TENNIS – Di Diego Barbiani
Ieri Caroline Wozniacki, in qualche modo, è scesa in campo per disputare il suo primo turno al Roland Garros. E’ stata sconfitta al terzo set da Yanina Wickmayer, belga, che nel lontano 2009 toccò anche la semifinale nel primo US Open vinto dalla rientrare Kim Cljisters.
A nessuno però, forse la stessa Wozniacki in primis, importava qualcosa della partita. Come poteva avere la minima valenza, quando una delle due pochi giorni fa ha visto infrangersi il sogno di una vita?
La danese è scesa in campo neppure una settimana dopo il triste annuncio della rottura improvvisa con il campione nordirlandese di gol Rory McIlroy, pochi mesi prima del matrimonio di cui erano stati già mandati gli inviti.
Ha provato a dimenticare tutto per due ore, dopodiché è dovuta andare in sala stampa per parlare coi giornalisti e l’impressione era quella di una persona svuotata di ogni emozione. Scrive Neil Harman, giornalista del Times: «E’ successo tutto in meno di ventiquattro ore. Il giorno prima le aveva ricordato ancora una volta quanto la amasse, il giorno dopo con una rapida telefonata le ha comunicato che tra loro era finita. Caroline pensava fosse uno scherzo […] la sua vita è cambiata in meno di un secondo».
Non deve essere neppure stato facile sapere che, nel precedente fine settimana, il suo ex-fidanzato era tornato a trionfare in un grande evento golfistico dopo circa due anni. Quasi una beffa, come se per lui si fosse trattato di una liberazione.
Lei invece è scesa in campo, cercando di prepararsi al meglio «perché amo questo torneo e nonostante abbia il cuore a pezzi devo provare ad andare avanti. Sto vivendo un momento di totale shock, ma voglio ringraziare tutti voi per la vicinanza» ha dichiarato la giocatrice. «Quello che mi potrà aiutare nel tennis – ha continuato – è l’amore che provo verso questo gioco e lo sport in generale».
La sua prossima tappa sarà ad Eastbourne, tra tre settimane. Proprio nella cittadina inglese, lo scorso anno, Wozniacki e McIlroy concessero la loro prima intervista come coppia. Ora che non sono più un “noi”, tocca alla danese dimostrare una forza d’animo enorme. Non è mai facile, figurarsi ad appena 24 anni.
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