di Elisa Piva. FLORIANOPOLIS – Ancora una sconfitta per Francesca Schiavone in questo 2014. Al torneo Wta di Florianopolis la 33enne milanese è stata infatti battuta al primo turno da Barbora Zahlavova Strycova con il punteggio di 64 16 75. Si tratta della settima sconfitta al primo turno in altrettanti tornei disputati dall’inizio della stagione. Ottavo ko di fila se si considera anche quello di Lussemburgo dello scorso anno.
A fine 2013 la ‘leonessa’ sembra ancora intenzionata a rimettersi in gioco, aveva scelto di allenarsi a San Marino con Giorgio Galimberti e pianificato una nuova stagione, la sua 17esima da professionista. Poi però la neonata collaborazione si è subito interrotta, perché Francesca non voleva allenarsi lontano da casa, cambiare ambiente e abitudini.
La Schiavone è poi ripartita alla volta dell’Australia seguita dalla coach ‘storica’ Laura Golarsa, ma nonostante la volontà di provarci ancora e la voglia di mettersi comunque in gioco, i risultati non stanno arrivando: ko a Brisbane con la Jankovic, a Sydney con la Safarova e agli Australian Open con la Cibulkova. Tre sconfitte a cui forse non si è dato troppo peso perché arrivate contro giocatrici che stanno dimostrando di essere in forma. Poi però sono arrivati il crollo con Pavlyuchenkova a Parigi, la battaglia persa con la Rybarikova a Doha e soprattutto un ko contro la Dominguez Lino a Rio de Janeiro, sulla sua superficie, la terra battuta. Infine l’ultima sconfitta di ieri a Florianopolis con la Zahlavova. L’impressione è che sia la testa a non esserci più, il tennis resta sempre ed è indiscutibile.
Parte della ‘vecchia guardia’ del tennis femminile italiano, che tante soddisfazioni ci ha regalato, sembra dunque stentare in questo avvio di 2014. Come la Schiavone, anche Roberta Vinci infatti è ancora alla ricerca di una vittoria in questo 2014. Solo che Francesca ha quasi 34 anni, ha vinto tanto e più di tutte, suggellando una carriera magnifica con il titolo del Roland Garros 2010 quando stava per compiere 30 anni. Il suo provarci ancora è assolutamente ammirevole, e forse lei ama talmente tanto il tennis che continuerà a giocare finché ne avrà voglia. Ma a lungo andare, il girare per il mondo a vuoto raccogliendo solo la frustrazione di una sconfitta, potrebbe anche sfinirla e spingerla a una decisione drastica. Insomma, starà a lei capire quanta voglia ancora abbia di provarci.
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