Come un fulmine a ciel sereno, Jasmine Paolini ha annunciato la separazione da Renzo Furlan. Il binomio era tra i più lunghi e duraturi del circuito WTA, qualcosa che sembrava saldo e poter reggere a tante “mareggiate”, e invece dopo pur un ottimo torneo a Miami le strade dei due sono giunte alla conclusione.
La numero 6 del mondo, giunta in semifinale nel WTA 1000 della Florida, ha comunicato la decisione con un lungo e sentito messaggio affidato al proprio canale Instagram
“Dopo 10 anni straordinari insieme, voglio dire un enorme grazie a Renzo Furlan per tutto quello che ha fatto per me.
Abbiamo fatto un viaggio straordinario, abbiamo condiviso momenti indimenticabili tra cui un incredibile 2024, la finale a Wimbledon e al Roland Garros, l’oro olimpico a Parigi. E anche nel 2025 siamo partiti alla grande.
Renzo è stato una parte fondamentale della mia crescita, sia come giocatrice che come persona. Tutto quello che ho imparato da lui mi accompagnerà sempre e continuerà a guidarmi nel futuro, e resterò comunque una persona importante in questo nuovo capitolo.
Sono profondamente grata per il tempo che mi ha dedicato, per le sue energie e per tutti i sacrifici fatti, spesso lontano da casa e dalla sua famiglia. Provo per lui una grande riconoscenza e un immenso rispetto, per la professionalità, la passione e i valori che mi ha trasmesso in tutti questi anni.
Renzo, ti sono davvero grata per tutto. Ti auguro il meglio per ciò che verrà!
Grazie,
Ti voglio bene”
Furlan aveva cominciato a seguire Paolini verso fine del 2015 come “mentore” avendo ancora un contratto con la federazione serba, e pochi mesi dopo finito quell’impegno ha cominciato a frequentare il tour femminile in pianta stabile, portando Paolini da fuori la top-100 fino addirittura al numero 4 del mondo eguagliando il best ranking di Francesca Schiavone come miglior italiana dell’Era Open. Assieme, come diceva anche Paolini, sono arrivati risultati enormi con gli ottavi di finale raggiunti in tutti gli Slam nel 2024, le tante vittorie in singolare e doppio, i titoli WTA 1000 a Dubai (singolare) e Roma (doppio) come i punti esclamativi probabilmente più belli al di là del capolavoro ottenuto al Roland Garros dove prima ha conquistato un posto in top-10 e una doppia finale Slam, poi è tornata per l’edizione a cinque cerchi e si è presa la medaglia d’oro assieme a Sara Errani, con in mezzo l’enorme soddisfazione della finale a Wimbledon.
Un lungo percorso è così giunto, a sorpresa, al termine. Sarà da capire ora quale sarà la mossa che Jasmine farà per scegliere un nuovo coach.
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