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Atp Basilea: vince Del Potro, ma Federer c'è

di FEDERICO MARIANI – Alla fine ha vinto Del Potro, come si diceva e si pensava prima dell’attesa finale di Basilea. Nel mezzo però c’è stato tanto Roger Federer che ha lottato e se l’è giocata andando vicino ai suoi limiti massimi di questo travagliato anno. E’ stato, infatti, uno dei migliori Federer visto in stagione, ma non è bastato ad avere la meglio di un grande Del Potro, sempre più dominante nei campi indoor di fine stagione.

Palito si conferma, dunque, a Basilea dopo il successo targato 2012 ed oggi coglie il suo quarto trofeo dell’anno ed il diciassettesimo in totale. Tirando le somme, non si può far altro che notare i meriti dell’argentino in un match bello e combattuto a larghi tratti ma che Del Potro ha tenuto sempre (o quasi) sotto controllo. Vediamo ora in dettaglio la partita.

LA PARTITA. Il primo set si mantiene in equilibrio con i due che tengono abbastanza agevolmente i rispettivi propri  turni di servizio fino all’ottavo. Qui è l’argentino a spezzare l’equilibrio mettendo a segno il break; Delpo, però, non sfrutta l’occasione di servire per chiudere il set e viene invece premiata la reazione dello svizzero con immediato controbreak a zero. Nel game seguente è fantastico Roger a salvare due palle del set ed a portare, poi, il parziale al tie break. Qui è Del Potro che chiude definitivamente i conti aggiudicandosi meritatamente il tie break per sette punti a tre anche aiutato da un fortunoso nastro nel secondo punto.

Nel secondo parziale la reazione dello svizzero è vibrante ed in un magnifico secondo gioco arriva il break ed il set si mette in discesa: Roger acquista fiducia colpo dopo colpo e va in crescendo dominando la seconda frazione con addirittura un ulteriore break nell’ottavo gioco. Sale di rendimento con tutti colpi del repertorio, servizio in primis, ed anche negli spostamenti si vede un netto miglioramento. Si va al terzo e, secondo i pronostici della vigilia, è già qualcosa di insperato.

Il primo gioco della frazione decisiva è drammatico per Federer: regala letteralmente il servizio dopo essere stato avanti 40-15 commettendo due doppi falli consecutivi e tre in totale nel game mettendo da subito l’incontro nelle mani di Palito. L’occasione per l’ex numero uno del mondo è immediata, ma l’argentino è bravo ad annullare entrambi i break point e portarsi sul 2-0. Del Potro sale ancora di rendimento ed è un altro giocatore rispetto al secondo set, ma Roger non ha intenzione di  mollare nulla e rimane attaccato con le unghie in scia del gigante di Tandil. Nonostante tutto l’orgoglio e la tigna messe in campo da Federer, questi non può nulla dinnanzi alla potenza superiore ed alla maggiore solidità del rivale. Delpo non concede più chance fino alla fine e chiude 6-4 il match.

Molte sono,  comunque, le risposte positive per Roger che arrivano da Basilea e, più in particolare, da questa finale. Innanzitutto la qualificazione per le Finals, grazie ai 300 punti della finale, si sta materializzando in certezza (a meno di eventi clamorosi a Bercy); oltre a questo, si può dire che oggi Federer ha finalmente ritrovato, seppur a tratti, il suo gioco: il servizio ha ritrovato brillantezza e viaggiava molto (14 ace messi a referto), il diritto pure faceva male ed è anche riuscito a trovare molti vincenti con continuità col colpo prediletto, anche dal punto di vista fisico Roger non ha disdegnato riuscendo a tenere più o meno bene anche gli scambi più impegnativi. Per ultimo, ma non per ordine d’importanza, si è confrontato con uno dei favoriti per le Finals ed, in generale, uno dei più forti sul circuito su questi campi e la sconfitta è sì arrivata, ma di misura.  A ben vedere, quindi, molti sono gli spunti positivi per questo Federer dall’incontro di oggi. Da qui deve ripartire il basilese per affrontare al meglio l’ultimo 1000 in programma già da domani a Parigi-Bercy nel quale dovrà effettuare un buon rodaggio per l’impegno conclusivo di Londra, appuntamento al quale lo svizzero ha da sempre dato importanza capitale.

Concludiamo andando ad attribuire i dovuti e giusti meriti a Del Potro: l’argentino si mostra ancora una volta fortissimo e molto solido su superfici veloci. Ad oggi è lui quello a ridosso del duopolio Nadal-Djokovic, quello che più verosimilmente potrebbe offrire una valida alternativa allo spagnolo ed al serbo, soprattutto in ottica Finals.

Luigi Ansaloni

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