TENNIS – Di Giancarlo Di Leva
MIAMI. Marcos Baghdatis, l’idolo degli sportivi ciprioti precipitato al n.143 della classifica, non vinceva due partite di seguito nel circuito maggiore dagli Us Open dello scorso anno in cui superò il portoghese Soeda (n.131) e il sudafricano Anderson (n.20).
Dall’inizio del 2013 Baghdatis ha giocato 27 tornei uscendo 16 volte al 1° turno e vincendo complessivamente 18 partite. Il fondo è stato toccato all’inizio di febbraio a Zagabria, dove, costretto a giocare le qualificazioni, ha perso al 1° turno contro lo sconosciuto serbo Krstin (n.373).
Le due vittorie ottenute questa settimana sono state soffertissime. Sia contro il colombiano Girardo (n.65) che contro il tedesco Kohlschreiber (n.25) ha vinto al 3° dopo aver perso il 1° set. In particolare col tedesco ha avuto bisogno di 2 tie-break (3/6 7/6 7/6) ma conferma la voglia di combattere, che in passato gli ha consentito di ottenere ottimi risultati.
Auguriamo a Marcos, una pronta risalita verso posizioni più consoni ai propri mezzi anche per dare soddisfazione ai suoi affezionati tifosi che continuano a seguirlo in giro per il mondo. Il prossimo impegno che l’attende sarà contro Tsonga con cui non ha mai vinto (0-4 il bilancio degli scontri diretti) appare proibitivo ma l’importante per lui è trovare il viatico per la risalita nel ranking.
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