta al settimo gioco, allungando così le distanze e chiudendo il primo 6-2. Poco match, poco tempo per ragionare per Roberta.
Ma si sa, Robertina è un diesel e nel secondo set ha tirato fuori le unghie, cominciando a giocare come sa fare: discese a rete e rovesci in slice fino a portarsi, dopo quattro giochi, in vantaggio di un break, con un piccolo sospiro di sollievo per lei e il pubblico incitante. Il sogno purtroppo è durato poco: la russa, numero 24 della classifica, ci ha messo un attimo a controbreakkare la Vinci nel gioco successivo. Roberta ha continuato a lottare ma a fatica, la Makarova è un’avversaria dura da battere, anche se l’unico precedente tre le due, risalente a Toronto 2013, vedeva una netta vittoria (60 64) dell’italiana, oltretutto su una superficie favorevole alla Makarova.
Roberta non ha ceduto di schianto, e ha dato prova d’orgoglio: ha insistito, attaccato, e ha tenuto testa alla russa, che a sua volta ha operato con poderosi dritti lungolinea e molte smorzate, variando il gioco soprattutto da fondo campo. La lotta è continuata fino al tie-break del secondo set, fondamentale per la Vinci per restare in gara. Qui, la tarantina, sempre più in difficoltà, ha sprecato troppe occasioni, sbagliando punti persino elementari. Ha stretto i denti, però, e dal 5-1 in favore della Makarova ha recuperato fino al 6-6. Sul filo, è stata la russa ad avere la meglio e chiudere 8-6, strappando in tal modo il biglietto per accedere al secondo turno. Peccato per Roberta e per l’impegno e la costanza che contraddistinguono ogni sua partita: questa volta non sono serviti.
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