Rafael Nadal scavalca Novak Djokovic – contro il quale pure ha appena perso nella finale di Pechino – e torna numero uno del ranking ATP a distanza di oltre due anni. Del Potro vince a Tokyo ed è di nuovo top five. Career high per Wawrinka (ottavo), Fognini 17esimo.
Era inevitabile, lo si attendeva già da qualche settimana, e infatti il cambio della guardia in vetta al ranking ATP è puntualmente arrivato. Da oggi il sorpasso di Rafael Nadal ai danni di Novak Djokovic è ufficiale. Se vogliamo, l’avvicendamento, pur ampiamente legittimato dall’andamento della stagione, è divenuto realtà proprio nel momento meno indicato, ossia all’indomani della vittoria del serbo sullo spagnolo nel match clou di Pechino.
D’altronde, Nole non ha fatto che confermare il successo di dodici mesi or sono e dunque non ha guadagnato alcun punto, mentre Rafa, l’anno scorso di questi tempi, era ai box a leccarsi le ferite e stavolta aveva tutto da guadagnare (così come, peraltro, da qui all’inizio di febbraio). L’ultima volta in cui il numero uno aveva ceduto lo scettro a un avversario appena sconfitto era stata a Wimbledon 1999, quando Pete Sampras dominò in finale Andre Agassi, ma scivolò addirittura al n. 3, dietro anche all’australiano Patrick Rafter.
Comunque, Nadal 11160, Djokovic 11120: per soli quaranta punti, destinati comunque ad aumentare nelle prossime settimane, il maiorchino ritorna a guardare tutti dall’alto in basso a distanza di due anni e tre mesi dall’ultima volta. Era stato superato dopo Wimbledon 2011 proprio dal ragazzo di Belgrado, poi sempre leader tranne che per le splendide diciassette settimane di Roger Federer nella seconda parte del 2012.
Il primato riconquistato da Nadal non è l’unica variazione fra i top ten. Il titolo ottenuto a Tokyo, infatti, riporta Juan Martin Del Potro al quinto posto (+ 2). L’argentino, che vanta un career high sul quarto gradino (toccato nel gennaio di tre anni fa), non si trovava così in alto dal maggio del 2010, quando già aveva dovuto interrompere l’attività per il serio infortunio al polso. Delpo fa retrocedere di una posizione ciascuno Tomas Berdych e Roger Federer. Alle spalle di quest’ultimo sale il suo connazionale Stanislas Wawrinka, ottavo (+ 1), che supera Jo-Wilfried Tsonga e stabilisce il proprio nuovo record personale.
Più in basso, sono in ascesa John Isner (13esimo, + 3), Ivan Dodig (29esimo, + 5), Alexandr Dolgopolov (34esimo, + 5), Horacio Zeballos (48esimo, + 5), Lukas Lacko (69esimo, + 12) e Michal Przysiezny (79esimo, + 13). Netti cali, al contrario, per Kei Nishikori (18esimo, – 5, non avendo difeso il titolo di Tokyo), Feliciano Lopez (30esimo, – 6), Dmitry Tursunov (40esimo, – 7), Florian Mayer (50esimo, – 9), Michael Llodra (57esimo, – 7) e Marcos Baghdatis (65esimo, – 16).
Fra gli italiani Fabio Fognini, che avrebbe potuto salvare il trono di Djokovic battendo Nadal nei quarti di Pechino, guadagna due posti, ritornando 17esimo (ed è n. 15 nella Race), mentre Andrea Seppi si conferma 22esimo. Seguono Paolo Lorenzi (84esimo, + 1), Filippo Volandri (92esimo, – 1), Matteo Viola (136esimo, + 1), Marco Cecchinato (161esimo, + 1), Potito Starce (176esimo, + 5), Thomas Fabbiano (179esimo, + 3) e Flavio Cipolla (184esimo, =).
I top ten del ranking ATP: 1 Rafael Nadal (+ 1), 2 Novak Djokovic (- 1), 3 Andy Murray, 4 Davide Ferrer, 5 Juan Martin Del Potro (+ 2), 6 Tomas Berdych (- 1), 7 Roger Federer (- 1), 8 Stanislas Wawrinka (+ 1), 9 Jo-Wilfried Tsonga (- 1), 10 Richard Gasquet.
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