di FABRIZIO FIDECARO –
Karin Knapp e Armin Zöggeler, due altoatesini protagonisti nel fine settimana sportivo internazionale. Karin mattatrice nella sfida di Fed Cup con gli Stati Uniti, per lo straordinario Armin la sesta medaglia nello slittino in altrettante edizioni dei Giochi Olimpici.
Karin e Armin. Lo scorso weekend ha portato alla ribalta due sportivi dell’Alto Adige, che hanno regalato enormi gioie all’Italia intera. Karin Knapp è stata protagonista assoluta della sfida di Fed Cup contro gli Stati Uniti a Cleveland. Ha portato al team di Barazzutti il primo e il terzo punto, ossia i più importanti, con le vittorie in singolare su Christina McHale e Alison Riske. Così quella che, senza Errani, Vinci, Pennetta e Schiavone, rischiava di essere una trasferta da dimenticare si è trasformata in una bella affermazione, con l’ennesimo approdo alle semifinali. È vero che anche le padrone di casa non schieravano certo la loro formazione migliore, ma occorreva comunque vincere e Karin (così come Camila Giorgi con Madison Keys) lo ha fatto, senza se e senza ma.
Nel frattempo, a un’infinità di chilometri di distanza, in Russia, e per l’esattezza a Sochi, città natale del suo coetaneo Yevgeny Kafelnikov, Armin Zöggeler chiudeva il suo ideale cerchio, conquistando la sesta medaglia nello slittino singolo in altrettante edizioni consecutive dei Giochi Olimpici. Bronzo a Lillehammer (Norvegia) ’94, argento a Nagano (Giappone) ’98, oro a Salt Lake City (Stati Uniti) 2002, oro a Torino (Italia) 2006, ancora bronzo a Vancouver (Canada) nel 2010 e, appunto, a Sochi nel 2014. Una continuità ad altissimi livelli pazzesca, per un’impresa che non ha precedenti nello sport mondiale, in nessuna disciplina, né estiva né invernale. Ovvio che ai successi citati, nel corso degli anni, se ne siano aggiunti tantissimi altri: per citarne qualcuno, e solo a livello individuale, dieci Coppe del Mondo (con 57 gare vinte e un totale di 103 podi), sei titoli mondiali e tre europei.
Il giorno prima di gareggiare nelle due faticosissime manche iniziali, Armin aveva portato la bandiera italiana nella cerimonia di inaugurazione, guidando con orgoglio la sfilata azzurra. In questi Giochi lui, di solito sempre così riservato, ha mostrato più volte le sue emozioni, come nel corso della stessa cerimonia e al termine della discesa nella quarta e ultima manche di domenica, quando ormai nessuno poteva più sottrargli la tanto agognata medaglia.
La Knapp è originaria di Brunico, Zöggeler è nato a Merano ma cresciuto a Foiana, frazione di un migliaio di abitanti del comune di Lana. Come nella miglior tradizione dei loro luoghi, sono due antidivi che hanno fatto della serietà e della meticolosità nell’impegno il loro credo, superando così le tante difficoltà incontrate lungo il loro cammino. Armin è salito sul tetto del mondo e ci è rimasto per vent’anni, Karin sta tornando a emergere con pieno merito dopo il lungo stop per i problemi cardiaci (e non solo). Il caso ha voluto che questi atleti esemplari, dalla comune provenienza, ci abbiano regalato due grandi soddisfazioni nel medesimo fine settimana. E l’Italia intera, dalle Alpi al Salento, isole comprese, sentitamente ringrazia.
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