di FABRIZIO FIDECARO –
Rafael Nadal ha vinto in tre set ed è approdato al terzo turno degli Australian Open. E su questo non esistevano dubbi. La notizia, però, è che il suo avversario odierno, l’appena 17enne Thanasi Kokkinakis, gli ha tenuto testa con grinta e inesausta combattività, confermando l’ottima impressione suscitata all’esordio con l’olandese Sijsling e proponendosi senz’altro come uno dei nomi su cui puntare per il futuro. Il maiorchino si è dovuto conquistare ognuno dei suoi punti, perché il giovanissimo australiano di origine greca non ne ha mollato uno senza lottare.
D’altronde la location era la più prestigiosa che Thanasi potesse immaginare: la Rod Laver Arena, con il tetto a riparare dal caldo rendendo necessario l’utilizzo dei riflettori, che rendevano lo scenario ancora più suggestivo. Le motivazioni, sul campo principale dello Slam di casa di fronte al numero uno del mondo (con cui aveva avuto l’onore di allenarsi l’anno scorso al Roland Garros), non potevano certo mancare: eppure Kokkinakis è andato forse anche al di là delle aspettative.
Nadal non aveva alcuna intenzione di perdere tempo e, anzi, è partito con l’intenzione di sbrigare la pratica il più presto possibile. Il beniamino di casa è riuscito a tenere il suo primo turno di servizio, portandosi in vantaggio per la prima e unica volta nel corso dell’incontro, ma lo ha ceduto subito dopo. Lo spagnolo ha allungato con sicurezza, chiudendo il parziale d’avvio sul 62 e ottenendo un nuovo break in apertura del secondo.
È stato qui che l’attuale numero 570 del ranking mondiale ha dato il meglio di sé: non solo non si è rassegnato all’inevitabile, non mollando di fronte all’evidente superiorità del blasonatissimo avversario, ma si è anche ingegnato a cercare nuove soluzioni per metterlo in difficoltà e cercare di recuperare lo svantaggio. Ha avuto due chance consecutive per l’immediato controbreak, e ancora un’altra possibilità nel sesto game. Nadal si è salvato con la sua consueta autorità, difendendo il break di scarto fino al 64, ma Thanasi, in certi scambi, ha esaltato il pubblico, prendendo l’iniziativa e piazzando alcuni diritti vincenti davvero pregevoli.
Rafa gli ha tolto la battuta di nuovo nel primo gioco della terza frazione, e qui per Kokkinakis, probabilmente stanco specie dal punto di vista nervoso, le cose si sono fatte ancora più dure. L’otto volte vincitore del Roland Garros non ha più avuto alcun problema nel tenere i propri turni di servizio (due soli punti concessi in tutto il set), cercando al contempo di staccarsi ulteriormente. Al termine Nadal ha prevalso con lo score di 62 64 62.
Troppo consistente Rafa per il ragazzino di Adelaide, che diventerà maggiorenne solo il prossimo 10 aprile. Gli applausi del pubblico, però, sono stati in gran parte per Thanasi. Finalista l’anno scorso agli Australian Open e agli US Open junior (battuto prima dal connazionale Nick Kyrgios e poi dal croato Borna Coric), Kokkinakis non poteva sperare in un debutto migliore nel mondo dei grandi.
Quanto a Nadal, il suo prossimo avversario sarà Gael Monfils: il francese, numero 25 del seedingi, si è imposto per 76(2) 75 63 sullo statunitense Jack Sock. Undici i precedenti, con nove affermazioni di Rafa: curiosamente gli unici due successi di Gael sono arrivati entrambi a Doha, nel 2009 e nel 2012, ma meno di due settimane fa Nadal si è aggiudicato l’ultimo confronto diretto proprio nella finale dell’evento in Qatar.
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