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Alcaraz e Medvedev combinano pasticci, grande occasione per Sinner

Si sono messe benissimo le cose per Jannik Sinner a Toronto. Dopo la vittoria contro un buon Monfils, l’azzurro è il favorito per la vittoria del suo primo Masters 1000, essendo rimasto il più alto nel ranking ancora in corsa. Oltre ai suoi meriti non si può certo tacere dell’incredibile serie di combinazioni fortuite che hanno permesso all’italiano di poter guardare con un certo ottimismo ai due ultimi match che l’aspettano. Non solo il ritiro di Murray, che gli ha fatto conservare energie che torneranno buone per i prossimi impegni, ma anche i rovesci dei suoi principali avversari, buon ultimi proprio i due favoriti, Medvedev e Alcaraz. Il russo ha subìto la sua prima sconfitta in carriera contro de Minaur, sciupando un break di vantaggio sia nel primo che nel secondo set e riuscendo nell’impresa di perdere il tiebreak dopo un vantaggio di 5-1. Per completare l’opera nel secondo set, al servizio per rifugiarsi in un nuovo tiebreak, Medvedev ha ceduto con un doppio fallo game, set e match.
Alcaraz non ha forse fatto di peggio ma nemmeno tanto meglio. Ha giocato un primo set disastroso, riuscendo a perdere tre servizi su cinque, era riuscito a rimettere in carreggiata la partita grazie ad un secondo set appena decente e poi ha regalato con scelte tattiche scellerate il terzo. Lo spagnolo era in una di quelle giornate in cui proprio non riusciva a sentire la palla, ha sbagliato tantissimo col dritto e incredibile a dirsi non riusciva a reggere lo scambio da fondo contro un Tommy Paul che non che fosse diventato improvvisamente un fenomeno, ma che si limitava a giocare come al solito.

In chiusura di serata Sinner ha fatto il resto, anche se pure lui ha pensato di mettere un po’ in apprensione i suoi tifosi, incappando in un passaggio a vuoto che gli è costato il secondo set. Forse convinto di aver chiuso la pratica in vantaggio per 3-1 dopo aver vinto il primo set, Sinner ha perso cinque giochi su sei ed è stato costretto al terzo. Molto bravo a riprendere il filo della concentrazione e sostanzialmente a non dare più possibilità al suo avversario. Per lui adesso la sfida contro Paul, invece che contro Alcaraz. Non proprio la stessa cosa.

Quarti di finale

[12] T. Paul b. [1] C. Alcaraz 6-3 4-6 6-3
[8] J. Sinner b. [PR] G. Monfils 6-4 4-6 6-3
A. Davidovich Fokina b. M. McDonald 6-4 6-2
A. de Minaur b. [2] D. Medvedev 7-6(6) 7-5

Roberto Salerno

Nato a Palermo, ho scritto un paio di racconti, vari saggi, circa 700 articoli di tennis, ma vado fiero solo di qualche flash, di una in particolare. Sono stato inviato non è tutto questo granché. "è favorevole ad un discorso democratico, in cui tutti parlano e poi lui spiega i motivi per cui gli altri hanno torto"

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Roberto Salerno

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