TENNIS – Di Diego Barbiani
TOKYO. Nonostante l’assenza di Tomas Berdych, la Repubblica Ceca fa la voce grossa in Giappone ed al termine della prima giornata è avanti 2-0 con la possibilità di chiudere la sfida già con il doppio che si disputerà domani. Radek Stepanek e Lukas Rosol sono stati gli artefici del doppio vantaggio maturato al termine di due vittorie sofferte contro Tatsuma Ito e Taro Daniel.
Per la squadra di Jaroslav Navratil la situazione ora è totalmente in discesa, sebbene il capitano abbia dovuto fare i conti con una formazione decimata e che può contare solo su tre uomini. Jan Hajek infatti ha dovuto lasciare la capitale giapponese nei giorni scorsi ed è stato deciso di non rimpiazzarlo per le difficoltà che può comportare una trasferta dall’Europa al Giappone oltretutto in questo periodo della stagione dove si comincia a giocare sulla terra rossa.
La sua squadra ha però dimostrato di valere l’appellativo di “grande” acquisito negli ultimi anni, dimostrando che anche se il binomio classico Berdych-Stepanek si rompe i sostituti sanno non far rimpiangere l’assente eccellente. Fu così anche in Kazakistan, lo scorso anno, sempre nei quarti di finale. Questa volta però i nipponici hanno più da recriminare perché nonostante le assenze pesanti di Kei Nishikori e Go Soeda, la squadra padrona di casa esce dal campo con qualche rimpianto di troppo.
Tatsuma Ito stava disputando uno dei match più belli degli ultimi anni e per due set ha tenuto in apnea Stepanek, che solo con pazienza ed esperienza è riuscito a trovare nel secondo parziale il punto che ha riequilibrato la situazione nel punteggio e spostato gli equilibri dalla sua parte. Nel terzo parziale il giapponese ha rifiatato, permettendo al suo avversario di volare su un comodo 6-1 prima che nel quarto parziale tornasse a soffrire un po’ di più. Stepanek non ha mai, comunque, dato l’impressione di essere sulla strada della sconfitta. Anche quando Ito giocava a livelli altissimi è rimasto incollato alla partita senza scoraggiarsi, consapevole più che mai che senza il suo compagno di grandi trionfi negli ultimi anni era lui che rivestiva i panni del leader e doveva guidare tutta la sua nazionale. A 36 anni ha dato una nuova dimostrazione di quanto stia bene, giocando con lo spirito di un ventenne e portando a casa un punto fondamentale. 6-7(5) 7-6(5) 6-1 7-5 il punteggio finale in poco meno di quattro ore per il n.47 del mondo, che ora vedrà se il proprio capitano vorrà schierarlo domani nel tentativo di chiudere in anticipo la sfida.
Più combattuta del previsto anche la sfida tra Rosol e Daniel, con il giapponese che al momento è n.190 della classifica Atp ma ha dato grande filo da torcere al discontinuo giocatore ceco. Nei primi due parziali Rosol non era un fulmine, giocava tanti vincenti alternati però a tanti gratuiti e mantenendosi su un 70% del suo potenziale. Forse per l’emozione, Daniel non ne stava approfittando e giocava con il braccio un po’ trattenuto. Così i primi due parziali sono comodamente andati al n.40 del mondo con un doppio 6-4, ma dal 3-3 del terzo il beniamino del pubblico si è sciolto ed ha innalzato di molto il suo livello. Una serie di cinque giochi a zero ha rimesso in equilibrio una sfida che appariva quasi segnata. Il pubblico è tornato a tifarlo a gran voce e quel prezioso break preso in apertura del quarto parziale è riuscito a portarlo fino in fondo per un incredibile riaggancio. Lo sforzo profuso però è stato pagato ad inizio della frazione decisiva, quando ha ceduto la battuta nel suo primo turno di servizio. Rosol ha ritrovato un po’ di lucidità e dopo aver annullato una pericolosa palla break nel quinto game si è involato verso il traguardo. 6-4 6-4 3-6 4-6 6-2 in poco meno di tre ore e mezza, ed ora la terza semifinale consecutiva è quasi realtà.
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