Novak Djokovic, ad una domanda rivoltagli in conferenza stampa a New York sulla guerra, in un riferimento velato ma probabilmente rivolto a ciò che sta accadendo in Siria, ha parlato della sua esperienza durante il conflitto bellico in cui Belgrado venne bombardata nel 1999: “E’ una cosa che non auguro a nessuno”, ha dichiarato il numero uno del mondo, “La guerra è la cosa peggiore per l’umanità. Nessuno vince davvero. Avevamo 12 anni, non potevamo andare a scuola e quindi giocavamo a tennis con gli aerei che volavano sopra le nostre teste. Non avevamo il controllo della situazione, ma per fortuna siamo sopravvissuti. Credo che quell’esperienza ci abbia aiutato ad apprezzare il valore della vita.”
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