Per la seconda volta nel 2023 e la terza in carriera, Jessica Pegula è riuscita a battere Iga Swiatek ottenendo così la finale nel WTA 1000 di Montreal. È la terza circostanza per la statunitense all’ultimo atto di un torneo di questo livello dopo Madrid e Gadalajara (vinto) entrambi nel 2022.
Contro Swiatek poteva essere una giornata più tranquilla ma la polacca, per quanto altalenante e più fallosa del solito, ha venduto carissima la pelle tenendola in campo due ore e mezza circa, costringendola a superarsi.
Reduce da un richiamo della preparazione per poter essere al meglio tra lo US Open e i tornei più importanti della prossima tourneè asiatica che chiuderà la stagione, Iga ha però sofferto principalmente ancora una volta la scarsa fiducia al servizio. Spesso esaltata per la grande solidità mentale, in queste ultime uscite ha perso brillantezza e sicurezza con quel colpo. Non è debole, come tanti pensano, ma fragile: se si blocca, come avvenuto all’Australian Open 2022, sono guai grossi. Così ieri sera ha concluso il primo set addirittura vincendo lo 0% di punti con la seconda palla e in generale benché la percentuale di prime fosse maggiore alle seconde giocate, raccoglieva nulla o poco più.
La stessa Jessica ha avuto diversi alti e bassi. Si è imposta 6-2 6-7(4) 6-4 perché per i primi due set era costantemente avanti di un break ma non riusciva mai ad allungare. Entrambe, soprattutto la numero 1 del mondo, si rifugiavano nella risposta: Swiatek perché era quel qualcosa che funzionava sempre bene, Pegula perché era chiamata spesso a guidare gli scambi. La numero 3 del seeding sembrava però aver perso dalle mani il controllo della partita quando nel secondo parziale ha perso break di vantaggio sul 4-3, sul 5-4, e nel tiebreak si è vista recuperare da 4-2 perdendo in tutto cinque punti di fila. Tra l’altro, sul 4-3 nel bel mezzo dello scambio è partito agli altoparlanti “Cotton Eye Joe” tra le risate generali sulle tribune mentre lei subiva il contraccolpo in termini di attenzione perdendo quattro punti consecutivi e finendo sotto di un break in avvio di terzo set.
Il set decisivo è quello dove Swiatek può avere rimpianti. Non era giornata per lei, nel gioco, ma dopo tutta la fatica fatta si è trovata avanti prima 2-0 poi 4-2. Il bluff del momento è stato però smascherato quasi subito e Pegula, ripreso il comando delle operazioni, ha poi infliato quattro game consecutivi abbastanza rapidi per chiudere la partita.
Deve ancora conoscere il nome dell’avversaria in finale, perché la pioggia ha cancellato completamente la sessione serale e la sfida tra Elena Rybakina e Liudmila Samsonova, spostata alla giornata di domenica. Forse tutto ciò alla kazaka non dispiacerà troppo, avendo finito alle tre del mattino il giorno prima la partita contro Daria Kasatkina, durata tre ore e mezza.
Risultati
[3] J. Pegula b. [1] I. Swiatek 6-2 6-7(4) 6-4
[4] E. Rybakina vs [15] L. Samsonova rinviata
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