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Corsa al Masters: Federer dietro a Wawrinka, è bagarre!

Siamo ormai alle fasi conclusive della lotta per qualificarsi alle ATP World Tour Finals di Londra. Nadal, Djokovic e Ferrer hanno già staccato il biglietto e in ballo, considerata la rinuncia di Murray, restano cinque posti, con in lotta Del Potro, Berdych, Wawrinka, Federer, Tsonga, Gasquet e Raonic.

Diamo una rapida occhiata alla situazione dei contendenti, con la premessa che le combinazioni di risultati possibili, al momento, sono ancora troppe per poter definire il quadro in maniera più chiara. Cominciamo con Juan Martin Del Potro, che potrebbe impossessarsi del primo posto libero già battendo Nadal nella semifinale di Shanghai. A ogni modo, anche se non dovesse farcela, l’argentino è ormai pressoché irraggiungibile dagli inseguitori. Quasi il medesimo discorso vale per Tomas Berdych, che, rispetto al primo degli esclusi, ha un vantaggio di 840 punti e dovrebbe vedersi superato da ben quattro di coloro che attualmente gli sono alle spalle.

La bagarre vera e propria riguarda dunque gli ultimi tre posti. A contenderseli, verosimilmente, sono in cinque: Wawrinka, Federer, Tsonga, Gasquet e Raonic. Gli altri, a partire da Tommy Haas (che, fra l’altro, a Shanghai si è dovuto ritirare per un infortunio alla schiena), appaiono troppo lontani per riuscire a entrare in lizza. Vediamo qual è la situazione nell’ATP Race, aggiornata alla serata di venerdì 11 ottobre.

 

1 Rafael Nadal (11670): qualificato.

2 Novak Djokovic (8790): qualificato.

3 Andy Murray (5805): era anche lui qualificato, ma ha già annunciato il suo forfait a Londra, liberando dunque il posto per il nono classificato.

4 David Ferrer (4990): qualificato.

5 Juan Martin Del Potro (4180): il quarto di finale vinto a Shanghai contro Almagro lo ha portato a un solo match dalla qualificazione. Dovesse battere in semi Nadal, l’argentino staccherebbe il biglietto per la O2 Arena, dove fu finalista quattro anni fa, prima del lungo stop per l’infortunio al polso. A ogni modo, Delpo sarà poi a Basilea e a Parigi Bercy, e, visto l’enorme margine di sicurezza sul decimo (1220 punti), può considerarsi virtualmente a Londra.

6 Tomas Berdych (3800): anche il ceco giocherà Basilea e Bercy. Per migliorare il suo score ha bisogno di raggiungere almeno la finale in Svizzera, cosa che gli permetterebbe di scartare la semi di Pechino dal conteggio dei suoi ATP 500. Con la finale andrebbe a 3920, con il titolo a 4120. Poi, in Francia, se la matematica non dovesse ancora dargli ragione, un quarto di finale lo metterebbe al riparo da ogni sorpresa, ma presumibilmente basterà ancor meno. Insomma, anche Tomas, a meno di sconvolgimenti impensabili, è con un piede e tre quarti in Inghilterra.

7 Stanislas Wawrinka (3150): da qui in poi comincia la bagarre vera e propria. Stan ha appena scavalcato Federer di appena cinque punti e avrebbe dovuto disputare un evento in più rispetto al connazionale, Mosca prima di Basilea e Bercy. Per migliorare il suo totale già nel torneo russo doveva quanto meno approdare alla finale (avrebbe ottenuto 150 punti con cui sarebbe salito di 60, scartando i 90 della semi di Kuala Lumpur), ma sarebbe stato importantissimo per lui vincere il titolo, come possiamo vedere qui sotto. Oggi, però, Wawrinka ha dichiarato forfait a Mosca, e dunque per lui le cose si sono un po’ complicate.

8 Roger Federer (3145): il vantaggio di Roger rispetto a Stanislas è che l’ex numero uno ha come peggior risultato attualmente conteggiato lo zero di Gstaad e dunque a Basilea può guadagnare punti a ogni match vinto: 45 per il secondo turno, 90 per i quarti, e così via. Dunque, per tornare davanti al tennista di Losanna, paradossalmente, gli sarà sufficiente emularne il piazzamento e non necessariamente fare meglio. In origine bisognava vedere il comportamento di Wawrinka in precedenza a Mosca: se Stan avesse vinto il titolo in Russia, si sarebbe assicurato la certezza di poter ottenere il medesimo risultato di Roger nei due tornei seguenti per restargli davanti (es.: Wawrinka finale a Mosca, quarti a Basilea e Bercy 3390; Federer quarti a Basilea e a Bercy 3415). La rinuncia di Stan alla Kremlin Cup, invece, regala a Roger la chance di poter ottenere gli stessi piazzamenti del connazionale per tenerlo dietro.

9 Jo-Wilfried Tsonga (3010): la vittoria in Cina su Florian Mayer gli ha permesso di scavalcare nella Race il connazionale Gasquet: se la “regular season” fosse terminata ora, sarebbe lui a completare il field nel Regno Unito. Sorprendendo Djokovic, avrebbe toccato quota 3250, superando in un sol colpo Federer e Wawrinka. Il titolo lo avrebbe portato a 3650, con il fiato sul collo di Berdych, ma Nole è stato di parere contrario. Prima della resa dei conti di Bercy, sarà a Vienna e a Valencia. Già in Austria potrebbe guadagnare ulteriori punti: con la semifinale ne aggiungerebbe 45 (90 meno i 45 da scalare per il secondo turno di Tokyo).

10 Richard Gasquet (2960): il talento di Beziers ha sciupato una buona chance a Shanghai, dov’è stato eliminato al debutto dal canadese Pospisil. La prossima settimana sarà a Mosca, dove, raggiungendo la finale, salirebbe a 3020 (150 meno i 90 della semi di Bangkok da scartare) e vincendo a 3120, comunque ancora dietro a Wawrinka e a Federer. Poi Basilea e Bercy, dove in ogni caso, per superare i due svizzeri, gli occorrerà fare meglio di loro. Con la vittoria a Mosca e due quarti toccherebbe quota 3300, con due semifinali 3570.

11 Milos Raonic (2770): il canadese ci crede e, per riuscire ad approdare al primo Masters in carriera, ha richiesto e ottenuto una wild card per la settimana prossima a Stoccolma. Per aumentare il suo punteggio gli serve raggiungere almeno la finale, ma è chiaro che le sue chance, già flebili, avrebbero un po’ più di consistenza solo con una vittoria. Poi sarà in campo a Basilea e, ovviamente, a Bercy, dove dovrà fare molta strada per avere qualche speranza. Per dire, con la vittoria a Mosca e due semifinali totalizzerebbe 3425 punti, ma con due quarti scenderebbe a 3155, presumibilmente ben lontano dalla qualificazione.

 

12 Tommy Haas (2265): la sua presenza è prevista a Vienna, Valencia e Bercy. Si è però fatto male alla schiena a Shanghai e rischia di dover saltare almeno il primo torneo.

13 Nicolas Almagro (2110): sarà a Valencia e Bercy.

14 John Isner (2060): anche per lui Valencia e Bercy.

15 Fabio Fognini (1920): per il ligure attività piena, con Vienna, Valencia e Bercy.

16 Kei Nishikori (1795): il giapponese giocherà Basilea e Bercy.

 

Fabrizio Fidecaro

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