Istanbul – Il Wta Championships 2013 di Sara Errani potrebbe essere letto come due partite giocate e due sconfitte (prima Azarenka, ora Li Na 6-3 7-6). Ma cosí non si rende giustizia all’italiana. Per due volte è uscita dal campo battuta sì, ma mai sconfitta. Può sembrare una sottile differenza e invece la numero sette del ranking ha dato dimostrazione di maturità in campo e fuori.
Oggi c’era un po’ di preoccupazione per le sue condizioni fisiche, hanno influito su questa partita? “Avevo un po’ di paura e ero anche affaticata, ma dolore no, non l’ho avvertito ed è stato un aspetto importante poter giocare tutta la partita senza dolore. E’ ovvio, anche un po’di stanchezza ha influito”.
Giocare un match contro la cinese Li Na, con cui non ha mai vinto e dopo solo 24 ore dall’infortunio non è certo la situazione ideale: “All’inizio, nei primi game avevo un po’ paura. Non mi ero scaldata al 100% perché avevo preferito aspettare e provare meglio durante la partita, provare a vedere come andava nei primi game. Sì c’era la preoccupazione di riuscire a rimanere in partita e Li Na mi è scappata subito”.
Il primo set finito 6 a 3 lo racconta così :”La differenza è stata solo un break. Lei ha servito bene tutto il tempo, non riuscivo a fare il break e poi non era facile tenere il mio servizio, è stato un po’ un problema”. Nel secondo set invece eri partita bene “Sì, sono riuscita a rimanerle attaccata. Ma a volte lei è ingiocabile! Ma l’aspetto positivo è stato di essere sempre rimasta attaccata nel risultato, averle annullato un match point, essere rientrata in partita. Poi alla fine la differenza l’hanno fatta pochi punti”
Nelle parole della Errani la spiegazione tecnica del suo match: “Sicuramente rispetto a ieri ho servito un po’ peggio, avevo un po’ paura. Ieri mi ero fatta male al servizio ed oggi ero un po’ titubante a spingere con le gambe. Da fondo campo ho giocato bene. Con queste giocatrici il fatto di lavorare la palla, come faccio di solito , non serve molto perché lei spinge tanto e trova angoli pazzeschi. Dovevo cercare di tenere il ritmo altissimo come lei e spingere tanto per non darle tempo” Un gioco non certo alla Errani, “ma oggi la situazione richiedeva quello e io ci ho provato. Ci sono stati tanti bei punti. Un aspetto positivo è essere riuscita a rimanere in partita pur non facendo il mio gioco”.
Se ieri aveva fatto diventare matta la Azarenka con le smorzate oggi “Non potevo farle, perché Li Na è velocissima. E anche i cambi di ritmo non riuscivo a farne, se alzavo un pochino la palla, lei tirava un vincente. Perciò dovevo essere rapida, come faceva lei. Non è impossibile, ma molto difficile”.
Nel secondo set la cinese aveva servito per il match, “Sul 5 a 4 le ho annullato un match point, poi sul cinque pari, nel game successivo ho cercato di metterle pressione, ma lei ha fatto un vincete, poi ha preso riga…” Fossi andata 6 a 5 cambiava qualcosa? “Mah, nel tennis non lo sai mai. Nel tennis non lo puoi sapere, forse no forse sì”.
Mentre Li Na la vede in modo diverso: “Alla fine del secondo set volevo veramente chiudere la partita perché altrimenti non lo so come finiva se si andava al terzo set”.
Con due sconfitte la possibile qualificazione è più una questione di pura matematica, una piccolissima speranza c’è anche se ” Sono più fuori che dentro! Ma se ci sarà anche una piccola possibilità … “ Di sicuro queste due partite non le hanno tolto grinta anzi. E la formula del Round Robin le piace “Perché è bello, quando perdi, poter rigiocare subito. Nei tornei non capita e devi aspettare una settimana”.
Anche se ha perso due partite non aspettatavi una Errani delusa o demotivata. Anzi quella davanti a noi è lucida nella sua analisi e ben determinata. “Ho perso due partite, ma sono contenta di come ho giocato. Ho giocato bene sia ieri che oggi contro giocatrici fortissime. Ne sono uscita con un giudizio positivo. Sto crescendo tecnicamente, anche se da fuori non lo dicono, ma io mi sento molto migliorata anche con il servizio, sia in direzione che in velocità. Un aspetto importante. Giocare queste partite poi mi fa migliorare, nel senso che non esiste miglior allenamento per me che giocare match di questo livello”.
E chi può confermare i progressi fatti dalla italiana meglio della sua avversaria Li Na, con cui Sara Errani aveva perso nei cinque precedenti incontri?
“Tutto quello che posso dire che avevo molto fiducia prima del match perché contro la Errani non ho mai perso. Lo so che con lei devi giocare molti colpi per fare un punto. Ma oggi ero un po’sorpresa. Non ho giocato contro di lei per circa un anno e oggi la sua palla non era come nei precedenti incontri. Lei non gioca lungo ma adesso la palla è più pesante. Io non sono alta ma mi sono trovata spesso a dover colpire la palla oltre la spalla”.
Due partite in cui Sara Errani ha raccolto anche pubblicamente stima e complimenti dalle avversarie. Qualcosa che ha questi livelli non è scontato.
Anche se matematicamente il suo anno in singolare non è ancora concluso come lo giudichi? “Il giudizio di tutto l ‘anno è molto positivo e essere al master lo dimostra. Dopo anno scorso non era facile fare un altro anno positivo, ho avuto un buon inizio poi un calo”
Le ricordo che lo scorso anno proprio qui, alla stessa domanda si diede un sette… “Non dai, posso essermi data sette lo scorso anno! Dopo un anno come quello no!” Va bene forse non avrò gran memoria ma ricordo un sette per il singolare e un nove in doppio, certo era successo dopo lo sconfitta in doppio e Sara forse era ancora troppo amareggiata. Mentre la Errani 2013 ha trovato una gran serenità e non perde certo il sorriso, anzi: “Se l’anno scorso mi sono data sette, allora questa volta mi devo dare…! No ,no scherzo “ E ride di gusto. “Dai allora mi do otto!”. Otto è il minimo Sara, il minimo.
E visto che nel frattempo Jelena Jankovic ha battuto in due set Vika Azarenka, potrebbe ancora non essere finita.
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