Stats: i Master 1000 nel 2013, un dominio serbo-spagnolo

di GIANCARLO DI LEVA

I 9 tornei Master 1000 2013 sono stati sostanzialmente monopolizzati dai due grandi protagonisti della stagione: Rafa Nadal e Nole Djokovic che si sono imposti in 8 tornei.Solo Murray ha interferito in questa egemonia vincendo a Miami dove peraltro era assente Nadal.

Un dominio siffatto si era registrato solo nel 2005 allorchè  furono Federer e lo stesso Nadal a vincere complessivamente  8 volte.L’unica eccezione fu rappresentata da Berdich che si impose a Parigi Bercy  (dove sia Federer che Nadal erano assenti).

Quest’anno Nadal ha vinto 5 tornei ( Indian Wells,Madrid,Roma,Montreal e Cincinnati ) oltre ad una finale persa a Montecarlo proprio contro Diokovic che si è imposto anche negli ultimi 2 Master della stagione ( a Shangai e a Parigi Bercy).

La performance di Nadal eguaglia quella di Diokovic del 2011: questa la statistica dei plurivincitori (con almeno 3 Master in stagione):

Con le 5 vittorie di quest’anno,diventano 26 (in 37 finali) i Master 1000 conquistati in carriera da Nadal che però ha il cruccio (per ora) di non aver mai vinto a Miami e a Parigi. Supera così Federer fermo a 21 (in 34 finali) .

Gli altri numeri  dei Master 1000 nel 2013:

8 – le presenze di tennisti spagnoli in finale (6 Nadal e 2 Ferrer).Il record precedente  di 6 finalisti era detenuto da Usa (1992-94-95),Serbia (2011-12) e la stessa Spagna nel 2011.

10 – le finali di Master 1000 disputate tra Nadal e DJokovic dopo lo scontro diretto di quest’anno a Montecarlo (bil.5-5): uguagliato il record di Nadal-Federer (bil.7-3);

5 – i tennisti non inclusi tra le teste di serie giunti almeno in semifinale(Fognini a Montecarlo,Andujar a Madrid,Paire a Roma,Pospisil a Montreal e Isner che poi raggiungerà la finale (persa vs.Nadal) a Cincinnati. L’ultimo tennista a riuscire nell’impresa fu l’americano Fish proprio a Cincinnati nel 2010 .

45 – le vittorie spagnole da quando nel 1990 fu istituita la categoria dei Master 1000 (a un passo dal record degli Usa di 46 vittorie (l’ultima risale ormai a Miami 2010 con Roddick);

4 – i tornei vinti consecutivamente da Nadal (Madrid,Roma,Montreal,Cincinnati). Il record precedente ( 3)  era in comproprietà tra lo stesso Nadal(2010) e Diokovic (2011).

9 – le finali consecutive giocate da Nadal a Montecarlo (2005-2013):Diokovic quest’anno ha interrotto  la striscia di vittorie che si ferma a 8;

35 – gli anni d
i Haas ,giunto in semifinale a Miami dopo aver battuto nei quarti il n.1 del mondo Diokovic.Il tedesco risulta così il giocatore più anziano degli ultimi 30 anni  a battere  il n.1 della classifica mondiale.

GLI ITALIANI :

L’exploit di Fognini a Montecarlo rimane l’unica prestazione di rilievo dei nostri tennisti.Fabio in quella settimana ha giocato il suo miglior tennis ,spettacolare e di grande spessore tecnico e atletico, arrivando in semifinale raccogliendo in sequenza gli scalpi di Seppi(3/6 /4 6/4),Ramos (6/3 7/5) ma soprattutto dei due top ten  Berdich (6/4 6/2) e Gasquet (7/6 6/2).Poi ,nell’attesissima  semifinale contro Diokovic gli si è spenta la luce al punto da uscire tra i fischi del pubblico indispettito dall’atteggiamento abulico e remissivo dell’azzurro sconfitto sonoramente (6/2 6/1).

Per il resto l’annata azzurra si sintetizza nei seguenti numeri:

Ci aspettavamo molto di più da Seppi che nei tornei dello  Slam sulla lunga distanza ha saputo destreggiarsi molto meglio.A livello di Master 1000 ha vinto solo 5 matchs in 9 tornei .Nessun match da ricordare. Il miglior piazzamento sono gli ottavi raggiunti a Miami dove fu sconfitto nettamente da Murray.Siamo convinti che sulla stagione di Seppi nel complesso abbia influito psicologicamente  il doppio smacco subito da Fognini prima a Montecarlo e poco dopo a Roma con conseguente perdita della posizione di n.1 d’Italia. 

Seppi è comunque il primo tennista azzurro a superare quota 100 partite disputate nei tornei Master 1000 di cui 46 vinte.

L’anno venturo sarà  più soddisfacente di quest’anno per i nostri colori? Aspettando la maturazione di Quinzi  dobbiamo aggrapparci  ancora alla tenacia di Andreas  e al genio sregolato di Fabio in grado di battere chiunque.