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Sinner numero due al mondo! Distrutto anche Dimitrov in finale a Miami

Questo 2024 sta riscrivendo la storia del tennis italiano come mai in passato. Jannik Sinner è diventato ufficialmente il primo giocatore azzurro della storia numero 2 del mondo in classifica Atp. Primo nella Race, primo della Race to Paris, gli manca solo il trono Atp e scalzare Djokovic. Sembra questione di tempo, ormai: se ne parlerà dopo Parigi, o chissà. Un 6-3 6-1 in poco più di un’ora, senza storia, un pò come era successo con Medvedev in semifinale.

Dimitrov, che arriva da due imprese consecutive, avendo battuto Alcaraz nei quarti e Zverev in semifinale, parte con sicurezza e un primo game tenuto a zero mentre Jannik cede un punto. La prima palla break è per Grisha, sostenuto da buona parte dello stadio che tifa per il “sogno bulgaro”, per l’underdog (sempre che di sfavorito si possa parlare per un giocatore che è stato n. 3 al mondo). Nessun problema per Sinner che si scrolla il pericolo di dosso con due belle prime e subito dopo va avanti 0-30 e si conquista due palle break sul 15-40 con un bel passante.

La resistenza di Dimitrov dura poco, annulla la prima ma alla seconda deve arrendersi al 2-1. Break consolidato per Sinner che perde il primo quindici con un dritto in corridoio, ma poi mette in serie quattro punti consecutivi e chiude con due ace. Da quando ha annullato la palla break, Jannik ha messo a segno 11 punti su 14. Sul 4-2 l’allievo di Cahill e Vagnozzi impone un ritmo alto e costringe all’errore il bulgaro ancora una volta costretto a salvarsi dal break (4-3).

Alla seconda chance chiude il parziale 6-3 in 42 minuti con un bellissimo passante da fondo. Nel secondo parziale Sinner cambia marcia nel 4° game, da 40-0 strappa il servizio a Dimitrov per poi consolidare 4-1. Arriva ancora un break per il 5-1 e poi via, una formalità per chiudere 6-1.

In questo momento Jannik è il migliore al mondo, con buona di Nole Djokovic e di Carlos Alcaraz. Se ne dovranno fare una ragione.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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