Dall’inviata a Parigi, Valentina Clemente
Parigi è sempre Parigi e sarebbe un peccato se perdesse il suo torneo femminile perché, anche nella scomodità di una data `costretta` tra Australia e Fed Cup, sa richiamare pubblico e interesse.
Forse negli ultimi anni ha vissuto momenti poco brillanti sul piano internazionale, visto che non sono mancate uscite eccellenti o ritiri dell’ultimo minuto, ma se quest’anno anche la Sharapova ha deciso di inserirsi in grande stile nel torneo [le sue Sugarpova sono tra gli sponsor] questo dovrebbe far riflettere e più che chiudere/trasferire l’appuntamento lo si dovrebbe solo curare meglio.
Curare nel senso d’internazionalizzare: non basta infatti avere nomi di richiamo quali Sharapova, Kvitova o Errani, ma l’obiettivo è quello di dare al tennis femminile un appeal che vada oltre la bandiera nazionale e questo sia per quanto riguarda il pubblico, sia per quanto riguarda gli sponsor.
La notizia ferale è infatti che Gdf Suez non rinnoverà la sponsorship e questo ha messo in allarme la direzione del torneo, soprattutto perché la comunicazione è avvenuta con colpevole ritardo ed ora è in atto una corsa contro il tempo che potrebbe esser persa nonostante la buona volontà.
L’Italia tra queste pareti sembra aver trovato una sorta di isola felice, perché se due anni fa in lizza vi era la sola Roberta Vinci, in questa 22esime edizione troviamo anche Sara Errani, Francesca Schiavone e Karin Knapp.
«Come sempre è un po’ duro con il fuso orario – ha ammesso Sara – ma ci troviamo bene qui e anche se siamo arrivate solo l’altro ieri, ci siamo adattate velocemente. Ci piace giocare e abbiamo sempre bisogno di partite nelle gambe, ovviamente non puoi sapere in anticipo come andrà in Australia e alla fine in questi due anni siamo sempre arrivate all’ultimo. Personalmente è un torneo che mi piace, il campo non è troppo veloce, non è facile giocare sul centrale perché ci sono tante partite, quindi anche per questo giochiamo il doppio».
Una dichiarazione che si lega perfettamente ai risultati di giornata, visto che le ragazze hanno debuttato in maniera brillante sul centrale contro la coppia formata da Hrdinova e Klemenschits: in meno di 50 minuti hanno portato a casa il match per 6-2, 6-0.
Il Clan azzurro è disteso e le giocatrici scherzano fra loro in attesa dei match che le vedono protagoniste nella giornata di apertura, la cui chiusura è stata firmata pero’ negativamente dall’incontro che ha visto protagonista Francesca Schiavone contro Anastasia Pavlyunchenkova. Il risultato purtroppo non ha confermato le speranze di un buon primo set e alla fine ha visto l’uscita di scena della tennista milanese con il punteggio di 1-6, 6-4, 6-1 .
«E’ stato un inizio d’anno difficile, ma penso di essere sulla buona strada», ha dichiarato la Schiavone a fine match. «Purtroppo lei ha alzato il livello ed io non sono riuscita a starle dietro, poi nel terzo ho avuto difficoltà a recuperare».
Oggi sarà la volta di Karin Knapp, la quale debutterà contro la spagnola Laura Arruaburrena uscita dalle qualificaioni.
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