Siamo giunti alle semifinali del WTA 1000 di Montreal. Vediamo qui il riepilogo.
[1] I. Swiatek b. [Q] D. Collins 6-3 4-6 6-2
Era un quarto di finale contro una qualificata, è vero. Era una sfida contro una giocatrice battuta l’ultima volta per 6-1 6-0, è vero. Allo stesso modo non c’era nulla di più fuorviante alla vigilia per Iga Swiatek nella sfida contro Danielle Collins. La partita precedente a Doha non ha nulla a che fare con quanto successo in questa settimana: quel giorno la statunitense era semplicemente irriconoscibile. Allo stesso modo quando giocò contro la polacca in condizioni di fiducia molto alte fu un discreto (sportivamente parlando) bagno di sangue perché la sua aggressività risultò devastante contro un’avversaria che era senza troppe armi di difesa, nella semifinale dell’Australian Open 2022.
Stavolta Iga è riuscita a spuntarla giocando nel complesso una buona partita, forse la migliore della sua settimana proprio per la caratura dell’avversaria che aveva di fronte. Non era affatto semplice evitare il rientro della statunitense in una sfida dove lei sarebbe partita forte ma nel suo sviluppo poteva perdere brillantezza. Il terzo set, già alla vigilia, sembrava quasi inevitabile e lì a Swiatek serviva alzare il livello, e non di poco.
Iga come già successo fin dall’esordio ha sfruttato la sua risposta per prendere immediato vantaggio, in questo caso con un doppio break a proprio favore per il 5-1, ma (ormai è un trend in queste settimane) non concretizzava la prima chance col servizio a disposizione e solo sul 5-3 trovava la chiusura del set. I numeri per lei al servizio erano molto buoni, ma dal 5-1 30-0 ha comunque dovuto subire una serie di nove punti consecutivi persi. Partiva altrettanto bene nel secondo ma dal 2-0 di nuovo si incartava un po’ non riuscendo più a tenersi lontana dai pericoli e subendo maggiormente il gioco dell’avversaria che trovava la parità e sul 4-4 cancellava una pericolosa palla break per imporsi poi al quarto set point in un laborioso turno di risposta. Swiatek continuava a mantenersi sopra il 50% dei punti vinti con la seconda, ma faceva molto meno male con la prima perché cercava maggiormente di tenerla in campo nei momenti più delicati, permettendo però all’avversaria di aggredire.
Con lo scenario più probabile alla vigilia, il terzo set, sopraggiunto era questione per Iga di cercare di alzare il livello e come contro Karolina Muchova ha cambiato passo. Il servizio non aveva più incertezze: raccoglieva forse meno con la seconda, ma la prima palla era tornata a essere determinante. Variava molto di più, c’era spinta, e Collins non aveva modo di “entrare” coi propri colpi cominciando sempre più spesso lo scambio sulla difensiva. Sull’1-1 il break che ha spezzato l’equilibrio, confermato, e sul 4-2 il nuovo game in risposta concretizzato poi da un ottimo turno di battuta sul 5-2 e la grande esultanza dopo l’ultimo dritto vincente.
[3] J. Pegula b. [6] C. Gauff 6-2 5-7 7-5
Grande vittoria per Jessica Pegula, che torna in semifinale in Canada per il terzo anno consecutivo e va a caccia della prima finale WTA in Nord America. Coco Gauff, compagna di doppio, è stata sconfitta per 6-2 5-7 7-5 in due ore e mezza di partita dove ha dovuto anche servire per rimanere nel match in un’occasione.
Un quarto di finale che ha evidenziato anche alcuni progressi per Gauff, se non altro rispetto agli ultimi mesi, ma che alla fine l’ha vista soccombere anche per i “soliti” problemi tra seconda di servizio e dritto col braccio troppo teso. Eppure stavolta è riuscita a fare una partita alla pari contro una delle migliori al mondo. Purtroppo per lei il rendimento davvero deficitario con la seconda è un problema in queste occasioni: 31% di punti vinti nel primo set, 40% nel secondo, 33% nel terzo, con anche nove doppi falli.
Pegula ha preso subito un doppio break di vantaggio nel primo set vincendo game iniziali molto combattuti. Da lì è nato quel 6-2, ma di fatto dal 4-0 c’è stato molto equilibrio protrattosi anche nel secondo parziale finché sul 6-5 Gauff ha trovato la spinta per prendersi il set. Nel terzo la tennista classe 2004 ha recuperato un break sul 3-4, ma Pegula è stata bravissima col servizio a non rischiare quando era spalle al muro sul 4-5 e ha prevalso in risposta sul 5-5 per chiudere poi la partita a proprio favore.
Altri risultati
Nella nottata italiana sono andati in scena gli altri due quarti di finale. Liudmila Samsonova, lanciatissima dopo aver battuto a inizio giornata Aryna Sabalenka, si è ripetuta con un bel 6-4 6-4 ai danni di Belinda Bencic, con la svizzera che arrivava a questa partita dopo aver fatto diversi trattamenti alla caviglia a seguito della storta rimediata durante la propria partita contro Petra Kvitova e che non ha saputo gestire la forza dell’italo russa. Samsonova, così, ha raccolto la seconda semifinale consecutiva dopo quella di Washington e ora sfiderà Elena Rybakina, impostasi dopo addirittura tre ore e mezza di gioco contro Daria Kasatkina.
Partita infinita tra le due, cominciata poco prima di mezzanotte e terminata a pochi minuti dalle tre del mattino con la kazaka impostasi 5-7 7-5 7-6(8) salvando anche un match point in una sfida durissima e ben giocata in risposta, coi servizi di entrambe che hanno fatto abbastanza fatica. Anche per questo, i break e controbreak sono stati continui. Daria ha vinto il primo strappando tre volte il servizio all’avversaria, poi c’è stata la reazione della numero 3 del seeding che nel set decisivo andava nuovamente in affanno perdendo due volte la battuta tra cui il sanguinoso turno sul 5-5 che rischiava di compromettere tutto. Per sua bravura e fortuna, è riuscita ad arrivare al terzo set ma non ha chiuso dal 6-3 grazie anche al coraggio in risposta della russa che poi sull’8-7 ha avuto la chance di chiudere. Elena però ha giocato molto bene e ha chiuso vincendo gli ultimi tre punti consecutivi.
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