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Atp Roma: Bolelli avanti in rimonta, si conclude la favola di Travaglia

TENNIS – di FABRIZIO FIDECARO

ROMA. Stefano Travaglia è giunto a pochi passi dall’impresa contro Simone Bolelli, ma è stato l’emiliano a imporsi per 36 75 76(5), approdando così al secondo turno degli Internazionali Bnl d’Italia. Simone se la vedrà con Milos Raonic, a Stefano resta la soddisfazioni di una tre giorni capitolina a livelli inattesi.

Si conclude la bella favola di Stefano Travaglia, continua la risalita di Simone Bolelli. Il derby azzurro di primo turno agli Internazionali Bnl d’Italia metteva di fronte due giocatori dalle storie diverse, ma ugualmente interessanti. Quella del bolognese, rientrato tre mesi fa dopo un lungo stop per l’infortunio al polso, è ben nota agli appassionati. Certamente meno conosciuta è quella del 22enne di Ascoli Piceno, che a Roma ha vissuto la più bella tre giorni della carriera, sfiorando il clamoroso approdo al secondo round del tabellone principale.

Tre anni fa Stefano fu vittima di un terribile quanto banale incidente domestico e rischiò di vedere concluso anzitempo il suo percorso nel tennis professionistico. Cadendo dalle scale di case, finì malamente su un pezzo di vetro, che gli lacerò i tendini del braccio destro. Da lì una lunga riabilitazione e quasi un anno di stop con la racchetta. Poi il faticoso rientro e, quest’anno, alcune belle soddisfazioni a livello futures, con due centri in Egitto e uno a Santa Margherita di Pula, in Sardegna, che gli hanno regalato la chance di giocare le pre-qualificazioni al Foro. Travaglia si è arreso al round decisivo a Salvatore Caruso, ma è stato ripescato per giocare le quali vere e proprie, essendo uno dei due giocatori con il ranking migliore tra quelli sconfitti all’ultimo turno.

E qui è arrivato subito il colpaccio: due set a zero allo spagnolo Albert Montanes, numero 58 del mondo, con il bis ieri dinanzi allo sloveno Blaz Rola e l’inatteso accesso al main draw. Un sorteggio beffardo gli ha posto di fronte l’altro azzurro Bolelli, ma oggi Stefano ha continuato a esprimere il suo miglior tennis ed è giunto davvero a pochi passi dall’impresa contro il più blasonato connazionale.

Travaglia si è aggiudicato per 63 il primo set, guadagnandosi poi anche un iniziale break di vantaggio nel secondo. Il bolognese ha reagito, recuperando immediatamente lo svantaggio, e da lì è stata lotta punto a punto. Simone è riuscito infine ad arrampicarsi al terzo, strappando il servizio al marchigiano nel dodicesimo game, alla quarta opportunità.

Nella frazione decisiva Travaglia non ha accusato il colpo per l’occasione mancata e, anzi, è stato lui a involarsi verso il successo con un break nel quinto gioco. È salito 4-2 e poi 5-3, andando a servire per il match sul 5-4. Gli è mancato, però, l’ultimo spunto, e la ben maggiore esperienza di Bolelli è emersa palese.

«Sul 5-3 ho servito io, è stato un game facile», ha ricordato l’emiliano al termine. «Sul 5-4 30 pari ho giocato un diritto sulla riga e sono riuscito ad andare sulla palla break. Lui lì forse ha avuto un po’ di fretta, ha sparato subito un rovescio lungolinea e ha sbagliato. Sono momenti, episodi che a volta vanno bene e a volte vanno male. Io, non giocando benissimo, ho cercato su queste situazioni di avere la meglio: quando bisognava fare il punto cercavo di farlo giocare e vedevo che in alcuni momenti aveva fretta. A volte faceva dei winner pazzeschi, ma altre sbagliava».

Così, dopo essere stato a due punti dall’eliminazione, Simone ha messo a segno il controbreak, ha scavalcato l’avversario sul 6-5 e si è procurato due matchpoint nel game successivo. Ancora Stefano è stato bravissimo a non mollare, riuscendo ad allungare la sfida al tie-break, ma qui ha pagato un inizio in tono minore. Subito sotto 1-4, ha recuperato sul 4 pari, cedendo però i due punti successivi. Bolelli ha avuto così a disposizione altre due occasioni per chiudere e vi è riuscito alla seconda, dopo due ore e ventidue minuti. 36 75 76(5) lo score a favore di Simone, che se la vedrà con il bombardiere canadese Milos Raonic, numero 8 del seeding e beneficiario di un bye al primo turno.

Per Travaglia, numero 296 Atp, è stata la fine di un sogno meraviglioso e inconcepibile fino a qualche giorno fa. Smaltita l’ovvia delusione, però, a Stefano resterà il bel ricordo di tre giornate a grandi livelli, che non potrà che regalargli enormi stimoli per i prossimi impegni. L’importante, ora, sarà mantenere intatte le motivazioni anche su palcoscenici ben meno prestigiosi di quello capitolino.

 

Fabrizio Fidecaro

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