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Sharapova passeggia in campo e fuori. Per la Niculescu il tennis non è uno sport da gentildonne…

Ma ho mai detto quanto faccia freddo sul campo 1 ? Ah, già detto? Bene, allora per farmi contenta, gli organizzatori del torneo hanno deciso di metterci tre dei match che mi interessavano di più.
Gojdosova-Niculescu, Vinci-Halep, McHale-Lepchenk

La rumena Niculescu e il suo coach sono una bella coppia di furbi. Lui quando le deve dare suggerimenti parla mentre finge di guarda dentro la borsa. Lei fa la faccia da pianto, stile Stanlio, si lamenta e poi corre come un coniglio, colpisce la palla e mezz’ora dopo quando la palla è gia nel campo dell’avversaria urlacchia un specie di ‘hiiiiiiiiiii’. Si parla tanto dei grugniti della Azarenka e della Sharapova, ma a me da molto più fastidio questo. Molto lontano dal un comportamento sportivo.

Il match contro Jarka Gojdosova è stato in bilico fra dramma e farsa. A farne le spese, la slovacca di passaporto australiano. Forse troppo stanca per la Fed Cup e certamente meno ‘carogna’ per non cadere in tutte le trappole non solo tattiche ma soprattutto ‘psicologiche’ della rumena.

Non tanto nel primo set vinto agevolment e 6 a 1, anche perché con Gojdosova non metteva una, dicasi una palla dentro il campo, ma a partire dal secondo set quando era sotto 4 a 0.
Lamentele con i giudici di linea, suggerimenti logorroici del coach e pianti rigorosamente senza lacrime. Gojdosova ci cascava si distraeva, la rumena recuperava fino al 3-4. A volte, dopo un errore l’australiana aveva una espressione del tipo ‘Chi mi ha rubato l’ultima  ciambella glassata?’.

L’australiana arriva al set point. E qui assegniamo ai rumeni, il riconoscimento per la performance da attori consumati. Rovescio lungo linea della Gojodosova, giudice di linea chiama out, arbitro di sedia fa l’overrule, Niculescu incomincia ad urlare. Il suo allenatore, seduto esattamente nell’angolo opposto, ovvero nel punto più lontano, incomincia ad alzare la voce. Prima in rumeno, poi si rende conto che non se lo fila nessuno e si lamenta in inglese. A voce sempre più alta per concludere con un pugno sulla scatola di cartone sul sedile accanto. Peccato che fosse la scatola con i tubi di palline che i raccattapalle usano fare il cambio palle. Il coach, vero uomo duro non emette un suono ma dopo si massaggia la mano. In molti sghignazziamo. Nel terzo set le lamentele, sempre dalla rumena, sulle chiamate dei giudici di linea aumentano.
Il modo in cui Niculesco si rivolge alla raccattapalle “Eh tu, parlo con te. Sveglia. Dammi l’asciugamano, muoviti” non aumenta il gradimento degli gli spettatori francesi verso di lei. Ritorna sul palcoscenico il coach: ennesimo fallo di piede chiamato alla rumena e lui commenta ‘Formidabile, brava brava’ Subito dopo è la stesa giocatrice a chiamare la palla out. Il giudice di linea traumatizzato si adegua e chiama out. L’arbitro ovviamente da il punto alla Gojdosova Apriti cielo, altre lamentele, pianti(rigorosamente finti). La Niculescu urla ‘Vuoi forse far vincere il match a lei?’ In realtà no, ma se lo facesse te lo meriteresti, Dopo un po’ si sveglia anche l’australiana ‘Ma chiama la palla prima del giudice di linea?!’
Insomma come si sul dire, tanto tuonò che piovve, in questa sceneggiata che poco a che vedere con un match di tennis, Niculesco si ritrova 5 a 1. E qui arrivano Mattek-Sand e marito. Lui vocione potente incomincia ad incoraggiare Gajdosova. Lei forse si sente meno sola e recupera fino la 5-4 ma purtroppo non ce la fa. Niculesco dirà dopo ‘In campo facciamo di tutto per cercare di vincere…’ Preferisco non commentare e aggiungere solo ‘Non credere mai ad una donna che piange senza lacrime’.

Un gruppo di italiane oggi sosteneva a gran voce Roberta Vinci nel suo match vinto contro l’altra rumena Halep (tutto altro stile e atteggiamento in campo della sua connazionale). Il gruppo non era di turiste, né del fan club di Roberta. No, il gruppo italiano era invece composto da Monique Filippella (Ubitennis) Valentina Clemente (Tennis Oggi) ed io. Tre tipiche ultrà da studio più che da stadio… In realtà oltre alla simpatia per Roberta, che merita sempre e comunque il sostegno vocale, c’era anche una questione fisiologica: se ti muovi il corpo produce calore e sul campo n.1, quello che dovrebbe essere sponsorizzato dalla Findus, anche questo aiuta a sopravvivere.

Subito sotto 3 a 0, a Roberta Vinci serve qualche minuto per scaldarsi. Anche perché qui, più che sporcare la palla prima bisogna scongelarla. Dopo non ci sono più problemi per la tarantina, decisamente soddisfatta del suo tennis espresso oggi. D’altra parte più che giocare a tennis, da vere lezioni di smorzate, discese in contro tempo, rovesci affilati come rasoi. Il risultato ci sta tutto. Insomma un match che meritava il bottone ‘I like’. Prossima avversaria l’americana Mattek-Sands con cui non ha mai vinto. Quindi perché non iniziare da Parigi?

Il padre della Pironkova è ovunque. Segue tutti i match del frigorifero detto anche campo 1. Poi appare sul centrale per vedersi la partita del Sharapova e anche parte del primo set del ultimo match della giornata fra Goerges e Cetkovska. Forse Parigi non è una città abbastanza interessante per lui? No, direi che il padre studia, osserva si tiene aggiornato. E’ diventato un coach studiando libri e videocassette, la serietà ce la mette tutta. Merita ammirazione.

Nel ‘frigorifero’ ovviamente tutti i raccatapalle indossano la felpa. Tutti tranne uno…O ha un gran coraggio oppure l’ha dimenticata. Si propende per questa seconda ipotesi, visto che dopo un po’ il responsabile dei raccattapalle lo fa uscire, per la serie che la lezione ti sia servita, vediamo se la prossima volta te la scordi.

Se non bastasse il fatto di avere lo stesso cognome, essere uguali come due goccie d’acqua, nate nello stesso giorno (20 luglio 1992) e dalla stessa madre, si potrebbe facilmente dedurre che le doppieste Ukraine Naduya e Lyudmiyla Kichenok sono gemelle dal semplice fatto che vestono uguale non solo in campo ma anche fuori. Nemmeno Edy Emy e Evy, le nipoti di Paperina erano così in sintonia.

La belga Wickmayer fa una leggera sgambata di allenamento sul campo centrale. In realtà sarebbe il suo match di primo turno, ma dall’altra parte della rete nonna Crybas non può molto e poi dopo il 6-1 alla fine del primo set avvertiva un dolore alla schiena. Appena entrava la fisioterapista, Yannina Wickmayer ne approfitta per parlare con il suo coach. Ma l’impressione, visto soprattutto la difficoltà…nulle del match è che le faceva piacere avere un uomo in ginocchio davanti a lei. E forse questa è l’unico vero motivo del perché esiste la regola del coach (in ginocchio) in campo.

L’arbitro Kader sembra Pierfrancesco Favino con barba e abbronzato…come direbbe qualcuno. A volte sembra anche un po’ annoiato. E certe decisioni mi lasciano perplessa. Per esempio, il time violetion dato alla Lepcenko, dopo uno scambio lungo e durissimo che dava il matchpoint alla giovane Mchale, non l’ho capito. Fosse stato Nadal o Djokovic gli avrebbero permesso una pennichella e poi anche l’idro-massaggio prima di servire.

Sharapova ha quella qualità di voler vincere tutto e sempre che non posso non ammirarla. Dopo aver stretto la mano ad avversaria, arbitro e salutato il pubblico, va verso la sedia e fa il pugno con uno sguardo di determinata di soddisfazione. Ha appena finito di giocare il suo primo match, contro la Scheepers vinto in 68 minuti. Se non è grinta questa…
Certo poi in conferenza stampa alla domanda cosa ha fatto a Parigi quando non si è allenata, le scatta una delle risposte pre-confezionate “Ho visitato un po’ la citta, camminato in giro…’ Maria ma sei sicura di aver fatto qualche passaeggiata? Ma se fuori fa -5 gradi!

RESULTS – FEBRUARY 08, 2012
Women’s
Singles – S
econd Round
[1] M Sharapova (RUS) d C Scheepers (RSA) 63 61
[6] J Goerges (GER) d P Cetkovska (CZE) 61 64
First Round
[7] R Vinci (ITA) d S Halep (ROU) 64 64
[WC] P Parmentier (FRA) d [8] A Medina Garrigues (ESP) 26 63 63
M Niculescu (ROU) d J Gajdosova (AUS) 61 46 64
Y Wickmayer (BEL) d [LL] J Craybas (USA) 61 00 Retired
C Mchale (USA) d [LL] V Lepchenko (USA) 64 75
K Zakopalova (CZE) d [WC] A Cornet (FRA) 63 61
[Q] B Mattek-Sands (USA) d [Q] K Barrois (GER) 76(3) 62

Women’s
Doubles – First Round
[1] L Huber (USA) / L Raymond (USA) d M Kondratieva (RUS) / S Lefevre (FRA) 64 46 10-6
L Kichenok (UKR) / N Kichenok (UKR) d [3] J Gajdosova (AUS) / B Mattek-Sands (USA) 62 62
A Groenefeld (GER) / P Martic (CRO) d E Bogdan (ROU) / K Marosi (HUN) 36 61 10-7

ORDER OF PLAY – THURSDAY, FEBRUARY 09, 2012
CENTRAL start 12:00 noon
[7] R Vinci (ITA) vs [Q] B Mattek-Sands (USA)

Not Before 2:00 PM
[Q] M Barthel (GER) vs [WC] P Parmentier (FRA)
M Niculescu (ROU) vs [9] A Kerber (GER)
[WC] J Coin (FRA) / P Parmentier (FRA) vs J Craybas (USA) / B Zahlavova Strycova (CZE)

Not Before 7:00 PM
P Martic (CRO) vs [2] M Bartoli (FRA)
Y Wickmayer (BEL) vs C Mchale (USA)

COURT 1 start 1:00 pm
K Zakopalova (CZE) vs T Pironkova (BUL)

Not Before 5:00 PM
[4] M Niculescu (ROU) / A Rosolska (POL) vs L Safarova (CZE) / K Zakopalova (CZE) – After suitable rest

Angelica Fratini

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Angelica Fratini

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