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Atp Roma. Seppi, rimonta mancata con Haas (complice l'arbitro)

TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO

ROMA. Andreas Seppi ha perso con Tommy Haas per 61 46 63 al primo turno degli Internazionali Bnl d’Italia. L’altoatesino ha subito una palese ingiustizia arbitrale sul 3 pari al terzo e il momentaneo calo di concentrazione che ne è seguito gli è costato un match che, dopo una partenza negativa, era riuscito a raddrizzare.

Vedere Andreas Seppi infuriato che getta la racchetta a terra e poi non stringe la mano al giudice di sedia è scena decisamente inusuale. Così come sentirlo al termine lamentarsi dell’arbitraggio di un incontro rappresenta un caso più unico che raro. Eppure è ciò che è accaduto oggi, al Grandstand nel match contro Tommy Haas, vinto dal tedesco con il punteggio di 61 46 63, e nella successiva conferenza stampa, peraltro condotta con la sportività e i toni pacati di sempre. In verità l’altoatesino aveva tutte le ragioni per perdere la pazienza, perché ha subito una palese ingiustizia arbitrale in un momento focale del match: purtroppo, però, la momentanea deconcentrazione che ne è seguita è stata determinante per la sua sconfitta.

Ma andiamo per ordine. Nella riedizione della sfida già andata in scena due settimane fa a Monaco (anch’essa fatta propria dal tedesco per 63 al terzo) l’azzurro è partito malissimo, come a volte ancora gli capita. Dall’uno pari del primo set ha ceduto addirittura sette giochi di fila, ritrovandosi sotto per 61 2-0. L’incontro pareva compromesso, ma Haas, fin lì pressoché perfetto, ha avuto una leggerissima flessione e, al contempo, Andreas è decisamente salito. Il controbreak è arrivato già al quarto game ed è cominciata un’altra partita, con Seppi bravo a portare l’avversario al terzo grazie a un nuovo break – a zero – nel decimo gioco.

Anche nel parziale decisivo il bolzanino ha continuato a giocare bene ed è sembrato sul punto di operare l’allungo quando, avanti per 2-1, ha avuto a disposizione due chance consecutive per strappare il servizio al rivale. Sulla prima l’ex numero 2 del mondo ha messo a segno un ace, sull’altra è stato Andreas a mettere in corridoio un rovescio in back.

Sul due pari l’arbitro irlandese Fergus Murphy ha chiamato un warning per la violazione dei venticinque secondi a disposizione per la battuta a Seppi. Questi si è un po’ innervosito, visto che stava già apprestandosi a servire e, in ogni caso, il pubblico non aveva ancora smesso di far rumore. L’azzurro ha comunque reagito bene, conquistando ai vantaggi un game importante. Ancora sul 3-2 Seppi si è portato 15-30, ma Haas ha comunque impattato lo score.

Qui l’episodio che ha deciso l’incontro. Seppi si è trovato a dover fronteggiare una delicatissima palla break sul 3-3 30-40 e, incredibilmente, il giudice di sedia gli ha affibbiato una penalità per la seconda violazione del tempo, costringendolo a battere direttamente la seconda. Andreas ha scosso la testa contrariato, visto che, esattamente come nella prima occasione, nello stadio non si era ancora fatto silenzio e lui stava comunque accingendosi a tirare. Haas non si è lasciato sfuggire la ghiotta opportunità e, con una bella accelerazione di diritto, gli ha tolto il servizio, al che Seppi si è lasciato andare, scaraventando a terra la racchetta prima di andarsi a sedere per il cambio campo.

Il match è finito lì. Gli spalti si sono fatti incandescenti, tra invettive di tipo calcistico e cori di scherno all’arbitro. Andreas è uscito di partita, mentre, senza battere ciglio, Haas ha tenuto il servizio a zero nell’ottavo game e ha lasciato un solo quindici all’altoatesino nel nono, chiudendo al primo matchpoint dopo un’ora e quarantotto minuti. Una sconfitta dolorosa, anche perché al secondo round Seppi avrebbe trovato il vincente tra l’olandese Igor Sijsling e Marco Cecchinato, con la concreta possibilità di tornare dopo due anni a contendere a Stanislas Wawrinka l’approdo ai quarti di finale.

«Non mi sono mai lamentato per un arbitro, ma qui davvero l’ha fatta grossa», ha dichiarato poi l’attuale numero 34 Atp. «Non ho mai preso un time violation in vita mia e mi ha dato il secondo sul 3 pari 30-40: ero pronto a servire, stavo lì ad aspettare, il pubblico faceva un po’ di rumore e lui mi ha dato il time violation. Non c’entrava niente, ha fatto una cosa scandalosa, la partita era tranquillissima. Anche il primo me l’ha dato senza il minimo avvertimento: Haas mi ha fatto una smorzata, io sono tornato indietro a prendere le palle e l’arbitro mi ha dato il time violation. Ma in un momento del genere proprio non ci sta».

«Il rammarico c’è», ha proseguito Andreas. «All’inizio del terzo sentivo di avere buone chance, mi sentivo bene e lo vedevo in difficoltà. Se fossi riuscito a breakkarlo lì, il match poteva cambiare. Negli ultimi due game lui ha spinto nuovamente molto bene e ha meritato di vincere. Ma perdere un’altra volta 63 al terzo, e in un torneo del genere, fa male».

 

Fabrizio Fidecaro

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