di GIOVANNI DI LEVA
Così come Balotelli, il centravanti della nazionale di calcio, Fognini esalta e fa disperare.
A Pechino ,giocando come mai aveva fatto sul cemento,Fabio Fognini è stato sul punto di compiere un impresa clamorosa :infliggere a Rafa Nadal ,prossimo a tornare n.1 del mondo,una delle più pesanti sconfitte in carriera (*)ma purtroppo Fabio si è eclissato sul più bello e il sogno è svanito.
Fabio era avanti 6/2 3/0 40-15 grazie ad una prestazione fino a quel momento superba; lucido e autoritario,senza alcun timore reverenziale sulla scia della sfrontatezza già dimostrata a Parigi,Fognini stava dominando su colui che quest’anno non ha mai perso sul cemento e che invece appariva chiaramente in difficoltà. Abbiamo rivisto come per incanto il Fognini apparso irresistibile contro Berdich e Gasquet sulla terra di Montecarlo ad aprile scorso ,capace di trasformare come pochi la difesa in attacco, lasciando in più di una circostanza di stucco il campione maiorchino.
Dopo aver difeso il servizio del 4-1 e aver avuto la palla per salire 5-1,Fognini ha iniziato la fase di autodistruzione che a volte gli capita. Ha perso incisività,profondità dei colpi e soprattutto precisione sul dritto ,il colpo più efficace fino a quel momento e ,come sempre accade in situazioni come questa, Nadal che non si arrende mai,ha azzannato alla gola l’avversario e non lo ha più mollato per finirlo inesorabilmente con un terrificante parziale di 11 a 1!!
Questa alternanza repentina di rendimenti estremi sta contraddistinguendo la carriera di Fognini condizionandone i risultati come è avvenuto in particolare quest’anno:
-inguardabile agli Australian Open contro il n.56 Bauutista Agut (0/6 6/2 4/6 6/3 1/6);
-brillante contro Dodig in Coppa Davis (4/6 6/4 6/4 6/4) a Febbraio ;
-subito dopo sconfitto inaspettatamente all’esordio a San Paolo in Brasile per mano dell’argentino Pella,n.92 della classifica(6/7 6/1 1/6);
-guizzo d’orgoglio contro Djokovic a Indian Wells cui strappa il 2° set dopo aver straperso il primo per poi cedere nettamente il terzo (0/6 7/5 2/6);
-fantastico a Montecarlo fino alla semifinale con le vittorie nette su Berdich nei quarti (6(4 6/2) e sull’idolo di casa Gasquet in semifinale (7/& 6/2) ma poi abulico e inadeguato in finale contro Diokovic (2/6 1/6) con uscita dal campo tra i fischi;
-suicida a Madrid sconfitto da Youzhny al 1° turno dopo essere stato 5-4 40-0 nel set decisivo
-fiero combattente a Parigi contro Nadal (6/7 4/6 4/6 ) da cui era stato sconfitto molto più nettamente a Roma 2 settimane prima (6/3 6/1);
-opaco sull’erba con sconfitte al 1° turno sia a Eastbourne ,per mano di Dodig ,n.54 (3/6 2/6) che a Wimbledon sconfitto da Melzer (n,.37) (7/6 5/7 3/6 2/6);
– esaltante a luglio in cui abbiamo visto il miglior Fognini di sempre per continuità e livello di gioco. Una striscia di 13 match vinti consecutivamente i successi a Stoccarda contro Kohlschreiber in finale (5/7 6/4 6/4) ,ad Amburgo (4/6 7/& 672 a Del Bonis )e la finale di Umag persa contro Robredo perché Fabio non ne aveva più;
-atteso alla prova del nove nella campagna agostiana sul cemento americano ,Fognini è caduto in letargo. Sceneggiata sconcertante a Cincinnati dove dopo essere stato sotto 2/6 4/0 sul 4/5 chiude con 2 doppi falli e 2 palesi falli di piede lasciando così il match a Stepanek ,e ultimo atto agli Us Open con la sconfitta all’esordio contro l’israeliano Ram n.128 del mondo (1/6 2/6 2/6) !!!!
– a Pietroburgo abbandona sul 3/6 3/5 0-30 contro Przysiezny (n.112)
-quanto accaduto a Pechino è storia di ieri .La sconfitta contro Nadal è per Fognini è la 25° su 28 incontri giocati contro un Top Ten.Il saldo di quest’anno è 2W-7L con le vittorie ottenute a Montecarlo contro Berdich e Gasquet (la 3° vittoria in carriera contro un top ten risale al torneo di Wimbledon del 2010 ai danni di Verdasco ,allora n.9 della classifica).
Dobbiamo accontentarci di un Fognini incostante e sregolato con sprazzi di genio come quelli regalatici quest’anno o possiamo sperare in un salto di qualità che si traduca nella capacità di vincere stabilmente con chi è più debole e competere stabilmente con chi è più forte?
I numeri al momento supportano la prima ipotesi ma noi vogliamo ancora credere che un talento puro come quello di Fognini possa farci riprovare emozioni antiche……diventate troppo antiche.
*la sconfitta più pesante nella carriera di Nadal è quella subita in finale a Chennai nel 2008 contro Youzhny per 6/0 6/1
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