Di Diego Barbiani
MELBOURNE. Bellissima partita tra Sloane Stephens e Alja Tomljanovic. Forse una delle più belle viste fino ad ora in questa edizione degli Australian Open. Alla fine però è la statunitense che esulta e tira un grandissimo respiro di sollievo. Nella sfida tra due ragazze di vent’anni si è visto di tutto, con la croata che per larghi tratti ha dominato l’incontro mettendo a dura prova la resistenza della sua avversaria.
Tomljanovic è relativamente giovane nel circuito, presente solo da inizio del 2013 ma autrice di una stagione eccezionale, dove ha scalato quattrocento posizioni ed ora è stabile dentro le prime settanta giocatrici del mondo. Ha nel dritto e nel servizio i suoi colpi migliori, con grandissima facilità ha raggiunto velocità elevate sia con la prima ma soprattutto con la seconda di servizio. Ama comandare il gioco con il dritto, colpire da fermo o in avanzamento dal lato destro del campo per cercare angoli sempre più acuti.
Stephens ci stava capendo poco o nulla, sovrastata fin dall’inizio ed in totale confusione mentale e di gioco. Scivolata da subito sotto 1-4, la semifinalista della passata edizione non trovava varchi in risposta ed anzi subiva un bombardamento continuo. Il gioco di Tomljanovic era semplice, ma maledettamente efficace. Per la croata gli scambi erano molto corti e si concludevano quasi sempre con punti a suo favore. Tantissimi vincenti e pochissimi errori hanno fatto da contorno ad un parziale perfetto, chiuso per 6-3.
La trama dell’incontro non sembrava in procinto di variare. Tomljanovic ha continuato imperterrita a giocare un tennis di altissimo livello, ma grandi meriti vanno alla Stephens, che un po’ dal nulla ha saputo prendere il coraggio a due mani e provare a muovere di più la giovane coetanea. Questi spostamenti laterali alla lunga hanno portato la croata in difficoltà. Non riuscendo più a spingere da ferma ha preso un po’ di timore e si è irrigidita. Alla prima occasione concessa Stephens ha preso il largo.
Di colpo era diventata l’unica giocatrice in campo. La ricerca continua degli angoli stava pagando ora che la sua avversaria aveva accusato il colpo e distrutto le proprie certezze. Tomljanovic non usciva più dal vortice in cui si era cacciata ed a sua volta non muoveva la sua avversaria come prima, permettendole di giostrare a suo piacere lo scambio.
Vinto 6-2 il secondo set, Stephens è balzata subito in testa anche nel parziale decisivo. Sul 3-0, con un parziale di 6-0 a suo favore, la pioggia ha però fatto capolino rimescolando tutte le carte in tavola. Alla ripresa del gioco infatti Tomljanovic era tornata a martellare come nel primo set e la sua avversaria non riusciva più a scardinare il servizio-bomba. Però giocava al massimo anche lei, gli scambi erano emozionanti con le due intente a superarsi ad ogni colpo. Il break che ha rimesso in gara la croata è nato da un dritto in corsa lungolinea che ha pizzicato la riga.
In breve l’equilibrio totale si era ricomposto, ma Alja aveva un altro piglio. Così non si è accontentata ma è balzata sul 5-3 e sul 5-4 ha servito per un posto nel terzo turno.
La bravura di Stephens è stata quella di non gettare mai la spugna e, fiutato il minimo tentennamento avversario si è fiondata sulla preda. Di colpo la partita si è riaperta, ma ora era la n.12 del seeding ad avere in mano il match e dopo aver cancellato una opportunità per il 6-6 ha sfruttato il primo match point a disposizione.
3-6 6-2 7-5 il punteggio finale per la statunitense, che al terzo turno affronterà Elina Svitolina in quello che si annuncia un nuovo scontro molto complicato. Ma il cuore di questa giocatrice sembra non avere ostacoli.
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