TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
PARIGI. Raonic vince la partita di esordio contro il giovane australiano Kyrgios per 6-3 7-6(1) 6-3 ma non conferma (per ora) la qualità del gioco mostrata a Roma.
Questo era uno degli incontri più intriganti del 1° turno: da una parte la stella canadese, dall’altra il diciannovenne australiano, una delle grandi promesse del tennis mondiale. Grande curiosità soprattutto di verificare lo stato di forma di Raonic, che però ha offerto una prestazione con molte ombre e poche luci. Un nervosismo esagerato in molti frangenti tra fine del primo set ed inizio del terzo che poteva anche portarlo in una situazione più complicata.
Kyrgios invece è uno dei due giocatori su cui gli australiani affidano le loro speranze maggiori per sperare di rivivere le emozioni che per ultimo ha saputo regalare loro i giocatori nel passato. Nel giocatore si intravedono tante buone cose, ad iniziare da un servizio potente e che lascia immaginare ampi margini di miglioramento ma soprattutto un dritto già di alto livello che lasciava fermo il giocatore allenato da Ivan Ljubicic.
La partita è filata via veloce nel primo set soprattutto sui servizi di Raonic che ha ottenuto il break nel 4° gioco ed ha chiuso al 9° gioco in 36 minuti, dopo aver salvato 3 palle break nell’ultimo gioco. Più combattuto ed equilibrato il 2° set nel quale Kyrgios è riuscito a brekkare l’avversario nel 6° game sfruttando la 4° palla break ma ha subito l’immediato contro break. In questa fase si è visto il Raonic peggiore dell’incontro, dove subiva tantissimo l’aggressività e la voglia del suo rivale di provare in ogni modo a rimettersi in partita. Tanti errori nei pressi della rete, ma è stato bravo a non demoralizzarsi, continuando ad essere aggressivo, e senza difficoltà ha ripreso il turno di battuta appena smarrito. Il set ha trovato la sua concusione nel tie-break dove il canadese si è agevolmente imposto per 7-1, approfittando all’inizio del nervosismo del rivale e chiudendo in scioltezza.
La partita è di fatto finita là. L’australiano ha cercato un’ultima reazione riprendendo subito il break di ritardo nel terzo set, ma poco dopo si è innervosito oltre misura (rompendo anche una racchetta) aumentando gli errori gratuiti e lasciando via libera all’avversario.
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