Dalla nostra inviata a Parigi Cecilè Verin
Sara, quanto è difficile giocare contro una giocatrice italiana, qualcuno che conosci bene?
«Sì, naturalmente è sempre più difficile, a volte non sai bene come comportarti in campo. Quando vinci un punto non vuoi festeggiare troppo…Inoltre non avevo mai vinto contro di lei, insomma non è mai facile. Karin è una giocatrice forte, colpisce la palla con potenza, è dura giocarci contro soprattutto in indoor».
L’ultima volta che ci avevi giocato è stato quasi 5 anni fa. Quanto è cambiato iI suo gioco da allora?
«Non è cambiato così tanto, è ancora molto solida ed il modo in cui colpisce la palla è molto potente. Ha un buon servizio e un buon dritto. E’ stata fuori dal circuito per un po’ ma ora è tornata al suo miglior livello».
Il tizio che è entrato in campo verso la fine del match…come ti sei sentita?
(n.d.r. verso la fine della partita un uomo a torso nudo con scritto ‘Allez Sahra’, proprio con l’acca, è entrato in campo subito bloccato dalla sicurezza)
«Non ero preoccupata, perchè ho visto molti uomini della sicurezza che sono arrivati in campo immediatamente. Certamente ti distrae. Non mi era mai capitato prima, sicuramente è una cosa strana».
Ti ha detto qualche cosa?
«Si, ha detto “Allez Sara” (e Sara scoppia a ridere, ndr)».
E’ un bene che tu riesca a riderne. C’è qualche cosa a cui ti è capitato di pensare prima di andare in campo, qualche cosa che ti spaventa?
«No, non mi ha mai passato per la testa, non sono certo dei pensieri che mi vengono in mente prima. E’ stato così strano…».
La tua professione ti fa viaggiare molto, quale è il tuo segreto per gestire il jetlag?
«In realtà il ritorno dal Australia non mi da problemi, perchè di solito io vado a dormire tardi e ho difficolta ad alzarmi la mattina. Quindi arrivare qui da Melbourne è più facile per me! Sono andata a dormire verso le nove e mi sono alzata dopo dodici ore di sonno. E’ decisamente piacevole! Mi fa stare meglio. Invece andare in Australia oppure tornare in Europa dagli Stati Uniti è tutta una altra storia. E’la cosa peggiore. Alzarsi la mattina è dura».
E quindi fai qualche cosa di particolare , prendi qualche medicina?
«No nulla, perchè non sei mai sicura che non ci sia qualche cosa di proibito in quello che prendi. Sono sempre preoccupata di questo E allora non prendo nulla, provo solo ad addormentarmi. Viaggiamo molto ma il tuo corpo non si abitua mai veramente al jetlag».
Quale è stata la tua reazione quando hai saputo che Petra Kvitova si era ritirata dal torneo?
«Mi è dispiaciuto molto per lei. ha già avuto questi problemi di respirazione in passato. E’ brutto quando non puoi respirare bene. A me non è mai capitato ma deve essere una brutta sensazione. Petra è una persona fantastica, spero si riprenda presta e le faccio gli auguri».
Ti è passato per la mente che era nella tua metà di tabellone…
«No, no assolutamente. Ero concetrata sul mio match, una partita che sarebbe stata già abbatanza difficile, no non ho pensato a quello. Mi è solo dispiaciuto per lei».
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