Weekend dedicato alla Coppa Davis, con le semifinali del World Group e i play-off per accedere al tabellone principale dell’anno prossimo. I riflettori saranno ovviamente puntati principalmente su Serbia-Canada e Repubblica Ceca-Argentina, ma anche negli ormai tradizionali spareggi settembrini non mancano i motivi d’interesse. Vediamoli insieme, sfida per sfida.
Spagna-Ucraina
Sul rosso della Caja Magica di Madrid scende in campo lo squadrone spagnolo, che, in formazione largamente rimaneggiata, ha perso al primo turno con il Canada di Raonic. Stavolta si prevede che le cose andranno in modo radicalmente opposto, visto che i padroni di casa, abituati a contese di ben altro spessore, potranno contare sull’apporto del numero uno in pectore Rafael Nadal, fresco di trionfo agli US Open. Il maiorchino non gioca in Davis dalla finale del 2011 a Siviglia, dove sconfisse Monaco e Del Potro, contribuendo in modo decisivo alla conquista del trofeo. Ci sarà anche Fernando Verdasco, preferito in singolare a Tommy Robredo, che a New York ha sconfitto Federer raggiungendo i quarti, e che dovrebbe essere utilizzato in doppio, al fianco dello specialista Marc Lopez. Per gli ospiti sarà durissima, considerato anche il prolungato momento no di Alexandr Dolgopolov e le incertezze di Sergiy Stakhovsky, che, dopo aver eliminato lo stesso Fed-Ex a Wimbledon, non ha più vinto un match nel circuito maggiore. Insomma, il pronostico appare decisamente chiuso.
Olanda-Austria
Una sfida che si prospetta equilibrata, quella sulla terra indoor del MartiniPlaza di Groningen. Gli ospiti possono contare sull’esperienza dell’ex top ten Jurgen Melzer e su Andreas Haider-Maurer, mentre i padroni di casa Robin Haase e Thiemo de Bakker cercheranno di ottenere la spinta decisiva dall’entusiasmo del pubblico. Ogni match sembrerebbe aperto a tutte le soluzioni, e dunque per entrambi i team sarà fondamentale non commettere passi falsi, specie nella prima giornata.
Croazia-Gran Bretagna
Sulla terra di Umago, in assenza di Marin Cilic, la Croazia lancia il 16enne Borna Coric, freschissimo vincitore del singolare junior agli US Open. Il talento di casa, attualmente classificato al 525esimo posto del ranking mondiale, è atteso da un debutto a dir poco proibitivo, di fronte al n. 3 ATP Andy Murray, uno che a Flushing Meadows under 18 trionfò nel 2004 ed è stato capace di ripetersi, otto anni più tardi, nel torneo dei grandi. Sarà comunque interessante vedere come si comporterà il promettente Coric, che sugli stessi campi del tie, nel torneo ATP di fine luglio, ha messo alle corde l’argentino Horacio Zeballos per un set e mezzo, prima di crollare nel terzo. I padroni di casa schierano in singolare anche Ivan Dodig, che se la vedrà subito con la rivelazione newyorkese Daniel Evans. A ogni modo, per i croati, in queste condizioni, sarà arduo strappare il pass per il World Group.
Svizzera-Ecuador
L’ormai abituale assenza di Roger Federer non dovrebbe influire in alcuna maniera sull’esito di questo tie, in scena sul cemento della Patinoire du Littoral di Neuchatel. Gli elvetici sono troppo più forti, e Stanislas Wawrinka, reduce dall semi agli US Open (dove ha sconfitto Berdych e Murray), attraversa il miglior periodo della sua carriera. Marco Chiudinelli (n. 164) non sarà la più affidabile delle spalle, ma Julio-Cesar Campozano (n. 295) ed Emilio Gomez (n. 340) non possono davvero preoccupare.
Germania-Brasile
Tedeschi nettamente favoriti sul duro della Ratiopharm Arena di Ulm, nonostante l’assenza di Tommy Haas. Philipp Kohlschreiber e Florian Mayer non dovrebbero correre rischi eccessivi contro i brasiliani, che, al fianco di un Thomaz Bellucci in caduta libera e ormai fuori dai primi cento (è n. 116), schiereranno il non più giovanissimo Rogerio Dutra Silva. Difficile che i sudamericani riescano a conquistare i tre punti necessari, visto che l’unico match nel quale partono almeno alla pari è il doppio tra Brands-Emmrich e Melo-Soares.
Polonia-Australia
Non c’è l’acciaccato Jerzy Janowicz e questo rovescia decisamente il pronostico per il tie sul rosso della Torwar Hall di Varsavia. Entrambi i singolaristi australiani, il giovane talento Bernard Tomic (n. 51) e il vecchio leone Lleyton Hewitt (n. 58), figurano davanti in classifica al numero uno polacco Lukasz Kubot (n. 70, grazie soprattutto ai quarti di Wimbledon). Il team dell’est vanta però un doppio affidabile come Fyrstenberg-Matkowski e cercherà di ovviare all’assenza del semifinalista ai Championships (sostituito da Michal Przysiezny) con il fattore campo.
Belgio-Israele
Il brutto infortunio al polso sinistro occorso in allenamento a David Goffin ha cambiato le carte in tavola di questo tie, in scena sulla terra indoor della Lotto Arena di Anversa. I modesti belgi restano forse leggermente favoriti, ma dovranno stare ben attenti, visto che schierano nei singolari due giocatori oltre il 150esimo posto del ranking: il numero 155 ATP Ruben Bemelmans e il n. 165 Steve Darcis, da poco rientrato dopo la vittoria al primo turno di Wimbledon su Nadal e i successivi problemi fisici (fra l’altro, un paio di settimane fa, è uscito al secondo turno al Challenger di Como, battuto da Gianluca Naso). Gli israeliani risponderanno con Dudi Sela e Amir Weintraub in singolo e la coppia di veterani Erlich-Ram in doppio, una formazione sempre capace di esaltarsi in Davis.
Giappone-Colombia
Nipponici favoriti di misura all’Ariake Coliseum di Tokyo. Kei Nishikori, attuale numero 12 ATP, è chiamato a fare la differenza contro i sudamericani, che hanno come miglior giocatore Santiago Giraldo, n. 87. Kei, che a New York non ha certo brillato, dovrebbe essere schierato anche in doppio, al fianco di Go Soeda, che gli ospiti (l’altro singolarista è Alejandro Falla) dovranno cercare di battere nei match individuali per avere qualche chance di successo.
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