US Open

Sabalenka domina e attende un regalo da Ostapenko. Agli ottavi Kasatkina

Aryna Sabalenka imita Iga Swiatek: fa il suo dovere, lo fa in maniera dominante contro Clara Burel, ed è agli ottavi degli US Open. Le due maggiori contendenti al titolo, e che si sfidano anche per la posizione di numero 1 del mondo, sono giunte alla seconda settimana in maniera simile. Il fattore principale, al netto delle avversarie, è che dopo alcune virgole qua e là nel complesso comunque sembrano molto centrate sul momento.

Ieri Swiatek ha battuto 6-0 6-1 Kaja Juvan, oggi Sabalenka si è imposta 6-1 6-1 contro Clara Burel. Una partita mai in discussione, e il problema maggiore della francese era che non poteva fare nulla per cambiare le cose, con l’unico obiettivo reale di evitare un doppio 6-0. Troppo innocua la sua palla e la sua spinta per contrastare quella avversaria, che faceva il bello e il cattivo tempo e l’unico pensiero era rimanere concentrata evitando di regalare troppo come quando nel secondo parziale con la vittoria ormai garantita si è un po’ incartata in un paio di game. Nulla più però, come ieri per la sua grande rivale. Nella similarità quasi totale, aggiungiamoci anche un primo set che la numero 2 del mondo ha concluso con 12 vincenti e due errori gratuiti; la polacca ieri aveva fatto 12 vincenti e un solo gratuito. Come Iga ieri, Aryna ha semplicemente demolito l’avversaria mettendo bene in luce le tante categorie di differenza che possono esserci e, soprattutto, dopo gli impacci al servizio nel primo round Sabalenka non ha più dovuto affrontare situazioni così.

Rimane semmai la sensazione che queste partite sono troppo agevoli per testare sia l’una sia l’altra. Iga ha battuto Rebecca Peterson, Daria Saville e appunto Juvan; Aryna si è imposta contro Maryna Zanevska, Jodie Burrage e oggi Burel. Un assaggio di competività lo ha avuto Swiatek contro Saville grazie al livello nettamente superiore della sua avversaria rispetto alla classifica attuale e alla tenacia che mette in ogni scambio, ma eccoci così al quarto turno per entrambe che quindi, calcoli alla mano, si ritrovano separate da appena 11 punti nella classifica virtuale con la bielorussa avanti. 11 miseri punti. E ora i tabelloni cambiano traiettoria. Iga domani avrà l’esordio più complicato di tutti, perché ha dimostrato di patire tanto Aljona Ostapenko senza mai batterla. Dice di essere diversa rispetto al loro ultimo incontro al secondo turno del WTA 500 di Dubai nel 2022 (l’ultima sconfitta prima di cinque mesi esaltanti) ma la lettone in queste partite dove non si sente favorita trova spesso modo di esaltarsi. E non è mai sembrata soffrire il dritto della polacca, facendo invece molto male col proprio sulla diagonale, oltre a essere quella che sfruttava benissimo gli intoppi al servizio dell’avversaria.

Per Swiatek sarà un match molto duro, che chiederà tanto da un punto di vista mentale. Ha chance, ma è l’incrocio peggiore in questo momento tra tutte quelle in top-100 e sulla seconda sarà sempre sotto pressione. Sabalenka avrà ben altra partita, con altri obiettivi. Contro di lei infatti ci sarà Daria Kasatkina vincitrice 6-3 6-4 contro la qualificata Greet Minnen pur rischiando qualcosa nel finale quando da 5-1 e match point si è fatta recuperare fino alla palla del 5-5. La russa proporrà una dinamica ben diversa cercando di allungare gli scambi, trovare variazioni che possano portare la bielorussa a colpire palle poco consone, ma dovrà evitare quanto più possibile posizioni passive nello scambio e palleggi troppo deboli e centrali, e non offrire tutto quel tempo che Sabalenka oggi aveva nel colpire liberamente la palla dalla linea di fondo contro una Burel purtroppo per lei incapace di gestire la potenza e la qualità dell’avversaria. Sarà comunque una mezza missione impossibile per lei dovesse trovare una numero 2 del mondo che limiterà le fasi con diversi gratuiti.

Siamo al primo vero svincolo del torneo, con le prossime 24 ore che potrebbero già ridefinire la situazione in classifica. Swiatek, che lunedì comincerà la settimana numero 75 da leader, è chiamata a una prova di forza dal valore ben superiore a quanto fatto fin qui.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani
Tags: US Open 2023

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